AUSTRALIA: I rischi di una migrazione mercificata

di Gaetano Greco

 

Il recente annuncio del Governo laburista di dare una scossa al sistema di immigrazione rafforza ulteriormente la mercificazione del lavoro lavoro migrante australiano.

L’Australia è uno dei Paesi più ricchi del mondo. mondo. Ma in un periodo di dislocazione sociale ed economica globale che spinge le persone a migrare (di solito contro la loro volontà), il governo federale insiste ancora nel dare la “caccia” ai lavoratori qualificati piuttosto che adottare un sistema di immigrazione più umano e incentrato sulla persona.

L’inquadramento nazionale dei lavoratori migranti in termini di pratiche neoliberali di gestione delle risorse umane, sminuisce la dimensione umana del lavoro, riducendo le persone a moderni fattori di produzione giornaliera.

Indubbiamente alcuni cambiamenti sono attesi da tempo per ridurre il palese sfruttamento dei lavoratori migranti, soprattutto di quelli con visti temporanei e senza percorsi chiari e possibilità di una residenza permanente.

Questo è stato un settore particolarmente propenso allo sfruttamento, soprattutto nei casi in cui i migranti hanno avuto un accesso limitato alla rappresentanza sindacale.

La revisione della normativa sulla migrazione deve mettere in guardia sul rischio che l’Australia diventi una nazione di residenti “permanentemente temporanei”, cosa che ha favorito e favorirebbe la continua precarizzazione della forza lavoro australiana.

Qualsiasi riforma delle norme sull’immigrazione deve proporsi di istituzionalizzare i diritti dei lavoratori e porre termine alla pratica di una forza lavoro permanentemente temporanea.

Non si è fatto alcun riferimento alle responsabilità del primo mondo nelle politiche di immigrazione australiane che hanno privato i Paesi in via di sviluppo – e non sviluppati – dei loro lavoratori più qualificati (ad es. ingegneri, infermieri e operatori sanitari) che esacerbano la disuguaglianza globale.

Una politica di immigrazione più incentrata sull’uomo soddisferebbe gli obblighi umanitari internazionali e valorizzerebbe meglio i migranti.

 

FONTE: Nuovo Paese – Adelaide, Australia

 

 


 

 

Migration commodified

by Gaetano Greco

 

The Labor government’s recent announcement to shake-up the immigration system further entrenches the commodification of Australian migrant labour.

Australia is one of the richest countries in the world. But at a time of global social and economic dislocation driving people to migrate (usually against their will), the Federal Government still insists on ‘hunting down’ skilled workers rather than adopting a more human centred immigration system.

The national framing of migrant workers in terms of neoliberal human resource management practices, diminishes the human dimension of labour by reducing people to modern day labour inputs.

Undoubtedly some of the changes are long overdue in reducing blatant migrant worker exploitation especially for those with temporary visas and visas without clear pathways to permanent residency.

This has been an area which has been prone to exploitation, particularly where migrants have had limited access to trade union representation.

The migration review warns against Australia becoming nation of ‘permanently temporary’ residents which has aided and abetted the continual casualisation of Australia’s workforce.

Any reform of migration must consider institutionalising labour rights and ending the practice of a ‘permanent temporary’ labour workforce. No reference has been made to the first-world centricity of Australia’s immigration policies which have robbed developing and undeveloped counties of their skilled workers (e.g. engineers, nurses and health workers) that exacerbates global inequality.

A more human centred immigration policy would fulfil Australia’s international humanitarian obligations and better value migrants.

 

 

FONTE: Nuovo Paese – Adelaide, Australia

 

 

Visits: 44

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.