Contrattisti Maeci costretti a versare contributi alle casse previdenziali dei paesi di residenza

IL MAECI S’INCHINA DAVANTI AL DIKTAT DI BELGIO, DANIMARCA E PAESI BASSI.
DOVEVANO VENIRE PROPRIO I PENTASTELLATI A GUIDARE IL MAECI PER ASSISTERE ALLA PEGGIORE PERDITA SALARIALE E PREVIDENZIALE MAI INFLITTA AL PERSONALE A CONTRATTO?

E pensare che il nostro Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale fino a qualche anno fa era in piazza per i famigerati V-Day, quando si mandava a quel paese un sistema politico arrugginito e cieco verso i veri bisogni dei cittadini e dei lavoratori.
E si mandava a quel paese senza mezzi termini anche l’Unione Europea completamente alienata e incagliata negli interessi delle nazioni e non dei cittadini europei.
È pertanto incredibile come la guida politica del nostro Dicastero si pieghi davanti alla cieca e ottusa applicazione del Regolamento Europeo N. 883/2004, che impone dal primo maggio il passaggio degli impiegati a contratto dal sistema previdenziale retributivo italiano al sistema previdenziale del Paese di residenza.

È INCONCEPIBILE COME IL MAECI NON VOGLIA FARE NULLA PER TUTELARE IL PROPRIO PERSONALE DALLE PERDITE SALARIALI E PENSIONISTICHE IMPOSTE DA UN REGOLAMENTO CHE PREVEDE PIÙ DI UN MECCANISMO A FAVORE DI SINGOLE CATEGORIE!

O qui ci troviamo davanti alla sciatteria più deprecabile e mai vista che un datore di lavoro possa assumere nei confronti dei propri dipendenti oppure davanti a un atto politico cosciente e voluto per mettere in ginocchio l’Italia davanti a Paesi come Belgio, Danimarca e Paesi Bassi ora pronti a incassare i contributi sociali che l’Italia verserà nelle loro casse come diligente contribuente!
E ora vedremo come tutte le mattine cittadini italiani serviranno il nostro Paese nelle nostre Rappresentanze consolari e diplomatiche e nei nostri Istituti Italiani di cultura mentre saranno i belgi, gli olandesi, i danesi o gli svizzeri a decidere quando e come questo personale andrà in pensione, quando e come secondo le loro leggi saranno abili al lavoro o meno e a quali condizioni.

DAL PRIMO MAGGIO ALL’ITALIA TOCCA SOLO PAGARE I CONTRIBUTI NELLE CASSE ASSICURATIVE STRANIERE E IN CASO DI CONTENZIOSO DOVRÀ PRESENTARSI DAVANTI AI TRIBUNALI SOCIALI COME UN QUALSIASI ALTRO DATORE DI LAVORO.

Se i tempi del V-Day sono passati come una moda politica tra le tante, quelli della lotta sindacale sono ancora attuali, stringenti e acuti come non mai.
NON È DETTA L’ULTIMA PAROLA E NON COMINCIA CON LA “V”.

 

Roma, 05.05.2020
CONFSAL UNSA COORDINAMENTO ESTERI

Visits: 71

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.