Di Diliff - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35972521
Nell’interpretazione dei dati qui presentati (tratti dal portale ELIGENDO del Ministero degli Interni), va tenuto presente che potevano votare solo gli italiani presenti in uno dei paesi comunitari (quindi, non Svizzera, non Gran Bretagna).
Va inoltre tenuto presente che gli italiani residenti in un paese comunitario possono optare per il voto a liste del paese di residenza. Si tratta di una pratica molto seguita già da diverse consultazioni europee che riguarda sicuramente la maggioranza degli elettori italiani di più antica emigrazione.
Infine c’è da ricordare che se si decide di votare per le liste italiane non lo si può fare per corrispondenza (modalità che alle elezioni europee non è previsto dall’Italia, mentre è prevista per le elezioni politiche), ma lo si può fare solo direttamente nei seggi istituiti presso i Consolati. Fino ai primi anni 2000 venivano istituiti numerosi seggi in diverse città in accordo con le autorità locali cercando di coprire la distribuzione territoriale delle diverse comunità. Successivamente i seggi sono stati istituiti solo presso i consolati; in questo modo molte persone che avrebbero potuto optare per il voto per le liste italiane vengono disincentivate a farlo anche a causa delle distanze e tempi per raggiungere queste sedi.
In questa occasione, l’afflusso concentrato ai pochi seggi consolari ha prodotto in diverse città lunghe file di elettori, molti dei quali hanno desistito visti i lunghi tempi di attesa all’esterno degli edifici.
In ogni caso, il risultato del voto per le liste italiane in Europa è stato significativamente diverso da quello in Italia. Probabilmente si tratta in buona misura di un voto influenzato dal recente arrivo di nuova emigrazione. Il dato complessivo mostra importanti differenze con quello italiano. Allo stesso tempo è da sottolineare la differenza del voto da paese a paese, indice di tipologie di emigrazione differenziate rispetto all’origine dei flussi e alle posizioni ricoperte all’interno dei mercati del lavoro dei paesi di arrivo.
I dati non rivestono carattere di ufficialità. La proclamazione ufficiale dei risultati è prerogativa degli uffici elettorali territoriali competenti.
Sezioni: 2.255 / 2.255 (Tutte)
Dato aggiornato al: 11/06/2024 – 11:24
Liste
Voti
%
PARTITO DEMOCRATICO
32.563
30,29
FRATELLI D’ITALIA
19.954
18,56
ALLEANZA VERDI E SINISTRA
18.525
17,23
MOVIMENTO 5 STELLE
8.383
7,80
STATI UNITI D’EUROPA
6.776
6,30
FORZA ITALIA – NOI MODERATI – PPE
5.310
4,94
AZIONE – SIAMO EUROPEI
5.301
4,93
LEGA SALVINI PREMIER
4.079
3,79
PACE TERRA DIGNITA’
3.542
3,29
LIBERTA’
1.137
1,06
SÜDTIROLER VOLKSPARTEI (SVP)
802
0,75
ALTERNATIVA POPOLARE
732
0,68
PARTITO ANIMALISTA – ITALEXIT PER L’ITALIA
198
0,18
DEMOCRAZIA SOVRANA POPOLARE
180
0,17
RASSEMBLEMENT VALDÔTAIN
39
0,04
TOTALE LISTE
107.521
100
Elettori: 1.661.949 |
Votanti: 118.731 (7,14%) |
Schede nulle: 6.209
Schede bianche: 3.915
Schede contestate: 1.086
Risultato del voto nei singoli paesi
Pur nel quadro complessivo di una affermazione del PD sul FdI, con al terzo posto AVS e al quarto il M5S, che mostrano dati relativamente diversi da quelli nazionali, il risultato nei singoli paesi mostra ulteriori sensibili differenze. Esse possono essere relative al diverso peso di più antica e più recente emigrazione tra coloro che hanno votato, come anche delle diverse tipologie (sia per classi di età, sia per provenienze regionale italiana, sia per la differenziazione interna di classe, ovvero della posizione lavorativa o professionale) della nuova emigrazione arrivata negli ultimi 10-15 anni.
nei prospetti riassuntivi dei risultati del voto nei singoli paesi sono evidenziati in grassetto le prime 5 posizioni.
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