La discussione e le conclusioni dell’Assemblea plenaria del CGIE (17-21 giugno)

CGIE: approvata dall’Assemblea Plenaria la proposta di riforma dei Comites

ROMA – I lavori pomeridiani dell’Assemblea Plenaria del Cgie di giovedì 19 giugno sono stati caratterizzati dalla discussione e dall’approvazione della proposta di riforma, elaborata dalla Commissione Diritti Civili, Politici e Partecipazione, della legge istitutiva dei Comites.

Prima dell’inizio del dibattito è intervenuta La Senatrice Francesca La Marca (PD – Ripartizione America settentrionale e centrale) che si è soffermata su alcuni temi. “E’ veramente una strana sensazione – ha esordito la Senatrice – non avere qui presente Michele Schiavone. Che per tutti noi è stato una grande guida, un amico, rispettato amato da tutti, a prescindere dallo schieramento politico.”

Dopo le parole di cordoglio per la scomparsa di Michele Schiavone La Marca ha affrontato il tema del riacquisto della cittadinanza ricordando che un suo disegno di legge sulla questione, presentato alla I Commissione del Senato, non stia procedendo nel suo iter a causa dei dubbi di varie forze politiche. Un provvedimento, che per La Marca, consentirebbe a tanti connazionali anziani di recuperare  la cittadinanza italiana. La Senatrice ha poi sottolineato la necessità di un investimento adeguato volto a migliorare il servizio “Prenot@mi” per i servizi consolari , anche a fronte di un costante aumento degli iscritti Aire .

La Marca ha inoltre toccato il tema del rilascio delle carte d’identità elettroniche (CIE) ricordando come siano ormai 150 i paesi nel mondo in cui è possibile ottenere questo documento ed auspicando una adeguata campagna informativa presso i connazionali per far conoscere questa novità. La Senatrice ha poi rilevato l’esigenza di lavorare, anche insieme al Cgie, sia per estendere il voto europeo anche ai connazionali residenti nei Paesi extra Ue, sia per cercare di superare le problematiche affrontate dagli Enti Gestori.

La Marca ha infine trattato il tema dell’assicurazione sanitaria per i connazionali all’estero, per cui pagando una quota annuale di 1500 euro si ha una copertura sanitaria dal parte dello stato italiano. Per la Senatrice questa questione va affrontata con cautela in quanto si rischiano di creare cittadini di serie A, che possono pagare, e cittadini di serie B che non possono versare il contributo.

A seguire Filippo Ciavaglia (Presidente III commissione tematica) ha introdotto il dibattito sulla riforma dei Comites spiegando che si è dovuta riformulare la legge per renderla contestuale ai tempi , visto che la legge istitutiva è stata realizzata nel 2003. In proposito il Presidente ha rilevato la necessità di lavorare per compiere un percorso legislativo.

Ha poi preso la parola il Consigliere Alessandro Boccaletti (Nomina Governativa – Lega). “Per quanto riguarda l’articolo 1 comma 4 – ha esordito Boccaletti – potete leggere che il comitato si configura come istituto di interesse pubblico.

La qualifica di organismo di diritto pubblico è legata a concomitanti condizioni: il possesso di personalità giuridica, il finanziamento maggioritario da parte dello stato o da altri enti pubblici, ovvero associazione di controllo di gestione degli enti, l’essere stato istituito per soddisfare dei bisogni generali non aventi caratteri industriali e commerciali. Sul punto 1 – ha continuato il Consigliere – i Comites si trasformano e prendono una figura giuridica. Avere una determinata forma giuridica garantisce una corretta applicazione della legge, ne garantisce i finanziamenti, permette la contrattazione di iniziative anche con altri enti dello stato operanti all’estero, per esempio Enit, Camere di Commercio all’estero, la stessa ICE.

A seguire ha preso la parola il Consigliere Daniel Taddone (Vice Presidente III commissione) “un punto molto importante, che emerge da questo testo su cui abbiamo lavorato nella III Commissione, è che questa nuova proposta è basata su un testo del 2017 già approvato dal Cgie”. “Un altro punto su cui vorrei attirare l’attenzione – ha aggiunto Taddone – è che nell’articolo 5 abbiamo cercato di creare una terza fascia di numero dei componenti dei Comites, a seconda della dimensione di ogni comunità”.

E’ poi intervenuta Silvana Mangione (Vice Segretario Generale per i Paesi Anglofoni extraeuropei – CdP),  che ha ricordato come una precedente proposta di riforma dei Comites non concluse il suo iter parlamentare a causa delle elezioni anticipate. “Il testo di base approvato nel 2017 dal Cgie andò alla Camera – ha spiegato Mangione – e divenne parte per l’85% del testo unificato, che era già calendarizzato per l’Aula”.

Ha poi preso la parola il consigliere Roger Nesti (Vice Presidente IV commissione), che ha espresso  delle perplessità su alcuni articoli della riforma. “Per rifarmi all’intervento del collega Boccaletti – ha rilevato  Nesti – per me va bene se dal punto di vista italiano il Comites si configuri come figura di interesse pubblico, ciò non toglie però che nei diversi Paesi in cui operano, questi comitato avranno anche una forma giuridica stabilita dalla legislazione locale, ed è inevitabile averla. Per esempio in Svizzera i Comites, sono associazioni ai sensi del codice civile, anche se fosse approvata questa riforma penso che ciò non cambierebbe”.

Dal canto suo Giangi Gretti (Presidente I Commissione Tematica), ha posto il quesito di come i cambiamenti della riforma incideranno sui pareri per il finanziamento dell’editoria italiana all’estero.

Ha poi ripreso la parola  Ciavaglia “Si tratta – ha spiegato – di un lavoro articolato che ci permette oggi, e ci permetterà domani di avere qualcosa per confrontarci nel dettaglio, un qualcosa da migliorare sicuramente, ma è necessario che usciamo da qui con un documento da presentare agli organismi competenti, naturalmente prenderemo in considerazione le sollecitazioni pervenute in questo breve dibattito. Dobbiamo costruire il futuro dei Comites – ha concluso Ciavaglia – ed ecco perché qui chiediamo il voto rispetto all’insieme dell’articolato”.

Dopo un variegato dibattito ha infine preso la parola la Segretaria Generale Maria Chiara Prodi “Penso che come segnale di fiducia nella Commissione, e come segno del fatto che ci interessa la sostanza, sia importante rilanciare subito il dibattito su questa materia in Parlamento, il nostro riferimento saranno i legislatori, ed è loro ruolo determinare l’articolato finale. Quindi – ha proseguito Prodi – quello che noi possiamo fare adesso, fatte salve le libere posizioni di tutti sul tema , è votare il documento , in modo da rilanciare immediatamente il dibattito con i parlamentari. Credo sia importante chiudere questo capitolo stasera, anche per inaugurare una nuova fase di collaborazione fra il CdP e le Commissioni, in modo da finalizzare un metodo, che coinvolga prima tutti i consiglieri, e che permetta di essere molto più efficaci in Assemblea, perché ciascuno ha avuto il tempo di esprimere tutte le proprie rimostranze”. A seguire l’Assemblea ha approvato documento con 31 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti. (Lorenzo Morgia – Inform)

 


 

La sessione conclusiva dell’Assemblea Plenaria del Cgie, l’approvazione degli Ordini del Giorno e l’intervento del Direttore Generale Luigi Maria Vignali

ROMA – Nell’ultima sessione di lavoro l’Assemblea Plenaria ha provveduto a votare i vari ordini del giorno. Il primo Odg,  presentato  dal consigliere, Aldo Lamorte (Uruguay) prevedeva il recupero del rango di consolato generale a Montevideo. Il consigliere ha ricordato come storicamente ci siano molti connazionali in Uruguay e che molti presidenti in ambito politico sono di discendenza italiana, data anche l’alta presenza di italiani nel paese, che ammonta a circa 138mila persone, L’Odg è stato approvato all’unanimità.

Da Luigi Billè (Regno Unito) il secondo ordine del giorno sui servizi consolari. In particolare riguardante i problemi “del servizio del rilascio passaporto e le difficoltà di prendere appuntamento”. Il consigliere ha chiesto quindi l’adozione del metodo britannico che prevede un archivio per i dati biometrici che potrebbe risolvere o almeno agevolare tale problematica. Approvato anche il terzo ordine del giorno, sempre di Billè,  sulle apostille, un procedimento semplificato che evita la legalizzazione di un atto presso un Consolato o un’Ambasciata straniera. Il consigliere ha infatti chiesto, nel Regno Unito, di togliere tale procedura seguendo la Convenzione dell’Aja e di Bruxelles. Anche il successivo Odg di Bille sul consolato di Manchester in cui si è chiesto più personale e più risorse finanziarie è stato approvato all’unanimità.

Un Ordine del giorno similare, quello del consigliere  D’Angelo, è stato quindi ritirato. Altro Odg quello di Matteo Bracciali (Acli) sulle problematiche di funzionamento  dello Spid all’estero. “Il problema persiste – ha rilevato il consigliere – e quindi ripropongo lo stesso ordine del giorno dell’anno scorso”.  Odg approvato all’unanimità.

Nel suo Ordine del giorno, la consigliera Barbara Sorce (Svizzera) ha chiesto la stabilizzazione delle situazioni del personale  a contratto determinato nei consolati in Svizzera per far fronte alla mancanza di organico. Questo Odg è stato approvato all’unanimità, come quello sui trans-frontalieri del consigliere Pancrazio Raimondo (Cgil- Cisl – Uil), il quale ha esposto la necessità della “sospensione della nuova tassa alla sanità per i lavoratori frontalieri” e della “convocazione del tavolo inter ministeriale” sullo statuto dei lavoratori trans-frontalieri italiani. Su tale ordine del giorno Gianluca Lodetti (Inas) ha aggiunto: “Appoggiando convintamente questo ordine del giorno, volevo ricordare che la creazione di questo tavolo inter ministeriale, è stata frutto di un lavoro che ha fatto il Cgie”. Anche il Vice Segretario Generale per l’Europa e l’Africa del Nord  Giuseppe Stabile ha detto che il CdP “non può che accogliere tale Ordine del Giorno”.

Unanimità anche per l’ordine del giorno di Vincenzo Arcobelli per l’apertura di uno sportello consolare a Guayaquil in Ecuador, dato che altrimenti gli italiani nel paese dovrebbero andare a Quito passando per zone non sicure .

Il Presidente della V Commissione Massimo Romagnoli che  ha presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, per l’aggiunta della dicitura “made in Italy” nel nome della Commissione.

L’ordine del Giorno successivo, approvato all’unanimità, è quello di Pietro Mariani (Spagna) sul “progettare l’apertura di un vice consolato nella città di Malaga” collegato a Madrid e, a medio termine,  di un altro consolato nella città di Palma di Mallorca collegato a Barcellona .

Di tono diverso l’Ordine del Giorno di Gianluigi Ferretti, che è stato approvato, in cui si chiede al Sottosegretario Silli una maggiore presenza ai lavori dell’Assemblea Plenaria del Cgie.

Nell’ordine del giorno successivo Aniello Gargiulo (Cile) ha chiesto di “elevare a sportello consolare la sede onoraria di Val Paraiso in Cile” e quindi nel concreto aumentare di un impiegato il personale dell’ufficio. Un Odg che è stato approvato.

A seguire tre gli ordini del giorno, approvati all’unanimità, proposti da consigliere Gerardo Pinto (Argentina). Il primo per la riapertura di vari consolati onorari e per richiedere incentivi in favore di funzionari di ruolo nelle sedi consolari in cui ci siano posti vacanti;  il secondo sulla riformulazione delle funzioni della rete onoraria e sulla necessità di un consolato a Santa Cruz in Bolivia ove “risiede il 72% della nostra comunità. Nel terzo Ordine del giorno si sollecita “l’unificazione delle procedure delle sedi consolari  di uno stesso paese”.

Dopo l’approvazione dell’Odg di Marcelo Hector Romanello (Argentina) in cui si richiede la pec istituzionale per i Comites,  è stato dato il via anche all’Ordine del Giorno di Filippo Ciavaglia (Cgil) in cui si chiede l’impegno del Consiglio Generale e delle rappresentanze diplomatiche in occasione delle celebrazioni della Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo e delle altre tragedie del lavoro che hanno visti coinvolti i nostri connazionali.

In un altro Odg approvato Lidia Campanale (Austria) segnala la riduzione dei fondi destinati agli enti promotori nel decreto attuativo 1247 Circolare 4 e chiede il ripristino delle risorse. Dopo l’Odg, approvato all’unanimità,  dei consiglieri del Cgie Germania  in cui si sollecita un finanziamento per lo Sportello Consolare di Saarbrucken, il Comitato di Presidenza ha recepito l’Ordine del Giorno di Alessandro Boccaletti (Lega) in cui si chiede alla Dgit la costruzione di un comitato interno per la vigilanza sul nuovo regolamento approvato dal Cgie.

Sollecitata invece l’adozione di un vademecum unico per i servizi consolari in Brasile nell’Odg di Silvia Alciati (Basile) approvato dall’Assemblea.

Via libera anche all’Odg presentato da Nicola Carmignani (Francia) in cui si chiede al Maeci di aumentare le risorse logistiche nei consolati. Sì dell’Assemblea sia alla mozione della Commissione Cultura che auspica il ritorno del capitolo 3153 per gli enti gestori alla Dgit, sia all’Odg di Giuseppe Conte (Germania) che sollecita un tavolo permanente di confronto fra gli enti gestori e la Direzione Generale interessata.

Illustrati infine del consigliere Gianluca Lodetti (Cisl)  vari ordini del Giorno, tutti approvati, elaborati dalla Commissione di nomina governativa. Nel primo si è chiesto di concludere velocemente l’iter parlamentare della proposta di legge che consentirebbe di reinvestire parte delle percezioni consolari nel miglioramento dei servizi dei Consolati. Nel secondo Odg si è chiesto di estendere anche per i casi non urgenti oltre i 90 giorni la copertura sanitaria dei cittadini italiani rientrati in Italia. Nel terzo ordine del giorno, che ha visto un voto contrario, si è richiesta l’equiparazione del regime fiscale per la prima casa dei connazionali residenti in Italia e all’estero.  In un altro Odg, che ha avuto tre astenuti, è stata auspicata  la velocizzazione degli interventi normativi che prevedono la validità illimitata della carta d’identità e del passaporto per gli over 70. Approvato infine all’unanimità dell’assemblea l’Odg in cui si chiede il via libera da parte del Parlamento della proposta di legge di Porta (Pd) per contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi attraverso agevolazioni fiscali.

Concluso l’esame degli Ordini dei Giorno,  si è svolto un breve dibattito fra i consiglieri sui futuri appuntamenti dell’Assemblea del Cgie. La mancanza di fondi potrebbe infatti mettere a rischio lo svolgimento delle Commissioni Continentali che precederanno la prossima Assemblea Plenaria. Su questo punto ha preso la parola il Direttore Generale Luigi Maria Vignali che ha assicurato l’impegno delle Dgit a trovare nuove risorse, attraverso l’assestamento di bilancio,  per consentire lo svolgimento entro l’anno dell’Assemblea  del Consiglio Generale del Cgie e lo svolgimento delle Commissioni Continentali.

Vignali ha inoltre segnalato la richiesta avanzata nei confronti del Mef per l’acquisizione di ulteriori risorse  volte a garantire il funzionamento del Cgie per il 2025. Il Direttore Generale ha anche sollecitato i consiglieri a lavorare in sintonia con il Comitato di Presidenza e a utilizzarlo per la presentazione delle istanze. Vignali ha infine auspicato che la proposta di riforma della legge sui Comites arrivi presto in parlamento. Un obiettivo da portare avanti insieme. (Alessio Mirtini – Inform)


 

Si è parlato di digitalizzazione e innovazione all’Assemblea Plenaria del Cgie

ROMA – Nell’ultima giornata dell’Assemblea Plenaria del Cgie , uno spazio ampio è stato destinato alla digitalizzazione dei servizi delle pubbliche amministrazioni. In particolare il segretario Gianluca Errico  ha illustrato il lavoro della VIII Commissione, Digitalizzazione, Innovazione, Ricerca, Studi, Università.

Errico ha in primo luogo sottolineato come stia crescendo l’attenzione della politica verso la realtà della ricerca italiana all’estero che viene vista come una “opportunità”. In proposto il segretario della Commissione ha riferito quattro punti che hanno interessato il lavoro della commissione: la necessità di giungere ad una “mappatura della comunità di ricerca all’estero”, promuovendo occasioni di incontro come la Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo promossa dal Maeci; il sostegno alla cooperazione bilaterale tra le realtà di ricerca attive nei vari Paesi; l’ internazionalizzazione delle università italiane e il loro ruolo rispetto alle comunità italiane all’estero; la valutazione delle iniziative di digitalizzazione tra cui la sperimentazione del voto digitale.

Ericco ha poi rilevato come la Commissione  si è espressa su espressa su vari punti da sviluppare nell’ambito del progetto denominato globalmente Itecs. Il primo obiettivo di Itecs è la creazione di una “assise delle associazioni di ricerca italiana all’estero da convocare all’inizio del 2025”. Il progetto vuole inoltre promuovere le università italiane nelle scuole e  negli istituti superiori italiani all’estero per favorire una corretta informazione per quei studenti lavoratori che vogliano andare all’estero seguendo le orme dell’Erasmus plus.

Un altro punto segnalato dal segretario è la creazione “di una rete di ambasciatori Itecs”, e un’app dedicata agli iscritti Aire. Infine la proposta di realizzare uno studio sull’uso del voto digitale insieme a degli incontri, con alcuni professionisti, sull’high tech diplomacy. Ericco, concludendo, ha auspicato adeguati fondi e “supporto organizzativo per realizzare questo ambizioso programma”.

Di natura più tecnica l’intervento del consigliere Antonio Morello (Argentina) il quale ha auspicato un miglioramento dei portali Prenotami e Fast It. Per il portale Prenotami il consigliere ha suggerito un collegamento diretto al sistema del MAECI, un server per ogni ripartizione e una doppia identificazione che preveda, oltre alle tradizionali password,  l’identificazione facciale. Sul portale Fast It Morello ha parlato dell’esigenza di adottate nuove tecnologie per migliorare il passaggio dei dati dal consolato al comune interessato.

A prendere la parola uno dei due esperti del Dipartimento Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio, Luca Rigoni che ha in primo luogo voluto ringraziare i consiglieri “per la concretezza con cui avete aperto i lavori di questa mattina”. “Il dipartimento che io rappresento – ha aggiunto – ha la missione m1c1 ossia la digitalizzazione delle PA con lo scopo di migliorare la vita dei cittadini”. Rigoni ha ricordato come il peso del PNRR in questo ambito sia significativo. “Gli obiettivi che ci siamo dati sono superiori e più sfidanti rispetto agli obiettivi europei, ma siamo in linea”. L’esperto ha poi parlato dei due grandi blocchi del programma: “la digitalizzazione della PA e il la diffusione delle reti ultraveloci”. Rigoni ha poi segnalato che il nostro paese ha nella dorsale appenninica un problema perché non si riesce a portare queste reti ultraveloci in queste aree. “Stiamo incontrando difficoltà, – ha aggiunto – ma il programma cammina”. “Senza rete non riusciamo ad offrire servizi ai cittadini ed alle imprese ai piccoli borghi”, dove questa innovazione sarebbe utile anche per impedirne lo spopolamento. “Il disegno che noi abbiamo provato a costruire – ha continuato Rigoni  – ha più strati: il comune è l’amministrazione centrale ed è quello più significativo” per mettere in sicurezza i dati dei comuni e diffondere l’identità digitale.  Un altro obiettivo è quello di rendere omogenei e standard i siti che saranno “costruiti in maniera chiara secondo un codice di design che abbiamo stabilito”. Rigoni ha anche definito come il team stia operando nei territori insieme alle PA.

Il secondo esperto, Fabrizio Arduini è intervenuto sui punti di contatto relativi all’1.4.1. “Una delle misure che appartiene al grande blocco della digitalizzazione delle PA è la 1.4.1 ossia l’esperienza del cittadino nei servizi pubblici” e quindi l’esperienza anche nei siti digitali. “Non è stato sviluppato un modello standard, ma diversi modelli a seconda dell’ente attuatore”. Arduini ha anche segnalato come con il programma del PNRR sia stato aggiornato il sito del Maeci e si stia lavorando ad altri miglioramenti per i per i siti degli Istituti di Cultura e il contesto informativo delle strutture consolari. Fra gli altri interventi segnaliamo quello di Giuseppe Stabile (Vice Segretario Generale per l’Europa e l’Africa del Nord) che ha ricordato l’approvazione in Europa  del regolamento 2024/1183 che riguarda l’identità digitale e che potrebbe ridurre “gli oneri amministrativi per i nostri consolati”. (Alessio Mirtini- Inform)

 


 

Portafoglio europeo di identità digitale,  il Vice Segretario Generale Cgie Stabile: Consentirà  riduzione di oneri amministrativi e faciliterà i cittadini europei

ROMA – Il neo Vice Segretario Generale del Cgie per l’Europa e il Nord Africa Giuseppe Stabile, in presenza di funzionari della Presidenza del Consiglio, ha comunicato all’Assemblea Cgie l’approvazione da parte del  Parlamento Europeo del Regolamento 2024/1183, concentrandosi sull’ “importante tema dei portafogli Europei di identità digitale”, auspicando che “si proceda in fretta affinché davvero sostituiscano gli altri documenti”. “Questo – ha sottolineato Stabile –  consentirà di ridurre gli oneri amministrativi e faciliterà considerevolmente le esigenze per tutti i cittadini europei”.

 


Cgie, la relazione del Sottosegretario Silli e il dibattito dell’Assemblea Plenaria

ROMA – All’Assemblea Plenaria del Cgie il Sottosegretario agli Eteri Silli ha illustrato la relazione del Governo.  Come primo punto Silli ha preso in esame le recenti elezioni per il Parlamento Europeo ringraziando lo “straordinario impegno delle ambasciate e dei consolati nei paesi dell’Unione Europea, nell’organizzazione dei seggi per la consultazione elettorale”.  Su questo tema Silli ha segnalato  un aumento, rispetto alle passate elezioni, del numero dei seggi che sono passati a 204, garantendo il voto ai quasi 1,7 milioni di aventi diritto, nonché la maggiore affluenza che si è registrata nelle città di Vienna, Berlino, Lussemburgo e L’Aja.

Per quanto riguarda l’erogazione dei servizi consolari Silli ha rilevato sia la prosecuzione dell’attività di controllo disposta dal Ministro Tajani “dall’inizio del suo mandato in numerose sedi in tutto il mondoW”, sia un aumento della produttività  dei documenti di viaggio, come passaporto e carte di identità elettroniche: 147 mila passaporti e 42 mila CIE, un miglioramento dovuto anche alla diminuzione dei tempi di attesa medi. “Dal 15 maggio, inoltre, – ha ricordato il Sottosegretario – il servizio di emissione delle CIE è ormai fruibile in 170 Sedi in tutto il mondo, in linea con l’obiettivo di dotare tutti gli italiani residenti all’estero di un documento di identità sicuro e tecnologicamente avanzato, con il quale accedere ai servizi online offerti dalla Pubblica Amministrazione.

Prosegue il rafforzamento dei servizi on-line. Le iscrizioni AIRE lavorate tramite il portale Fast-It sono sempre più numerose: 60 mila nei primi quattro mesi del 2024 (+30% rispetto allo stesso periodo del 2023). Il portale conta ad oggi oltre 1,7 milioni utenti registrati. Stiamo inoltre – ha continuato Silli – ampliando  i servizi: penso al rilascio del codice fiscale, che dal 15 giugno tutti i connazionali possono scaricare con un semplice click. Uno sforzo di innovazione e di semplificazione al quale continueremo a lavorare per essere ancora più vicini ai nostri connazionali”.

Un altro punto toccato dell’intervento è stato quello dell’assistenza ai connazionali italiani detenuti all’estero che ammonterebbero a circa duemila. Silli ha voluto anche ricordare le alluvioni che hanno colpito il Sud del Brasile e l’attività del consolato italiano che ha facilitato il rientro dei connazionali. “Questi risultati sui servizi – ha aggiunsi il Sottosegretraio – si devono al rafforzamento della rete di Ambasciate e Consolati. Il Ministro Tajani, che ha voluto personalmente inaugurare a fine maggio i locali del nuovo Consolato Generale di Bruxelles, che insieme a quello di Madrid sarà pienamente operativo dal 1 luglio.

Sono state finalizzate le procedure di elevazione a Consolato Generale di Belo Horizonte in Brasile e Mendoza in Argentina. Seguirà Erbil in Iraq. Abbiamo disposto il rafforzamento di Casablanca, Dubai, Los Angeles, Monaco di Baviera, Zurigo, Francoforte e Toronto. Sempre più importante è il contributo dei 511 consolati onorari (230 in America, 176 in Europa, 40 in Africa, 37 in Asia e 28 nel Mediterraneo-Medio Oriente). Un contributo molto concreto: già 205 Consoli Onorari, in 77 Paesi, sono dotati di postazioni per la raccolta dei dati biometrici. Questo ha favorito l’emissione nel 2023 di oltre 42.000 passaporti, una percentuale del 7,5% salita già al 9% nei primi quattro mesi del 2024. Un servizio che avvicina il Consolato a chi, per età o per le grandi distanze, ha maggiori difficoltà a raggiungere l’ufficio consolare di riferimento. Non a caso registriamo un sempre maggior interesse verso la figura del Console Onorario e un numero crescente di richieste di istituzione.

Per questo stiamo lavorando per rafforzare i criteri di individuazione e selezione dei candidati, privilegiando profili giovani, dinamici e in grado di svolgere anche un ruolo attivo anche nella promozione del Sistema Paese”. Riguardo alle risorse umane che sono “la spina dorsale della nostra rete”, Silli ha citato il completamento delle procedure per l’assunzione di trecento funzionari anche con qualifiche tecniche, dopo l’assunzione di 660 aree funzionali. “Il personale delle aree funzionali – ha spiegato il Sottosegretario – arriverà così a superare le 3.000 unità: un aumento del 31% rispetto al 2020. Un nuovo bando per 381 assistenti è stato pubblicato da poco e altri seguiranno. Questo incremento si è tradotto in un immediato rafforzamento degli uffici all’estero, che hanno visto il numero delle unità di personale delle aree funzionali salire a 1.300, un aumento del 17% tra il gennaio 2023 e il marzo 2024”. Altro tema toccato dall’esponente del governo è stato quello finanziario. “Desidero segnalare la dotazione di ulteriori 200.000 euro per le finalità istituzionali del CGIE – in particolare le riunioni delle commissioni continentali – e l’eventuale creazione di un ufficio stampa. Per quanto riguarda i Comites, preso atto delle risorse stanziate nella passata legge di bilancio, “abbiamo messo in sicurezza l’intero importo disponibile, anticipando le erogazioni ordinarie e predisponendo appositi decreti di impegno, per prevenire ulteriori riduzioni nel 2024”.

Silli ha ribadito il contributo dei consolati onorari, il cui numero ammonta a 511 (230 in America, 176 in Europa, 40 in Africa, 37 in Asia e 28 nel Mediterraneo-Medio Oriente) di cui 205 hanno postazioni per la raccolta di dati biometrici.  Sugli enti gestori Silli ha affermato che si è verificato un aumento delle domande da parte di 72 enti gestori per un totale di 113 iniziative a cui è seguita un assegnazione di 11.767.078 euro. “Nei mesi scorsi, – ha proseguito Silli parlando del progetto il Turismo delle Radici – il Presidente Tajani ha ricevuto al Ministero centinaia di Sindaci dei Comuni che aderiscono al progetto, da tutte le regioni d’Italia. Sono oltre 800 le iniziative culturali promosse dai Comuni con meno di 6.000 abitanti che sono state selezionate e troveranno progressivamente spazio nell’offerta destinata ai turisti delle radici. Sono stati organizzati diversi incontri di presentazione anche all’estero. Il Progetto del Turismo delle Radici ha arruolato un testimonial di eccezione, la nave scuola Amerigo Vespucci. Le tappe del suo Tour mondiale sono una grande occasione di promozione del progetto e del Sistema Paese. Il Vespucci è ora in Messico, dopo aver toccato Uruguay, Argentina, Cile e Perù. Un evento dedicato è inoltre previsto nel “Villaggio Italia” che verrà allestito per la sosta a Los Angeles a luglio. Abbiamo inoltre lanciato il programma promozionale “Italea”. Lo stiamo valorizzando in tutte le più prestigiose manifestazioni di settore. A febbraio abbiamo partecipato a Rootstech, la più importante fiera mondiale sulla genealogia. A maggio sono stati presentati al Salone Internazionale del Libro di Torino la quarta “guida alle radici italiane” e un fumetto in tema. Grazie alla collaborazione delle collettività, – ha continuato Silli – abbiamo inoltre selezionato alcune manifestazioni particolarmente sentite dalla comunità italiana. La scorsa settimana abbiamo presentato “Italea” a Toronto e prima ancora in Cile, Repubblica Dominicana e Colombia. Lo presenteremo anche a San Paolo del Brasile, Buenos Aires, Melbourne e a New York. Abbiamo anche lanciato la “Italea Card”, scaricabile dalla piattaforma Italea.com. Con oltre 400 partner, offre vantaggi concreti ai connazionali all’estero e valorizza le realtà produttive italiane delle aree meno interessate dai grandi flussi turistici, favorendo la crescita dell’intero territorio nazionale. A queste proposte si affiancheranno presto nuovi pacchetti speciali di offerte e agevolazioni. Penso alla riduzione delle tariffe sull’alta velocità offerte da per gli italiani residenti all’estero e agli accordi in corso di definizione con altri attori del Sistema Italia come ad esempio Poste Italiane e ITA Airways. Abbiamo infine attivato una collaborazione con la Santa Sede in vista del Giubileo, per cogliere sinergie con il turismo religioso che interesserà anche tantissimi siti religiosi in tutta Italia. Lo stesso stiamo facendo con il CONI per le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina”.

Dopo la relazione del Governo si è tenuto il dibattito dell’Assemblea Plenaria. E’ in primo luogo intervenuta la Segretaria Generale Maria Chiara Prodi che ha parlato dell’apertura di un nuovo capitolo e di nuove opportunità in un contesto dove gli strumenti devono adattarsi ai nuovi bisogni degli italiani all’estero.

La Prodi ha poi segnalato la necessità sia di dare centralità agli italiani all’estero nell’ambito della Repubblica, sia fornire risposte istituzionalmente elevate ai nostri connazionali. La Segretaria Generale si è anche soffermata sulla questione del ricambio generazionale che necessità di un modo nuovo modo di ascoltare le istanze dei connazionali. Secondo la Prodi, che ha chiesto al Sottosegretario Silli di essere vicino al Cgie nel confronto con i vari attori, occorre inoltre un approccio globale e di ampio respiro per affrontare le varie tematiche più importanti , come ad esempio l’erogazione dei servizi consolari,  i problemi con gli appuntamenti per i servizi, le difficoltà degli enti gestori e il voto all’estero.

Ha poi preso la parola il Vice Segretario Generale per l’Europa e l’Africa del Nord Giuseppe Stabile che ha parlato delle difficoltà dei nostri connazionali ad orientarsi nel voto europeo per la scarsa comunicazione politica, nonché del problema della recezione di certificati elettorali doppi. A seguire è intervenuta Silvana Magione, Vice Segretario Generale per i Paesi Anglofoni extraeuropei, che ha segnalato l’esigenza di reintrodurre il Sud Africa fra i paesi rappresentati nel Cgie. La Mangione ha anche ricordato che i nostri connazionali residenti fuori dall’Unione Europea non hanno potuto votare per le recenti consultazioni europee. Segnalate infine le difficoltà incontrate dagli enti gestori.  Il problema a degli enti gestori è stato sollevato anche dal Vice Segretario Generale di Nomina governativa Gianluca Lodetti che in proposito ha auspicato la creazione di un tavolo di confronto permanente fra il Maeci e gli stessi enti gestori al fine di addivenire ad una progettualità comune. Lodetti ha anche segnalato l’esigenza di sottoscrivere un convenzione, al fine di tutelare i connazionali, fra i patronati ed il Maeci. Da segnalare anche l’intervento del Vice Segretario Generale per l’America Latina Mariano Gazzola che ha riconosciuto i “passi in avanti” che sono stati fatti  nella rete consolare , ma ha anche ricordato le difficoltà che vivono alcune sedi. Per Gazzola inoltre, che ha auspicato un miglioramento del portale Fast.it, c’è bisogno di una politica che consenta ai consolati in America Latina di avere un maggior numero personale. E’ stata poi la volta di Tommaso Conte (CdP- Germania) che ha segnalato le difficoltà affrontate dagli enti gestori. Conte ha inoltre auspicato il ritorno della competenza sugli enti gestori alla Dgit. Dopo l’intervento di Walter Petruzziello (Brasile) che ha ringraziato il Governo e il consolato per gli aiuti al Rio Grande do Sul dopo l’inondazione che ha colpito l’area, ha preso la parola  il senatore Roberto Menia (FdI) che si è soffermato sui disegni di legge presentati per la riforma del voto all’estero, il senatore propone l’introduzione  del suffragio elettronico, e per l’acquisto della cittadinanza  con l’introduzione di regole più severe per il riconoscimento, come ad esempio la conoscenza della lingua italiana. Su questi due temi Menia ha chiesto al Cgie di contribuire al dibattito.  “Quando le cose funzionano lo stato sta solo facendo il suo dovere” Queste le parole di Francesco Giacobbe (Pd – ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide) sulla relazione di governo. Il senatore ha inoltre sottolineato la necessità di agire in favore della  diffusione della lingua e cultura italiana e del rafforzamento dei servizi di cittadinanza. Anche Giacobbe ha parlato della riapertura dei termini per l’acquisto della cittadinanza, sottolineando la necessità dell’ammodernamento degli organismi di rappresentanza. Dopo l’intervento di Vincenzo Arcobelli (Usa) che ha segnalato che il prossimo 8 agosto si terrà la prima commemorazione ufficiale della tragedia mineraria di Monongah, ha preso la parola Gianluigi Ferretti (Ugl) che ha sottolineato come il problema dell’acquisizione della cittadinanza rappresenti una “una bomba atomica ad orologeria”.  Dal canto suo Nello Gargiulo (Cile) si è detto favorevole a richiedere la conoscenza della lingua all’ottenimento della cittadinanza e ha auspicato corsi gratuiti di lingua italiana per chi è in difficoltà. E stata poi la volta di Daniel Taddone (Brasile) che ha sottolineato come per i discenti italiani nati all’estero la cittadinanza per fatto di nascita si acquisti a titolo originario, acquisendo uno status permanente. Da segnalare infine gli interventi di Antonio Morello (Argentina), che ha voluto evidenziare la necessità di migliorare il portale Prenot@mi, e di  Franesco  Papandrea (Australia) ha espresso delusione per i risultati ottenuti dal governo in un anno. (Alessio Mirtini- Inform)

 

FONTE servizi: Agenzia Inform

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