FISCO. CGIL: FINALMENTE MENO TASSE PER I LAVORATORI, FRUTTO DELLA MOBILITAZIONE. “ORA AVANTI PER RIFORMA FISCALE COMPLESSIVA”

“Finalmente meno tasse per i lavoratori dipendenti. Un primo e importante risultato della lotta e della mobilitazione del sindacato.
Ora andremo avanti per una riforma fiscale complessiva”. Così la Cgil nazionale commenta l’esito dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi tra Governo e organizzazioni sindacali sui temi fiscali.  “A partire da luglio – spiega la Confederazione – 16 milioni di lavoratori avranno un beneficio economico in busta paga attraverso il taglio dell’Irpef.
Per quattro milioni e mezzo sarà la prima volta grazie ad una nuova detrazione. Si tratta di un aumento dello stipendio netto che coinvolgerà tutti i lavoratori con un reddito annuo inferiore a 40.000 euro. Le lavoratrici e i lavoratori che in questi anni sono stati maggiormente penalizzati dal peso della tassazione vedranno finalmente
un miglioramento delle loro condizioni”.

Per la Cgil “la strada è quella giusta, ma occorre proseguire lungo la direzione tracciata continuando a ridurre la tassazione sui lavoratori. La riduzione dell’Irpef va estesa ai pensionati ed è necessario intervenire sulle tante ingiustizie fiscali, a partire dall’evasione. Occorre poi rivedere il sistema delle detrazioni, incrementare il sostegno ai lavoratori con figli, e defiscalizzare gli aumenti dei contratti nazionali”. “Quello di oggi è un passo significativo frutto del percorso intrapreso unitariamente dai sindacati con i lavoratori, non ci fermeremo finché – conclude la Cgil – non otterremo un sistema più equo e progressivo”.

IL COMMENTO DI MAURIZIO LANDINI

Il segretario generale della Cgil ha commentato ieri con un videomessaggio il risultato importante del tavolo di trattativa con il governo. Eccolo:
http://www.cgil.it/fisco-cgil-meno-tasse-per-lavoratori-frutto-mobilitazione/

Si può rivedere il video anche sul sito di RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it) e su quello di Rassegna Sindacale
(www.rassegna.it) che propone anche una scheda sui risultati del tavolo di ieri. Notizie e commenti sulle pagine social della Cgil a partire da Facebook:
https://www.facebook.com/CGIL-Confederazione-Generale-Italiana-del-Lavoro-92505448987/

IL MERITO DEI RISULTATI OTTENUTI

In una nota inviata ieri a tutte le strutture il segretario generale
Maurizio Landini ha spiegato i punti principali della trattativa con
il governo. Ecco qui uno stralcio:

GLI AUMENTI IN BUSTA PAGA

“L’intervento di riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori
dipendenti prevede un sistema misto tra bonus e detrazioni. Conferma
ed aumento a 100 euro per chi già percepiva il “bonus 80 euro”;
detrazioni che consentono di avviare un intervento strutturale del
sistema fiscale per la platea dei nuovi beneficiari. La misura sarà
quindi così specificata: – coloro che hanno un reddito tra 8.200 euro
e 24.600 euro lordi avranno diritto ad una ulteriore riduzione delle
tasse di 240 euro l’anno (sono coloro che percepiscono il “bonus 80
euro” che sarà portato a 100 euro); – coloro che hanno un reddito tra
i 24.600 euro e i 28.000 euro e che oggi non percepiscono il “bonus 80
euro” o lo percepiscono solo parzialmente avranno diritto ad un
beneficio mensile fino a 100 euro; – coloro che hanno un reddito tra i
28.000 euro e i 35.000 euro avranno, con le detrazioni, una riduzione
delle tasse di almeno 80 euro; – coloro che hanno una retribuzione
annua tra i 35.000 euro e i 40.000 euro avranno una detrazione che si
abbassa gradualmente fino ad azzerarsi. Tra i percettori dell’attuale
“bonus” (circa 11,7 milioni) e la nuova platea di lavoratori
dipendenti (4,3 milioni) il provvedimento sulla riduzione del cuneo
fiscale riguarda complessivamente 16 milioni di lavoratori e
lavoratrici.

ORA UNA RIFORMA COMPLESSIVA

Come ha sottolineato il Ministro dell’Economia questo provvedimento
non esaurisce il tema della riforma fiscale ma rappresenta una fase di
transizione ad una compiuta riforma del nostro sistema fiscale.

IL GIUDIZIO DELLA CGIL

La Cgil ha espresso un giudizio positivo sul risultato raggiunto. Dopo
diversi anni, grazie alle iniziative unitarie del sindacato e alle
mobilitazioni a cui ha dato vita, tanti lavoratori e lavoratrici
ottengono un beneficio concreto nella loro busta paga. Dobbiamo quindi
partire da questo primo risultato importante e provare ad aprire con
l’iniziativa unitaria una pagina nuova. Bisogna ora dare seguito
all’iniziativa e al confronto per estendere la riduzione fiscale per i
pensionati e per ottenere una compiuta riforma fiscale che garantisca
un sistema più equo e progressivo. Inoltre, se si vuole dare impulso
alla domanda interna e alla ripresa dei consumi bisogna intervenire
anche sui contratti, rinnovando quelli aperti che riguardano milioni
di lavoratori e lavoratrici, definendo un fisco agevolato per gli
aumenti contrattuali, affrontando le questioni rimaste aperte sul
lavoro pubblico. Abbiamo posto il tema degli incapienti sui quali, per
evidenti ragioni, non si può intervenire con lo strumento fiscale ma
con un mix di provvedimenti di carattere sociale e contrattuale, come
ad esempio intervenire per riconoscere la validità “erga omnes” dei
contratti, cancellare quelli pirata, ridurre i part time involontari.
Tra l’altro questi devono diventare impegni concreti se si vuole
davvero intervenire sul lavoro povero (su alcuni di questi temi la
Ministra Catalfo si è dichiarata disponibile ad aprire un confronto di
merito).

LE DUE QUESTIONI FONDAMENTALI

Di fondamentale importanza per la Cgil sono due grandi questioni:
intervenire sulle tante ingiustizie fiscali, tassare i redditi
attraverso il principio della progressività, contrastare efficacemente
l’evasione così da destinare le risorse recuperate per ridurre il
prelievo fiscale su lavoro e pensioni. In secondo luogo va avviato da
subito il confronto sugli investimenti a partire dal Mezzogiorno. Dare
impulso agli investimenti vuole dire concretamente creare lavoro di
qualità per giovani e donne, destinare risorse al nostro sistema
formativo, rafforzare il nostro sistema di Welfare con nuove misure
sociali. E la CGIL, da questo punto di vista, ha ribadito che ritiene
centrale e irrinunciabile arrivare alla definizione di una legge sulla
non autosufficienza.

PROSSIMA TAPPA: PENSIONI

Concludendo il Presidente del Consiglio ha ribadito la volontà di
portare il provvedimento sulla riduzione del cuneo fiscale nel
prossimo Consiglio dei Ministri e di convocare al più presto gli altri
tavoli di confronto a partire da quello sulle pensioni previsto per il
27 di gennaio dove si aprirà la discussione su una riforma compiuta
del sistema previdenziale e sui problemi che ereditiamo dalla Legge
Fornero. Uno dei primi impegni che verranno da quel tavolo è l’avvio
delle due commissioni su separazione della spesa assistenziale da
quella previdenziale e quella sui lavori gravosi.

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