Lussemburgo: on line il mensile Passaparola di dicembre 2020

Viviamo un periodo complicato. Il virus ci sta mettendo a dura prova. Un periodo incerto che rimette in discussione molti capisaldi della nostra vita. Un periodo altalenante per tutti quelli come noi che fanno informazione indipendente, perché non sappiamo se riusciremo a restare in equilibrio tra il bisogno di informazione e le risorse disponibili. Un periodo duro: per chi ha perso il lavoro, per i genitori divisi fra didattica a distanza e timori nel mandare i figli a scuola, per i nonni che non vedono più i nipoti, per chi ha perso un proprio caro, per chi è malato, per gli abbracci che mancano… Un periodo sospeso per i cittadini italiani all’estero, spesso divisi tra le politiche restrittive della madrepatria e quelle del Paese in cui hanno scelto di risiedere. Un periodo buio per chi vive, ogni giorno, il qui e l’altrove.

Questo periodo storico sta mostrando un marcato divario socio-economico eticamente non più sostenibile. Anche nel ricco Lussemburgo il Coronavirus sta mettendo alla luce molte disuguaglianze.

Lo Statec prevede una netta accelerazione dell’inflazione, la crisi ha ridotto il reddito di un residente su sei e ha influito negativamente sulla salute fisica di una persona su sei. Sta emergendo con maggiore gravità la crisi degli alloggi. L’associazione Défense des locataires LU ha lanciato la petizione in cui denuncia l’emergenza espulsioni. Il maggiore sindacato del Paese evidenzia la forte precarizzazione del lavoro e il sommerso, che esiste anche qui. La Croce Rossa e la Caritas lussemburghese stanno ribassando fino al 70% i prodotti alimentari e igienici in vendita nelle “Buttek”, a causa della forte richiesta. Diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto le monoparentali. Trovare un alloggio a condizioni decenti è diventato un terno al lotto. Ci sono sempre più persone e famiglie in difficoltà. Non facciamo finta di niente.

Non voltiamoci dall’altra parte quando siamo costretti a guardare in faccia chi è in difficoltà. Attiviamoci per essere utili per la società, non solo per noi stessi. Anche se per piccole cose. Compriamo consapevolmente. Aderiamo alla finanza etica. Impegniamoci ad essere empatici. Proviamo a osare, a progettare, a costruire qualcosa per gli altri e con gli altri e, come scrive anche Papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti”, proviamo ora, che è giunta davvero l’ora di “sognare come un’unica umanità” in cui siamo “tutti fratelli”. E sorelle. Perché il Natale sia un Natale per tutti.

Bonnes Fêtes avec les mots du Pape François : “ L’heure est venue de rêver d’une seule et unique humanité, des frères ” et… des soeurs ! Que ce Noël soit enfin un Noël pour tous.

Paola Cairo e Maria Grazia Galati

 


 

Le eroine di Rodari: in gamba, autonome, leali e fiere, coraggiose

Intervista a Marzia Camarda, che nel saggio Una “savia bambina”. Gianni Rodari e i modelli femminili (Settenove, 2018) rilegge e analizza i testi dello scrittore di Omegna, di cui quest’anno festeggiamo i cento anni dalla nascita.   Già premio “Handersen” nel 1970, il pedagogista piemontese sceglieva di mettere al centro delle sue fiabe e dei suoi racconti la parità, l’alleanza e il rispetto fra protagonisti maschili e femminili. Dimostrandosi uno scrittore straordinariamente contemporaneo. Com’è nato questo libro e cosa ti ha spinto a scriverlo? Ho iniziato a scrivere questo saggio dopo essermi occupata dell’adattamento teatrale di C’era due volte…


De Naples au Grand-Duché sur des chemins de papier

Le second livre publié par PassaParola Editions sort ces jours-ci. Il s’agit de la traduction française de I giardini di Pfaffenthal de Bruno Agostini, publié en Italie, dont l’histoire se situe au Luxembourg. Les jardins de Pfaffenthal est traduit par Oreste Sacchelli. Nous avons interviewé son auteur. Comment vous est venue l’idée de ce livre et de sa traduction en français ? Après quatre romans situés à Naples, j’ai eu envie de rendre hommage au Luxembourg, dans la limite de mes possibilités et de mes capacités Je considère maintenant le…


Äiswäin, l’oro della Mosella

I vini di ghiaccio, Eiswein in tedesco e Äiswäin da queste parti, sono estremamente rari, complessi da realizzare e costosi. Per una serie di motivi il Lussemburgo figura tra le poche zone al mondo in grado di produrlo. Condizioni permettendo   Stando alla tradizione, tutto iniziò due secoli fa a Dromersheim, un piccolo villaggio a due ore dai vigneti lussemburghesi nei pressi di Magonza. L’annata 1829 si annunciava pessima per motivi climatici e molti contadini decisero di non raccogliere l’uva nell’autunno. Alla fine di un inverno rigido, alcuni staccarono lo stesso i grappoli rimasti con l’idea di…


Délices au citron en habit de Noël

Délices au citron en habit de Noël Version simplifiée de la célèbre recette de Sal De Riso   INGRÉDIENTS 3 citrons, 6 tranches de Pandoro, 6 œufs, 100 g de sucre, 60 g de farine ou fécule de maïs, 50 cl de lait, 300 ml de crème fraiche fluide, mascarpone. Pour le sirop : 50 cl d’eau, 50 g de sucre, 50 cl de jus citron et/ou de limoncello. 6 petits ramequins ronds en silicone. Les astuces d’Ornella : la veille, faire mariner les écor-ces de deux citrons dans le lait et la crème.   PRÉPARATION Pour la crème p…


Views: 152

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.