“L’ Olocausto palestinese”: on line Nuovo Paese, mensile della Filef Australia.

L’Olocausto palestinese

 

A Gaza si sta consumando un massacro sotto lo sguardo inspiegabilmente impotente dei governi mondiali.

Il terrore di Hamas del 7 ottobre non giustifica l’assalto del governo israeliano ai palestinesi.

È sbagliato definirla una guerra. Israele, nonostante la sua popolazione di poco più di nove milioni di persone, ha uno degli eserciti più potenti al mondo, sostenuto da oltre 3,8 miliardi di dollari di aiuti militari all’anno da parte degli Stati Uniti.

Dalla creazione dello Stato israeliano il 14 maggio 1948, i palestinesi hanno vissuto un’esistenza di sottomissione, con una crescente espropriazione del loro territorio.

La riduzione in macerie della maggior parte di Gaza e il conseguente Olocausto “palestinese” dovrebbero turbare il resto del mondo che invece sembra ignaro della grandezza della carneficina e della miseria.

Per (macabra) ironia della sorte, ci sono voluti anni perché il mondo si rendesse conto della natura e della portata del genocidio ebraico da parte del governo nazista tedesco, mentre questo genocidio palestinese sta accadendo in tempo reale e davanti agli occhi di tutti.

È noto che i bambini vittime di violenza domestica hanno maggiori probabilità di diventare autori di reato, e qui c’è qualcosa di simile in atto.

Tuttavia, dovrebbe essere evidente anche a coloro che ignorano il diritto e la filosofia morale che Israele sta violando le leggi internazionali e i diritti umani fondamentali.

Non c’è alcuna proporzionalità nella risposta di Israele, che equivale ad atrocità, testimoniate dal numero di morti di oltre 20.000 persone, di cui circa la metà erano bambini innocenti, e dal lento strangolamento della popolazione di Gaza con la negazione dei beni fondamentali per la vita. I governi mondiali dovrebbero rispondere con la stessa rapidità e le stesse risorse a questo massacro indiscriminato di palestinesi con cui hanno sostenuto guerre, come quella in Ucraina.

 

 

The Palestinian Holocaust

 

A massacre is being carried out in Gaza under the inexplicably impotent watch of world governments.
The Hamas terror of October 7 could never justify the Israel Government’s onslaught on Palestinians.

It is wrong to refer to it as a war. Israel, notwithstanding its population of just over nine million people, has one of the world’s most powerful militaries, bolstered by more than $3.8bn of military aid a year from the US.

Since the setting up of the Israeli State on 14 May 1948 the Palestinians have lived a subjugated existence with increasing appropriation of their territory.

The reduction to rubble of most of Gaza and the ensuing ‘Palestinian’ Holocaust should trouble the rest of the world that seems oblivious to the magnitude of the carnage and misery, let alone the irony.

It took years for the word to realise the nature and extent of the Jewish genocide by the German Nazi Government.

This Palestinian genocide is happening in real time and before everyone’s eyes.

It is known that children victims of domestic violence are more likely to become offenders, so perhaps there is something of that dynamic at work.

However, it should be evident even to those ignorant of law and moral philosophy that Israel is violating international laws and fundamental human rights.

There is no proportionality in Israel’s response that amounts to atrocities, seen in the death count of more than 20,000, with about a half of those being innocent children, and the slow strangulation of Gaza’s people with a denial of the basics for life.

World governments should be responding with the same haste and resources to this indiscriminate slaughter of Palestinians as they have in sustaining wars, such as the one in the Ukraine.

 

 

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