ASSEGNO UNICO, CONFSAL UNSA-ESTERI, LETTERA APERTA AL GOVERNO.

URGENTE TROVARE SOLUZIONE PER RESIDENTI ALL’ESTERO. CRISI IN UCRAINA DEVE INDURRE AL BUON SENSO
“A poche ore dall’entrata in vigore della nuova disciplina in materia di assegno unico, il silenzio incombe, così come la speranza che questo assurdo scenario normativo possa essere rettificato prima che si attui la novella normativa. Quello che è certo e’ che tra qualche settimana i nostri lavoratori si ritroveranno centinaia di euro in meno in busta paga, soltanto perché qualcuno ha dimenticato di annoverarli nella nuova disciplina, preferendo depennare di punto in bianco un diritto palesemente sancito dalla norma speciale, dalla normativa nazionale ed internazionale”. Lo dichiara in una nota Iris Lauriola, segretario nazionale della CONFSAL-UNSA Esteri che ha indirizzato al Governo e ai singoli ministri competenti una lettera aperta per evidenziare il vuoto normativo creatosi a seguito dell’entrata in vigore del Dlgs 230 del 2021, in attuazione della legge 1° aprile 2021, n. 46 recante la delega in materia di “assegno unico”.
“Tutto questo – evidenzia la lettera –  sarà foriero di una stagione di ricorsi in sede amministrativa e di agitazione del personale delle nostre sedi all’estero, in riferimento alla quale la nostra priorità dovrebbe essere quella di fornire rassicurazioni e segnali di fiducia”.
“Lo scenario di criticità e di dramma che aleggia sull’Europa ci induce al realismo e al pragmatismo, – ha sottolineato Lauriola nella nota –  nell’auspicio di poter contribuire a determinare le migliori condizioni di operatività dei nostri lavoratori e dei nostri connazionali segnatamente in quella regione in cui maggiori saranno le sollecitazioni e gli oneri, in termini lavorativi, di organizzazione e di esposizione ai rischi correlati al pericolo militare e all’emergenza umanitaria. Questa non è retorica ma contribuisce a chiarire lo scenario di complessità entro cui andranno ad inserirsi le nuove disposizioni in materia di  “assegno unico” tra poche ore e che indurranno molti nostri lavoratori  a congedarsi dalle nostre sedi per insostenibilità dell’ammontare retributivo in combinato disposto con l’incremento dell’onere lavorativo”.
Lauriola conclude: “Chiediamo pertanto a gran voce che il Governo si adoperi in maniera corale e condivisa, affinché si individuino soluzioni celeri che consentano il superamento immediato dell’incombenza normativa, facilitando l’attuazione della deroga per i soggetti residenti all’estero già beneficiari delle suddette spettanze che verranno automaticamente abrogate o sospese a decorrere dal 1.marzo. Non possiamo aspettare le proposte emendative al DL sostegni-ter, è urgente una norma immediata inserita magari in uno dei decreti di prossima emanazione, poiché è a rischio la tenuta operativa delle nostre sedi e la tutela di diritti inderogabili”. 
 
Roma, 28 febbraio 2022
CONFSAL UNSA COORDINAMENTO ESTERI

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