Porta (Pd) su voto all’estero: antidoto a brogli elettorali non e’ iscrizione al registro degli elettori ma un intervento serio su procedure elettorali

ROMA – In una nota il deputato del Pd Fabio Porta, eletto nella ripartizione America meridionale, condivide l’esigenza, emersa dalle audizioni dall’indagine conoscitiva promossa dalla Giunta per le elezioni della Camera sul voto all’estero, di introdurre criteri ed elementi di miglioramento del voto all’estero con la finalità di impedire o comunque rendere sempre più difficili e sanzionabili i brogli elettorali.

Per Porta “la bussola per giungere a questo risultato non può essere però quella del ‘risparmio sulla democrazia’, che oltre a ridurre drasticamente la partecipazione al voto rischierebbe paradossalmente di favorire un tipo ancora più sottile di manipolazione del consenso da parte di gruppi organizzati intenzionati a interferire in maniera illecita sul libero e democratico esercizio di questo diritto. E’ il caso della cosiddetta ‘inversione dell’opzione’, ossia dell’obbligo di pre-iscrizione da parte dell’elettore ad un apposito registro elettorale. Un metodo – continua il senatore – apparentemente semplice ed efficace, che oltre a ridurre notevolmente i costi consentirebbe di individuare meglio la platea degli aventi diritto al voto. Purtroppo l’esperienza delle due ultime tornate per l’elezione dei Comites ci ha mostrato che i rischi di questa ‘opzione’ sono superiori ai vantaggi: non solo la partecipazione, in assenza di una capillare campagna di informazione che avrebbe bisogno di almeno quattro o cinque anni per essere implementata, crolla in maniera verticale ponendo seri dubbi sulla legittimità stessa dell’elezione dei rappresentanti”. Per il senatore bisognerebbe invece intervenire sulla certificazione del voto, sulla stampa delle schede, sull’organizzazione dello scrutinio e su una chiara definizione delle responsabilità civili e penali di chi commette o rende possibili brogli elettorali. “Spero – conclude Porta – che nelle prossime settimane sarà possibile verificare la possibilità di introdurre tali modifiche anche nel quadro di un intervento più ampio sulla legge elettorale all’estero, che necessita di correttivi anche alla luce della pesante riduzione del numero dei parlamentari”. (Inform)

 

FONTE: https://comunicazioneinform.it/porta-pd-sul-voto-allestero-lantidoto-ai-brogli-elettorali-non-e-liscrizione-al-registro-degli-elettori-ma-un-intervento-serio-e-articolato-sulle-procedure-elett/

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