
A Bergamo, ci sono state quattro volte più morti in marzo rispetto alla sua media nell’ultimo decennio e – sebbene l’Organizzazione mondiale della sanità abbia identificato la partita per la Champions League tra Atalanta e Valencia tenutasi il 19 febbraio come uno dei principali “acceleratori” nella diffusione del virus, oggi è chiaro che la lobby degli affari della famiglia aveva avuto il suo impatto sulla crisi.
I Rocca hanno anche capitalizzato la loro espansione nella sanità privata. Attraverso il Gruppo Humanitas (presieduto dal fratello maggiore di Paolo, Gianfelice), la società gestisce istituti clinici, centri di ricerca e insegnamento, università e una vasta rete di ospedali in tutta la regione. A Bergamo, dove il 50% del sistema sanitario è privato, possiedono la Clinica Castelli, una delle due più grandi di tutta la città e con il più alto turn-over e che, a fronte della crisi, non ha voluto ammettere pazienti con COVID-19, secondo quanto segnalato dal portale spagnolo Ctxt. Solo dall’8 marzo, con un apposito decreto si sono decisi a fornire assistenza medica alle persone infette.
Chi sono i Rocca e cos’è Techint?
Paolo è milanese, 68 anni, politologo e presiede il conglomerato commerciale fondato da suo nonno nel 1946, Agostino Rocca, un ingegnere e uomo d’affari che fu una forza chiave nell’industria metalmeccanica italiana negli anni ’30. Durante il fascismo Rocca era direttore dell’Istituto per la ricostruzione industriale (IRI) e di diverse compagnie dell’industria siderurgica; secondo il giornale la Vaca aveva ricevuto ordini anche dai nazisti durante la Repubblica di Salò.
Nel 1945 Agostino decise di stabilirsi in Argentina, dove l’anno successivo installò Techint con 15 dipendenti per occuparsi dell’importazione di gru, tubi, macchine e motori navali italiani. Techint attualmente opera in oltre 100 paesi nel settore ingegneristico, edile e energetico, impiegando 74.500 persone, di cui 57.100 sono permanenti. Oltre a Techint, la famiglia Rocca possiede due società principali: Tenaris, che produce tubi senza saldatura, di cui Paolo è CEO, e Ternium, che produce laminati in acciaio.
Suo nipote ha iniziato la carriera nell’azienda di famiglia nel 1985, come suo assistente, ma da Milano. Paolo è un politologo, ha lavorato presso la Banca mondiale e si è stabilito in Argentina solo sette anni dopo. Oggi, oltre ad essere CEO di Techint, presiede la World Steel Association ed è l’uomo più ricco d’Argentina e l’ottavo in Italia.
La sua vita non è stata esente da cause legali. Nel 2013, è stato denunciato per eludere il pagamento di 16 milioni di Dollari di tasse in Argentina, trasferendo il controllo di uno dei suoi impianti a Buenos Aires a Dirken, una società fantasma con sede in Uruguay. Nel novembre 2018, i Rocca sono stati accusati di aver pagato tangenti a funzionari del governo Cristina Fernández de Kirchner per ottenere contratti di lavori pubblici sulla famosa causa dei quaderni, ma nel 2019 è stato assolto.
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