CGIE / RAPPRESENTANZA – INTERROGAZIONE URGENTE (PD/ESTERO) GIACOBBE, ALFIERI, PORTA MIN.ESTERI GEO-RIPARTIZIONE CONTINENTALE CONSIGLIERI CGIE

Il Senatore Francesco Giacobbe, assieme ai senatori Alessandro Alfieri e Fabio Porta, con una interrogazione urgente in Commissione Affari Esteri hanno interrogato il Ministro degli Affari Esteri in merito alla ripartizione geografica dei membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.

I Senatori sottolineano come la ripartizione e stesura delle tabelle basata su una mera operazione matematica produce effetti negativi. Alcuni Continenti non avranno nessun rappresentante all’interno del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero** e la composizione non tiene conto dell’importante valore economico, culturale e sociale di rappresentanza di molti Paesi.

I Senatori hanno voluto specificare come ad esempio a livello continentale l’Africa e l’Asia non avranno nessun rappresentante e Paesi destinatari di alti flussi di emigrazione dall’Italia o con cui l’Italia intrattiene rapporti economici forti o che possono in prospettiva essere centrali per lo sviluppo del Sistema Paese avranno solo un rappresentante.

“Credo che una diversa riflessione andava fatta e va a tutt’oggi fatta soprattutto perchè il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero non essendo un organismo che gestisce un portafoglio di risorse a maggior ragione la rappresentazione proporzionale numerica dovrebbe fare posto ai “contributi esperienziali e culturali” certamente di
grande valore che provengono dai vari territori” – afferma il Senatore Giacobbe -.

A chiusura dell’interrogazione i Senatori Giacobbe, Alfieri e Porta chiedono quali azioni intende adottare il Ministro interrogato affinchè la logica numerica lasci spazio ad una logica di opportunità di rappresentanza valoriale e di conseguenza cambiare la legge affinchè si garantisca la presenza di tutti i Continenti e del maggior numero di Paesi.

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RIPRODUZIONE TESTUALE INTERVENTI:

Il prossimo rinnovo del CGIE sarà sottoposto ad un iter per definire la platea dei grandi elettori e dei candidati passivi che comporranno le Assemblee elettorali paese. Le assemblee saranno convocate dalle Ambasciate e saranno composte dalle Consigliere e dai Consiglieri dei Com.It.Es., da una percentuale di Associazioni pari al 30% per i Paesi europei, del 45% per quelle attive in America Settentrionale e America latina e nei paesi extra europei.

Le assemblee dovranno eleggere complessivamente 43 consiglieri in rappresentanza dei 17 Paesi con maggior numero di cittadini iscritti all’AIRE, che andranno ad aggiungersi ai 20 consiglieri nominati dal Governo per formare l’intero Consiglio.

Nella nuova tabella delle rappresentanze Paese predisposta dal MAECI ci sono dei cambiamenti rispetto alla distribuzione del numero dei Consiglieri assegnati precedentemente ai singoli paesi. Il criterio delle assegnazioni risponde all’applicazione matematica della legge istitutiva del CGIE ed esclude l’intero continente africano, lo stesso dicasi per l’Asia orientale, per l’America centrale, terre di nuovi insediamenti e mete della nuova mobilità nelle quali considerevole è la recente presenza italiana.

L’assenza di queste realtà all’interno del CGIE  – sottolinea il Segretario Generale del CGIE – contraddice lo spirito della legge istitutiva, pensata per integrare e non escludere le comunità. L’applicazione affidata agli algoritmi matematici le penalizza in quanto non tiene conto della diversità rivelandosi grave e irrispettosa dei diritti dei nostri connazionali, della presenza economica, culturale e sociale italiana li residente. Con l’istituzione dei nuovi Com.It.Es. in quelle aree del mondo serve un adeguamento extra legem per soddisfare le loro aspettative perché, giustamente, quelle nuove realtà devono avere voce nelle decisioni che li riguardano direttamente perché non possono essere derogate a terzi e neanche ad un solo consigliere, a sua volta eletto in unaltro continente e non sempre disponibile a spostarsi da continente a continente per interloquire fattivamente con migliaia di connazionali residenti in tre diversi continenti.

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero chiede agli interlocutori del Governo che la tabella contenuta nel decreto ministeriale, firmato ieri pomeriggio tardi dal Ministro Luigi Di Maio e trasmesso questa mattina, venga rivista e siano ripristinati i principi fondamentali ai quali si è ispirato il legislatore quando ha determinato il riparto numerico dei consiglieri.

Il CGIE oltre a chiedere la sospensione del decreto ministeriale 4111/138, sollecita il suo stesso Presidente a provvedere all’aumento di almeno 4 nuovi consiglieri, che possano essere aggiunti alla lista dei 43 eletti all’estero per assegnarli specificamente a quelle aree del mondo risultanti scoperte. Questa modifica non avrebbe nessun impatto economico sulla dotazione finanziaria del capitolo di spesa 3131 del CGIE. Fermo restando quanto deciso dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale nel decreto 4111/138 il parere del CGIE, che purtroppo non è stato richiesto, è convintamente negativo.

Nell’iter preparatorio alle elezioni del CGIE, si chiede di prevedere un election day nella giornata del 23 aprile 2022. Questa scelta permetterebbe all’amministrazione di avere più tempo per prepararle al meglio evitando speculazioni e permettendo ai grandi elettori di programmare e garantire la propria presenza, visto che quest’anno le vacanze pasquali si situano tra il 15 e il 18 aprile. FONTE:  https://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=69142 .

RISPOSTA SOTTOSEGRETARIO ESTERI DELLA VEDOVA–  (02/02/2022-ITL/ITNET-RIPRODUZIONE TESTUALE INTERVENTI:)  https://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=69141

….”Il prossimo rinnovo del CGIE – ha proseguito l’esponente del Governo -riguarderà sia la componente elettiva del rinnovo dei membri territoriali (Comites) che la componente di nomina governativa.  Ovviamente il riparto riguarda, un elemento quantitativo, perché questo prevede la legge. Si potrà discutere su un riparto continentale, ma oggi siamo chiamati ad effettuare un riparto che abbia come unico criterio quello aritmetico e che considera indistintamente i Paesi a prescindere dalla collocazione geografica nei vari continenti.  Tuttavia, riguardo alla componente di nomina governativa potrà essere considerata l’opportunità di usare queste nomine in modo da riequilibrare le aree, dove  non sono previste rappresentanze,  come nel caso del continente africano, perché  anche il seggio che era assegnato in passato al Sud Africa,  non c’era modo di ovviare, quantomeno per ragioni di iscrizione all’Aire,  perché si sarebbe dovuto prendere da un’altra area dove magari la comunità è cresciuta”.

Per quanto riguarda l’avvio delle procedure elettorali che rinnoveranno il  Cgie, come di certo sapete, la legge stabilisce che la data delle elezioni venga a cascata dalla data prescelta per l’elezione per i Comitati per gli italiani all’estero. Dunque, le elezioni si sono tenute il 3 Dicembre 2021, e l’ultimo Comites della rete, quello di Filadelfia, si è insediato il 23 Dicembre del 2021. Nel rispetto della Legge, entro 20 giorni esatti dalla data delle elezioni delle assemblee elettive i membre neoelitti dei Comitati degli italiani all’estero, inclusi i cooptati e i rappresentanti delle associazioni, devono essere invitati a riunirsi entro 4 mesi dall’insediamento dei Comites. Ciò significa che entro e non oltre il 23 Aprile, dovranno tenersi le elezioni del CGIE.
Il Direttore generale per gli italiani all’estero Dott. Vignali vi  illustrerà nei dettagli  la tabella di marcia che condurrà al rinnovo del Cgie e tutte le scadenze che la normativa impone in merito.

Per parte mia voglio ricordarvi l’importanza estrema di questo procedimento elettorale che coinvolge rappresentanti degli italiani all’estero eletti sul territorio, cioè i membri dei Comites, e dà voce al ruolo del nostro associazionismo che nel corso degli ultimi dieci anni si è molto evoluto, come abbiamo detto più volte, sia ai nuovi emigranti, sia ai figli e nipoti di emigrati delle generazioni precedenti.
Inoltre, maggior spazio rispetto al passato è stato dato alle donne fra i nuovi membri del Comites. Si tratta di un messaggio positivo e speriamo che la componente femminile  risulti ben rappresentata anche in seno al nuovo CGIE”.

Sono qui insieme al Dott. Vignali per capire quali possano essere i dubbi e le perplessità, ma anche per chiedervi di collaborare per aiutare l’amministrazione a gestire nella maniera più lineare possibile questo impegno elettorale che
coinvolge 17 Paesi, Argentina, Germania, Svizzera, Francia, Brasile, Regno Unito, Stati Uniti, Belgio, Spagna, Australia, Canada, Austria, Venezuela, Uruguay, Cile, Paesi bassi e R e che dovrebbe chiamare alle urne circa 2000 grandi elettori, ovvero  i membri dei Comites delle Assemblee dei Paese ai quali sono stati assegnati dal riparto matematico uno o più membri del CGIE (membri dei Comites e delle associazioni di tutto il mondo)….”

 

 

FONTE: https://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=69298 (11/02/2022-ITL/ITNET)

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