IL 2 GIUGNO DALLA PARTE DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA CHE RIPUDIA LA GUERRA

In questo due giugno diciamo questa ineludibile verita’.
L’articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana reca queste luminose parole: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta’ degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita’ con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita’ necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
Come chiunque vede, il governo italiano che ha deciso di far partecipare il nostro paese alla guerra e ai massacri in corso in Ucraina inviando armi assassine, con tale decisione si e’ posto fuori dalla legalita’ costituzionale, ha compiuto un atto illegittimo, criminale, golpista; un atto folle, scellerato, stragista.

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In questo due giugno diciamo questa ineludibile verita’.
E’ dovere di ogni cittadino italiano adoperarsi per contrastare la partecipazione italiana alla guerra e alle stragi di cui la guerra sempre e solo consiste.
E’ dovere di ogni cittadino italiano adoperarsi per difendere la Costituzione della Repubblica italiana che ripudia la guerra e le stragi di cui la guerra sempre e solo consiste.
E’ dovere di ogni cittadino italiano adoperarsi per impedire l’invio di armi assassine che alimentano la guerra e le stragi di cui la guerra sempre e solo consiste.
E’ dovere di ogni cittadino italiano adoperarsi per impedire al governo golpista di perseverare nel suo abominevole crimine il cui esito e’ alimentare la guerra e le stragi di cui la guerra sempre e solo consiste.

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In questo due giugno diciamo questa ineludibile verita’.
Con l’azione diretta nonviolenta occorre impedire la produzione e l’invio delle armi che uccidono gli esseri umani.
Con l’azione diretta nonviolenta occorre impedire la prosecuzione dell’azione golpista e stragista del governo italiano.
Con l’azione diretta nonviolenta occorre agire per salvare tutte le vite che salvare e’ possibile.

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In questo due giugno diciamo questa ineludibile verita’.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e’ il primo dovere.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’ dalla catastrofe.

Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

Viterbo, primo giugno 2023

 

FONTE: Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera di Viterbo

 

 

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