CONSIGLIO DIRETTIVO FAIM: Convocato il 2° Congresso entro giugno 2020. Le decisioni scaturite dalla due giorni di lavori.

Venerdì 24 e sabato 25 gennaio si è svolta a Roma la riunione del Consiglio Direttivo del FAIM (Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo), la maggiore organizzazione unitaria dell’emigrazione italiana, che raccoglie decine di federazioni nazionali e regionali, per oltre 1.500 associazioni e circoli nel mondo.

Il Consiglio Direttivo ha deciso la convocazione del secondo congresso del FAIM entro il mese di Giugno 2020.

La prima giornata di lavori è stata dedicata ad una riflessione in forma seminariale aperta in cui sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza dell’esperienza dei primi 4 anni di vita del FAIM, dei fattori di contesto e dei cambiamenti delineatisi negli ultimi anni, dello stato complessivo del mondo associativo, delle condizioni, delle prospettive e degli adeguamenti programmatici ed organizzativi necessari alla ricostruzione di una forte rappresentanza sociale dell’emigrazione italiana vecchia e nuova, in grado di costituire un riferimento sostenibile e credibile per i prossimi anni.

Tema del seminario: “Emigrazioni e rappresentanza: contraddizioni sistemiche e contesti ostili. Funzioni, prospettive e modello organizzativo per il FAIM”; ad esso hanno partecipato anche due dei componenti del Comitato scientifico del Faim, il Prof. Enrico Pugliese e il Prof. Matteo Sanfilippo.

La seconda giornata ha definito il percorso di avvicinamento al congresso, dando mandato all’ufficio di Coordinamento del Faim di insediare la Commissione congressuale composta degli attuali componenti del coordinamento oltre a 10 membri prevalentemente residenti all’estero, donne e rappresentanti della nuova emigrazione. E’ stato inoltre approvato il regolamento congressuale, analogo a quello già utilizzato nel primo congresso del 2016.

La discussione si è incentrata sulla necessità di ristabilire una proporzione nella rappresentanza tra vecchia e nuova emigrazione, auspicando l’integrazione di giovani emigrati nelle associazioni e l’ingresso nella compagine del Faim di nuove organizzazioni nata nell’ultimo flusso emigratorio degli ultimi 15 anni. Ciò è indispensabile alla luce del raddoppio della presenza italiana all’estero (dai 3 milioni del 2006 ai 6 milioni del 2019).

Allo stesso tempo è emersa l’indicazione di strutturare relazioni con i movimenti associativi di migranti di altre nazionalità, sia in Italia che all’estero, poiché l’attuale dimensione migratoria accomuna tutti i suoi soggetti in una condizione di generalizzata precarietà in tutti i paesi, a causa dei grandi cambiamenti intervenuti nel mercato del lavoro e le crescenti restrizioni di tutele e diritti che emergono in molte realtà. Ciò vale in particolare per l’ Europa, dove si registrano da oltre un decennio movimenti migratori interni di grande intensità dai paesi della costa mediterranea e dall’est, verso il centro Europa e di cui l’esito della Brexit è un esempio preoccupante.

Mentre un altro punto decisivo è stato il richiamo alla concretezza dell’azione del Faim, allo sviluppo di iniziative di ascolto e di servizio e di valorizzazione dell’emigrazione che impegna sia le organizzazioni di riferimento in Italia che le organizzazioni all’estero. Ambiti privilegiati di questa progettualità dovrebbero essere lo sviluppo di iniziative che mettano in rete le realtà di esodo con i giovani emigrati, sia per tentare di recuperarne competenze, sia per coinvolgere l’emigrazione in azioni di sviluppo e riequilibrio della coesione sociale delle aree di partenza.

Ai lavori del Direttivo hanno partecipato, parte in collegamento in teleconferenza:

Geronimo Parra Murgia (Argentina), Manlio Palocci (Svezia), Claudio Marcello (Australia), Laura Albanese (Francia), Maurella Carbone (Germania), Giuseppe Rauseo (Svizzera), Salvatore Augello (Sicilia), Marcela Murgia (Argentina), Pierpaolo Cicalò (Sardegna), Luis Provenzani (Argentina), Lucio Ricci (Abruzzo), Liana Novelli (Germania), Massimo Angrisano (Campania), Rodolfo Ricci (Lazio), Luigi Papais (Friuli), Carlo Ciofi (Lazio), Franco Dotolo (Lazio), Giuseppe Abbati (Puglia), Roberto Volpini (Lazio), Matteo Bracciali (Lazio), Ilaria Del Bianco (Toscana), Oscar De Bona (Veneto), Gianni Lattanzio (Abruzzo), Giuliana Stradaioli, Guglielmo Zanetta (Piemonte), Giuseppe Mingolini (Abruzzo).

Il Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone ha inviato un messaggio scritto ai partecipanti all’incontro.

All’inizio della seconda giornata è stato accolto il documento trasmesso da Marcela Murgia (Associacion Italiana de Resistencia), da parte del Governatore della Provincia argentina del Chaco, Jorge Capitanich, che ha dichiarato ufficialemnte il Faim organizzazione di interesse pubblico per lo sviluppo di iniziative congiunte tra la provincia del Chaco e l’Italia.

Di seguito la relazione introduttiva del presidente del Consiglio Direttivo approvata al termine dei lavori e il messaggio del Segretario generale del Cgie Michele Schiavone.

 

RELAZIONE INTRODUTTIVA DI RODOLFO RICCI

FAIM-Relazione Direttivo 24-25 gennaio 2020-word

 

MESSAGGIO DI MICHELE SCHIAVONE AL DIRETTIVO FAIM

Schiavone-Direttivo FAIM 2020

 

 

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