IL MINISTRO PROVENZANO A “REPUBBLICA”: FERMIAMO L’EMIGRAZIONE DEI GIOVANI CREANDO LE CONDIZIONI PER FARLI RESTARE

“Dopo un anno e mezzo il cui il Paese ha parlato solo di immigrazione io voglio parlare dell’emigrazione. Mezzo milione di giovani sono andati via ma noi abbiamo parlato di qualche decina di poveri naufraghi sulle navi. È stato un impazzimento generale”. A sostenerlo è il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, in una intervista ad Antonio Fraschilla del quotidiano “la Repubblica” all’indomani della prima uscita pubblica da Ministro, svolta nei giorni scorsi a Palermo, durante la quale ha annunciato il programma del governo per il Meridione.
A Fraschilla, Provenzano ha spiegato che intende “mettere insieme gli strumenti per sancire il diritto a restare. Non faccio la retorica dell’emigrazione: i giovani devono essere liberi di andare e liberi di tornare. Noi dobbiamo creare le condizioni perché possano restare”.
Il ministro intende partire dalla scuola che, ha detto a Repubblica, “deve tornare a essere luogo di emancipazione, mentre spesso oggi riproduce le disuguaglianze sociali. Partiamo dalla scuola valorizzando i suoi veri protagonisti, gli insegnanti” e poi “aprendo le scuole tutto il giorno, non solo ai bambini ma anche ai genitori. E dobbiamo investire sugli asili nido riducendo le rette per le famiglie a basso reddito e allargando l’offerta al Sud, anche per liberare il potenziale delle donne. Metto a disposizione 15 miliardi di euro dei fondi di coesione. Invito tutti a fare progetti”.
Ma al Nord che chiede autonomia come spiegherete che le risorse oggi servono più al Sud?, chiede Fraschilla. “Zaia e Fontana volevano trattenere le risorse sul territorio spaccando il Paese”, risponde il Ministro. “Ma su Scuola, Sanità e Welfare c’è già una Italia di seria A e di serie B. Noi dobbiamo capire se vogliamo cristallizzare questa situazione o invertirla. Io voglio combattere le disuguaglianze e puntare sulle aree interne abbandonate anche al Nord”.
Rimandando al mittente la definizione di “teorico dell’assistenzialismo” che gli ha affibbiato Zaia, Provenzano aggiunge: “io voglio investimenti, il contrario dell’assistenzialismo. E se investi 10 euro al Sud, 4 tornano al Nord come domanda di beni e servizi. L’intervento nel Mezzogiorno è stato uno degli elementi decisivi del miracolo dell’Italia e del Nord nel Dopoguerra”.

 

FONTE: aise.it 

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