Elezioni Politiche 2022/Voto all’estero: Francesco Giacobbe, candidato al Senato nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide

Cari amiche e amici connazionali,

il 25 settembre saremo chiamati a rinnovare il Parlamento italiano e, per noi che viviamo all’estero, questo è un momento ancora più importante e sentito.

Poter eleggere i nostri rappresentanti nelle circoscrizioni estere ci rende protagonisti di tutti i processi democratici e di sviluppo della nostra amata Italia.

Ho avuto l’onore di essere candidato, per la terza volta, al Senato come capolista del Partito Democratico nella circoscrizione che unisce Africa, Asia, Oceania e Antartide.

Gli anni che ci siamo lasciati alle spalle hanno rappresentato un momento di sfide senza precedenti, e noi italiani nel mondo abbiamo portato il doppio peso di vivere pandemia e lockdown lontano dai nostri familiari e amici. Abbiamo dovuto confrontarci con una burocrazia incrociata che, spesso, ha creato problemi per spostamenti, visite, vaccini, Green Pass, aiuti, supporto economico.

Durante il mio mandato, mi sono battuto perché queste differenze fossero eliminate, perché gli italiani, ovunque nel mondo, potessero godere degli stessi diritti degli altri connazionali e fosse data loro la possibilità di ricongiungersi con le famiglie o di vedersi riconosciuti vaccini e Green Pass.

Mi sono impegnato perché la nostra lingua, cultura e tradizione, con tutte le attività di promozione, non fossero vittime del Covid-19, ma avessero la possibilità di svilupparsi, in maniera anche alternativa, contando sul supporto di associazioni ed enti che hanno tenuto unita la comunità degli italiani all’estero anche in un momento delicato come quello della pandemia.

A loro il mio più sentito grazie!

La mia azione di parlamentare italiano è stata rivolta anche al futuro. Ho presentato un disegno di legge perché gli italiani che hanno perso la loro cittadinanza possano riconquistarla. Ahimè, non sono ancora riuscito a farlo approvare perché il centrodestra si oppone. Ma non mollo. E, se ne avrò la possibilità, continuerò la mia battaglia politica in Parlamento.

Attraverso gli emendamenti presentati alla Finanziaria, ho cercato di dare stabilità alla rete degli uffici consolari nel mondo, perché la nostra comunità deve poter contare su servizi efficienti, veloci, semplici, anche in quelle aree del mondo più remote. Ovunque ci sia un italiano, deve esserci lo Stato con i suoi servizi.

E ancora, le agevolazioni per i lavoratori all’estero nel tentativo di colmare il gap lasciato aperto dall’assegno unico; lo snellimento del sistema pensioni all’estero; il sostegno alle imprese, la promozione del Made in Italy – di cui noi italiani nel mondo siamo tutti ambasciatori; il progetto per lo sport mirato agli italiani all’estero che ho avviato con il Coni; gli accordi bilaterali con altri Paesi per gli scambi culturali e di studio; una procedura snella e veloce perché le lauree italiane abbiano la stessa valenza anche all’estero e vengano riconosciute le qualifiche professionali.

Cambiamenti climatici, diritti civili, supporto a chi ha bisogno di aiuto, ovunque nel mondo: Le sfide affrontate sono tante, ma molte altre ci attendono.

Con il vostro aiuto spero di poter continuare a rappresentare in Senato noi che viviamo nel mondo. Noi Italiani, protagonisti anche all’estero.

Vi chiedo di votare PD ed al Senato per Francesco GIACOBBE.


 

Italiani protagonisti anche all’estero

Ecco il programma elettorale che mi impegno a portare avanti in caso di rielezione.

Si tratta di un documento che rispecchia il lavoro già avviato durante la mia esperienza al Senato, e che cerca di dare risposte concrete alle nuove sfide che si trova ad affrontare la nostra comunità emigrata nel mondo in una società in continuo cambiamento.

Programma 2022

Questi sono i sei punti programmatici che ispireranno la mia azione politica al Senato per continuare a garantire servizi, opportunità, rappresentanza e diritti ai nostri concittadini nel mondo.

Diritti, servizi, cittadinanza

  • Valorizzare i sei milioni di italiani all’estero, sono una risorsa straordinaria, una rete di competenze, contatti, credibilità a disposizione del rilancio del Paese.

  • Tutelare la qualità dei servizi consolari per garantire massima accessibilità dei servizi a tutti.

    • Investimenti immediati per porre fine ad alcune debolezze evidenti nell’erogazione dei servizi consolari

    • assunzioni più flessibili

    • procedure semplificate

    • maggiori presenze distaccate sul territorio con sportelli consolari ad hoc.

  • Semplificare il sistema di gestione delle pensioni italiane erogate all’estero con riferimento anche alle norme relative ai certificati di esistenza in vita e gli accertamenti dei redditi, facilitando le procedure di sottoscrizione delle certificazioni.

  • Facilitare il riacquisto della cittadinanza italiana per quanti l’hanno persa, per motivi di lavoro, prima del 1992.

  • Promuovere nuovi accordi bilaterali in materia di sicurezza sociale con Paesi dove ancora non sono stati attivati, verificare e adeguare alle nuove esigenze gli accordi bilaterali esistenti tra Paesi.

Lingua
e cultura italiana
nel mondo

  • Occorrono investimenti culturali adeguati e il riconoscimento della storia dell’emigrazione italiana nei curricula scolastici.

  • L’italiano è una lingua viva, sempre in evoluzione e di grande interesse internazionale anche oltre le nostre comunità di italiani all’estero e di oriundi. Occorre uno sforzo di radicali investimenti per promuovere la lingua e la cultura italiana nel mondo.

    • Facilitare la tempistica delle erogazioni dei contributi e di presentazione dei progetti

    • Allargare la governance nell’elaborazione strategica dei piani Paese.

  • Promuovere progetti di “turismo delle radici” e “turismo del ritorno”, in particolare promuovendo iniziative di turismo sociale “nonni e nipoti”.

  • Promuovere e favorire gli scambi di studenti a tutti i livelli di istruzione (primaria, secondaria ed università) fra l’Italia ed i Paesi di residenza delle comunità italiane.

  • Nell’ambito dei programmi di insegnamento della lingua italiana, promuovere lo sport come attività complementare in collegamento con le iniziative delle organizzazioni sportive italiane (CONI, Federazioni Sportive) rivolte ai discendenti delle comunità italiane nel mondo.

  • Attivare percorsi per il riconoscimento di titolo di studi e professionali tra i Paesi e renderli equipollenti.

Promozione Sistema Italia e internaziona-
lizzazione

  • Rafforzare l’intervento dell’Italia a favore delle Camere di Commercio italiane all’estero per promuovere attività complementari a quelle svolte dagli enti istituzionali italiani (ITA, ENIT, diplomazia commerciale) per facilitare l’ingresso di aziende italiane nei mercati locali.

  • Valorizzare il grande network professionale costituito da professionisti ed esperti di origine italiana che ricoprono ruoli anche nei centri decisionali dei Paesi di residenza per accompagnare le aziende italiane alla ricerca di nuovi mercati.

  • Promuovere il reciproco riconoscimento di titoli e qualifiche per facilitare la mobilità di lavoratori italiani nel mondo.

  • Promuovere scambi e “stages” presso aziende italiane e straniere, in regime di reciprocità, al fine di permettere a giovani di origine italiana di accedere direttamente al sistema produttivo italiano e ai giovani italiani di fare esperienze di lavoro all’estero.

Nuova emigrazione
e riforma Aire

  • Rimuovere ostacoli di natura fiscale, burocratica e di assistenza sanitaria che ancora bloccano una piena fruizione e accesso all’AIRE per molti giovani cittadini italiani all’estero.

  • Fornire adeguata accoglienza ed informazione ai concittadini che decidono di trasferirsi all’estero.

  • Garantire l’assistenza sanitaria ordinaria in Italia agli iscritti AIRE.

  • Promuovere forme di previdenza volontarie e complementari per quanti si muovono da un paese all’altro per motivi di lavoro.

Riforma della rappresentanza

  • È urgente ridefinire forme, funzioni e finalità degli organismi di base della rappresentanza delle nostre comunità all’estero: Comites e Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.

    • I Comites devono essere attivamente partecipi alle decisioni e allo sviluppo strategico dei piani-Paese.

    • Gli organi di rappresentanza devono essere dotati di poteri che permettano di esercitare pienamente il proprio ruolo.

  • Eliminazione dell’inversione di opzione per l’elezione dei Comites per garantire ampia partecipazione al voto da parte della Comunità.

Ricerca e internaziona-
lizzazione

  • Creare un’anagrafe dei ricercatori italiani all’estero è una priorità essenziale per promuovere l’internazionalizzazione del Paese, per favorire mobilità, sinergie, collaborazioni e per facilitare uno scambio costante con il sistema della ricerca in Italia.

    • Favorire ad ogni livello le collaborazioni bilaterali o transnazionali tra ricercatori italiani in Italia e all’estero.

    • Stabilire collaborazioni stabili a doppio senso di scambio di studenti, dottorandi, ricercatori;

    • Coinvolgere i ricercatori all’estero nelle commissioni di valutazione in Italia per i concorsi di assunzione, di progetti o di attività di ricerca.

  • Creare uno strumento finanziario istituzionale che permetta di concretizzare la connessione economica tra italiani all’estero e sistema-Paese.

  • Prevedere nuove misure più inclusive finalizzate a promuovere un rientro dei professionisti e ricercatori italiani all’estero.

    • Favorire per i ricercatori/accademici che vogliano rientrare in Italia l’accesso a condizioni di impiego simili a quelle conseguite all’estero.

 


 

Una mia bio

La Catania e la Sicilia che ho lasciato quando avevo 24 anni, nel 1982, era una terra martoriata dalle guerre di mafia e offriva poche prospettive ai giovani.

Come quasi tutti gli emigrati dell’epoca, quando sono arrivato in Australia, a Sydney, non parlavo inglese.

Il mio primo obiettivo, allora, è stato quello di imparare la lingua. Ci sono riuscito.

A 29 anni mi sono iscritto all’università e ho iniziato, così, una lunga carriera da studente durante la quale ho conseguito la laurea in Economia e Commercio (Bachelor of Business Degree) con Distinction e il conferimento della medaglia universitaria (UTS University Medal), un Masters in Accounting e Finance e il dottorato di ricerca (Philosophy Doctorate Degree in Accounting) con una tesi sui sistemi di controllo delle Joint ventures internazionali.

Subito dopo aver conseguito la laurea, ho iniziato la carriera universitaria assumendo la cattedra di Controllo di Gestione all’University of Technology, Sydney.

In quegli anni ho anche avviato l’impresa di famiglia, una società di consulenza fiscale e commerciale con sede nella Little Italy di Sydney dove, ancora oggi, collaboro con i miei figli.

Ma la mia passione più grande, dopo l’amore per mia moglie Maria Rosaria, è sempre stata la politica.

Ho cominciato all’età di 16 anni, in Sicilia, dove ebbi il privilegio di collaborare con Pio La Torre, il segretario del PC siciliano poi barbaramente trucidato dalla mafia per il suo impegno politico.

In Australia ho partecipato alle attività del partito laburista, a quelle delle associazioni internazionali per la tutela degli emigrati, e ho dato il mio contributo alla stipula dell’accordo di sicurezza sociale fra l’Italia e l’Australia ed alla realizzazione dell’Italian Forum Cultural Centre come presidente del comitato che si occupava dell’opera. Per oltre trenta anni ho partecipato a programmi radio per fornire informazioni ai nostri connazionali su questioni inerenti pensioni e fisco.

Nel 2013 e nel 2018 sono stato eletto Senatore nella lista del Partito Democratico nella circoscrizione estero che raggruppa Oceania, Africa, Asia e Antartide.

Al Senato ho fatto parte della Commissione Finanze e Tesoro, della Commissione Industria Commercio e Turismo, della Commissione Affari Esteri e del Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero.

Sono convinto che la politica richieda impegno massimo, per rappresentare al meglio la comunità italiana all’estero, partecipando attivamente ai lavori parlamentari e mantenendo i contatti con la mia ampia circoscrizione.

Francesco Giacobbe

 

 

FONTE: https://www.francescogiacobbe.com

 

 

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