Un treno per la fuga, a Teora (Irpinia) il Festival #siamotuttimigranti

Il programma prevede appuntamenti tutti i giorni da oggi 4 fino a domenica 8 settembre. Nel pomeriggio il convegno organizzato dalla CGIL dal titolo: «Categorie protette, occupazione e territorio». Interverranno: Franco Scarpa, referente del Co.N.Fa.D (Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità); Silvia Curto, Responsabile del Collocamento Mirato – CPI Avellino; Nina Daita, responsabile Disabilità Cgil Nazionale; Rosa D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania

Parte oggi a Teora il festival #siamotuttimigranti «da uno dei luoghi d’Italia più soggetti allo spopolamento, l’Alta Irpinia». si ascolteranno le storie gli impegni e le vite di chi parte e di chi arriva, di chi resta e non vorrebbe, di chi va e vorrebbe restare, tutti a cercare una vita migliore», fanno sapere i promotori, che osservano: «Si parla molto di immigrazione senza considerare che la vera emergenza è l’emigrazione», ma «l’ultimo rapporto Svimez parla di 2 milioni di emigrati che dal Sud vanno via, si parla di spopolamento che ha dell’impressionante se pensiamo che la maggior parte degli emigranti sono in età lavorativa, qualificata e competente». In particolare, si ricorda, «lo spopolamento riguarda i Comuni sotto i 5 mila abitanti», alcuni dei quali «corrono il forte rischio di “chiudere i battenti». Il Festival si apre oggi con il convegno organizzato dalla CGIL dal titolo: «Categorie protette, occupazione e territorio». Interverranno: Franco Scarpa, referente del Co.N.Fa.D (Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità); Silvia Curto, Responsabile del Collocamento Mirato – CPI Avellino; Nina Daita, responsabile Disabilità Cgil Nazionale; Rosa D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania. Il programma prevede appuntamenti tutti i giorni fino a domenica 8 settembre.


La locandina del convegno organizzato dalla CGIL dal titolo: «Categorie protette, occupazione e territorio»

«NON ESISTE UNA EMERGENZA IMMIGRAZIONE, SEMMAI L’EMIGRAZIONE E LA FUGA». L’evento #siamotuttimigranti vuole ribadire con forza proprio questo concetto: «Non esiste nessuna emergenza immigrazione, ma la vera emergenza è l’emigrazione». Così argomentano i promotori: «In un Irpinia che resta immobile a queste tematiche, in paesi che continuano a perseguire strade sbagliate per combattere lo spopolamento, questo festival vuole cercare di andare oltre, di immaginare un turismo non solo legato alla bellezza dei nostri luoghi, che pure fanno fatica a resistere, ma connesso ad attività culturali e in special modo comunicative, di informazione e di studio». In questo quadro rientrano: il corso di diritto delle migrazioni, organizzato da MGA (sindacato forense che vanta parecchi iscritti fuori regione); le ‘colazioni attive’ presso i bar del paese, con la lettura dei giornali e le relative discussioni che saranno affrontate dal vivo e non in rete come ultimamente accade». Gli organizzatori sottolineano la presentazione del libro «Il sistema di accoglienza in italia», di Gennaro Avallone, docente dell’università degli studi di Salerno, al centro delle cronache perchè indagato dopo aver partecipato nel settembre 2018, ad una manifestazione contro la Lega. Il Comune di Teora ha donato una vacanza ad utenti dell’Ambulatorio popolare di Barletta – OdV, con l’opportunità di accedere a varie attività, dal teatro ai laboratori di cucina tradizionale, senza dimenticare lo svago con una giornata in piscina. Il Festival è promosso dalle associazioni teoresi e dalla Pro Loco di Morra, spiega Pietro Sibilia, organizzatore dell’evento e delegato alla Cultura e al turismo del comune di Teora.

Il Sistema dell’Accoglienza in Italia

«UN ALTRO TURISMO È POSSIBILE». «Questo progetto non prevede aiuti economici da enti diversi dal Comune. «L’idea si fonda sulla volontà di dimostrare che un altro tipo di turismo è possibile» e «che è fondamentale occupare spazi ormai all’abbandono, costruiti magari troppo frettolosamente senza verificare le vere esigenze di una comunità». Per Sibilia «la sagra di paese porta risvolti economici nell’immediato, ma alla lunga e deleteria, perchè spesso organizzata senza perseguire il fine per cui la sagra è nata: promuovere i prodotti tipici locali». Per queste ragioni il festival ha coinvolto bar, pub e ristoranti del paese. «Coinvolto anche l’ostello e alcune abitazioni private». Per Sibilia, «l’Irpinia ha del potenziale, ma è una terra fragilissima». E conclude: «Non ha bisogno di migliaia di persone che occupano i nostri paesi per alcune ore al giorno, ma di pochi visitatori che apprezzano la tranquillità dei nostri luoghi».


IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL DI TEORA #SIAMOTUTTIMIGRANTI

 

 

FONTE: https://www.nuovairpinia.it/2019/09/04/un-treno-per-la-fuga-a-teora-il-festival-siamotuttimigranti/

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