Convegno su “Immigrazione e sicurezza: un decreto pericoloso” – Coordinamento Democrazia Costituzionale


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Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha organizzato, su iniziativa della Sen. Loredana De Petris, il 19 ottobre 2018 presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro a Roma, un convegno dal titolo: “Immigrazione e sicurezza: un decreto pericoloso”. II Convegno è stato presieduto dal magistrato Domenico Gallo, presidente del CDC.

Numerosi e qualificati gli interventi che hanno fatto emergere le palesi incostituzionalità di diverse parti del Decreto Salvini e le incongruenze normative e procedurali relative al trattamento delle richieste di asilo, della cittadinanza, della riduzione delle pur carenti esperienze di integrazione, tali da prefigurare scenari concentrazionari e di apartheid.

Tra i partecipanti, Rodolfo Ricci (Coordinatore nazionale FILEF), ha relazionato sulla dimensione dell’emigrazione italiana ed inter-europea, che costituisce un dato strutturale superiore all’immigrazione extra-comunitaria, la cui conoscenza può consentire di ricostruire un ragionamento più equilibrato intorno al tema migrazioni, superando i drammatici rischi di involuzione democratica che si riscontrano in Italia e in tutti i paesi europei.

 

TUTTI GLI INTERVENTI DEL CONVEGNO

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1 commento

  1. Un convegno importante e con interventi di grande coerenza e lucidità, fra questi quello di Rodolfo Ricci coordinatore della FILEF ci è sembrato fra i più importanti. Cifre alla mano, fonti sicure (ISTAT, OCSE etc…) Ricci ci ha spiegato come i flussi migratori stiano svuotando l’Europa dell’Est e altri paesi della UE per approdare in Germania e in altri paesi più avvantaggiati economicamente. Croazia, Ucraina, Albania, Polonia etc. stanno calando demograficamente e questo da anni, i paesi di accoglienza equilibrano il calo demografico e quindi il mondo del lavoro con un’immissione di forza lavoro nuova e valida spesso pagata meno dell’altra. L’emigrazione “interna” alla UE è di grande entità mentre l’immigrazione dai paesi africani è di minore entità e certamente non puo’ provocare, stando alle cifre, paure o agitazioni quindi costruite ad arte per scopi elettorali e piani politici subdoli e dannosi. Il danno che verrebbe all’Italia che, anch’essa, subisce un calo demografico e economico tanto più che tantissimi giovani, laureati, qualificati e altro si immettono nei flussi migratori verso altri paesi del mondo e dell’Europa. Ricci ha esposto con arte e precisione il lato economico e statistico di questi flussi. Da diffondere al massimo per aggiungere un elemento in più alla riflessione di noi tutti e anche per annientare luoghi comuni e notizie false sbandierate anche dai media e dalla Lega di salvini.

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