Australia: dopo congresso Ituc-Csi visita della delegazione Cgil a Sydney. Incontri con patronato e associazioni italiane

Sindacati:dopo congresso Ituc-Csi visita SPI-Cgil a Sydney. Incontri con patronato e associazioni italiane lavoratori

(ANSA) – SYDNEY, 24 NOV – Fra gli eventi paralleli del quinto congresso mondiale della Confederazione sindacale internazionale Ituc-Csi (332 organizzazioni di 163 Paesi), che si è svolto a Melbourne dal 17 al 22 novembre, ieri a Sydney si è tenuto un incontro di esponenti del patronato Inca-Cgil e di associazioni attive nella comunità italiana con Silvana Cappuccio, responsabile dipartimento internazionale del Sindacato pensionati italiani della Cgil (Spi-Cgil).

Cappuccio, che a Melbourne ha partecipato all’assemblea di Inca Australia, a Sydney ha incontrato i rappresentanti del Coasit (Comitato di Assistenza Italiani) e della Filef (Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie), insieme con Patrizia Biondi, direttrice dell’ufficio Inca, e al senatore della Repubblica italiana Francesco Giacobbe.

I temi trattati durante i diversi colloqui sono stati molteplici. Thomas Camporeale, direttore del Coasit, ne ha illustrato le principali attività, la struttura e le sue finalità, sottolineandone le flessibilità nell’adattamento all’evoluzione delle esigenze della comunità italiana in Australia.

Una comunità ben radicata, che in buona parte invecchia ma viene anche rinnovata dai continui e crescenti arrivi di giovani, dotati di competenze, aspettative e problemi di altra natura.

Gli esponenti del comitato della Filef hanno sottolineato lo storico contributo dato in 50 anni dall’organizzazione alla società australiana in tutte le sue componenti, dai diritti dei lavoratori ai collegamenti con i sindacati locali, alla dimensione multiculturale e alla difesa dei diritti umani.

Dagli incontri è emerso un quadro di interesse per il dialogo e per un rapporto intergenerazionale su base bilaterale tra Italia e Australia, oltre che internazionale. Un quadro, ha detto all’Ansa Silvana Cappuccio, a cui lo Spi-Cgil guarda con l’intento di sviluppare future attività di scambio e iniziative politico-sindacali, nella prospettiva di assicurare un’estensione di garanzie sociali e tutele di diritti del lavoro per le passate e future generazioni.

“Oggi sono ancora molti i temi di comune interesse per lo Spi e la comunità italiana in Australia. Alcuni riguardano le grandi sfide globali e, in quanto tali, ci investono tutti: mi riferisco alla pandemia, ai cambiamenti climatici, ai processi di innovazione tecnologica e di digitalizzazione, di trasformazioni demografiche. E poi c’è l’invecchiamento, che non riguarda più solo il vecchio continente, ma tutto il mondo, in particolare le economie avanzate, Australia inclusa”, ha aggiunto la dirigente dello Spi.

Il congresso della Confederazione sindacale internazionale ha riunito circa 1000 delegati di 300 sindacati nazionali per dibattere delle sfide con cui dovrà confrontarsi il movimento sindacale mondiale nei prossimi quattro anni.

Presenti nella delegazione italiana i vertici di Cgil, Inca-Filt, Fiom e Funzione Pubblica.

In chiusura è stato eletto nuovo segretario generale Ituc Luca Visentini, primo italiano alla guida del sindacato mondiale. (ANSA).

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