COMUNICATO SINDACALE
ASSEGNO FAMIGLIA ESTERO, CONFSAL-UNSA ESTERI, CAMERA APPROVA EMENDAMENTO COMPENSATIVO DEL VECCHIO ANF, VINTA UNA PRIMA BATTAGLIA DI CIVILTA’, RESTA ANCORA DA VINCERE LA BATTAGLIA PER IL RIPRISTINO DELLE ALTRE SPETTANZE DEPENNATE
La CONFSAL-UNSA ESTERI accoglie con soddisfazione e fiducia l’approvazione – in questi minuti – nell’aula della Camera dell’emendamento al dl semplificazioni fiscali, presentato dalle Commissioni referenti, che istituisce “l’assegno per situazioni familiari a favore del personale a contratto operativo presso gli uffici all’estero”. Una battaglia di civiltà che è stata portata avanti insieme ai parlamentari più vicini alle questioni degli italiani all’estero e che si configura come una compensazione, ancorché parziale, di quanto è stato depennato con la disciplina del c.d. assegno unico e universale entrata in vigore lo scorso 1° marzo.
“La nuova misura, frutto della collaborazione tra la nostra sigla e l’amministrazione – evidenzia Lauriola – garantisce ai lavoratori che percepivano l’ANF fino al 28 febbraio 2022 il diritto alla percezione del medesimo ammontare, mentre per le situazioni familiari instauratesi dopo quella data è previsto un assegno che non può essere inferiore a 960 euro e superiore a 2.100 annui nella prospettiva di salvaguardare anche i lavoratori che operano nei Paesi dove i redditi sono particolarmente bassi”.
“Ricordo che questo istituto non si configura come un’estensione dell’assegno unico vigente in Italia – precisa Lauriola – che alla luce dell’attuale disciplina non può trovare applicazione al di fuori dei confini nazionali e nei confronti di soggetti non residenti, ma come una compensazione del vecchio ANF che la nuova disciplina in materia di assegno unico ha abrogato. Ritengo invece prioritario ricordare che la medesima disciplina ha depennato anche le detrazioni per carichi di famiglia nei confronti dei contribuenti italiani residenti all’estero, che ne fruivano fino al 28 febbraio 2022. Pertanto per completare la legittima “opera” di salvaguardia del diritto acquisito dei nostri lavoratori e di tutela del legittimo affidamento sarebbe inderogabile procedere anche su questa strada e solo in questo caso si potrebbe parlare di superamento della vergognosa sperequazione attualmente sussistente tra cittadini residenti in Italia e quelli residenti all’estero”.
Lauriola conclude: “questa vittoria di buon senso e di civiltà arriva in un momento complesso non solo per lo scenario politico nazionale ma anche per i nostri lavoratori all’estero i cui stipendi sono stati adeguati solo parzialmente all’aumentato costo della vita, ai sensi della legge vigente. Pertanto questa spettanza rappresenta un segnale di fiducia per il futuro a cui guardiamo come tanta speranza. Ci separano poche settimane dall’inizio delle procedure elettorali nella Circoscrizione estero, ed è imprescindibile mettere i nostri lavoratori nelle condizioni di lavorare con serenità e non oppressi da gravi problemi economici. Invito i parlamentari che fino ad ora hanno dimostrato grande sensibilità, pragmatismo e lungimiranza, e ai quali va tutto il più sincero ringraziamento della CONFSAL UNSA ESTERI, ad adoperarsi affinché entro questa legislatura si ripristini anche il riconoscimento delle detrazioni per carichi di famiglia per i nostri lavoratori a contratto della rete estera del MAECI”.
Roma, 27.07.2022 CONFSAL UNSA COORDINAMENTO ESTERI
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