L’On. Nicola Carè (Australia) abbandona il PD e sceglie la nuova formazione di Renzi

“L’Italia ha da tempo bisogno di un nuovo modello di politica: più vicina e attenta alle persone e alle imprese, che ne ascolti i bisogni e, soprattutto, trovi soluzioni e garantisca risposte. Si è concretizzata sempre più una spinta trasversale a svecchiare le logiche di partito e oltrepassare gli schemi legati alle ideologie politiche. La loro rigidità è stata infatti spesso causa di immobilismo e stagnazione, vere paludi, che ci hanno allontanato da un futuro prospero e carico di promesse”. Così Nicola Carè, deputato eletto in Australia, annuncia oggi la sua adesione a “Italia viva”, il nuovo progetto politico di Matteo Renzi, cui ha aderito anche la senatrice Laura Garavini.
Alla sua prima legislatura, eletto con il Pd, Carè spiega che la sua “scelta di aderire ad “Italia Viva”, con Matteo Renzi e tanti colleghi deputati e senatori, è la medesima che mi ha spinto a candidarmi come rappresentante degli italiani all’estero. È la stessa che mi ha indotto ad accordare fiducia al nuovo Governo Conte: il Paese richiede, senza più temporeggiare, azioni concrete, idee e onestà intellettuale. Partecipazione, impegno e dedizione che tantissimi connazionali, anche all’estero, vorrebbero vedere tradotti in scelte coraggiose e libere, idee e volti nuovi”.
“Dobbiamo costruire, anche per “l’immensa Italia oltre confine”, una nuova dimensione: giovane, innovativa, globalizzata, imprenditoriale, attenta alle realtà dinamiche della società”, scrive il deputato, secondo cui “non è più tempo di ignorare chi cerca una rappresentanza politica che non ritrova tra quelle esistenti”.
“Ho deciso perciò di essere parte attiva, attore e non spettatore, di un ampio progetto di inclusione di forze democratiche, europeiste, liberali e repubblicane”, rimarca Carè. “Cercherò di farlo con lo stesso entusiasmo di sempre, ma con forme nuove, per rispettare quello che resta l’obiettivo-guida del mio mandato: essere voce degli oltre sei milioni di italiani all’estero, dei tantissimi di seconda e terza generazione, cercando di ottenere quel peso politico e quello spazio sociale che meritano. Si tratta di onestà intellettuale che non mette in alcun modo in discussione il sostegno al nuovo Governo, ma anzi lo rafforza: fare politica, essere parte delle istituzioni non è garantirsi un ‘posto al sole’, non è fare la scelta più comoda; ma è avere il coraggio di incamminarsi verso sentieri impervi se ciò appare necessario per provare a cambiare le cose”.
“Dobbiamo trasformare i “no” e in “sì”, le “promesse” in “fatti”, con l’impegno e la passione della politica fatta da tutti e per tutti. Il momento – conclude – è adesso”.

 

FONTE: aise.it 

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