Turismo delle radici, sei giovani italo – argentini alla scoperta dei luoghi di origine delle loro famiglie

Tra la fine del diciannovesimo secolo e la prima metà del ventesimo, l’Argentina fu meta di numerosi emigranti provenienti dall’Emilia Romagna, soprattutto dal territorio della Bassa Reggiana. Ancora adesso, i discendenti mantengono la memoria di quelle emigrazioni e i rapporti con l’Italia attraverso alcune associazioni collegate alla Consulta regionale degli emiliano-romagnoli nel mondo.

Da questa storia è nato un progetto di turismo delle radici ideato da Filef Reggio Emilia  in collaborazione con le associazioni italo-argentine e con il sostegno della Consulta regionale. Nel mese di ottobre, sei giovani che vivono in diverse località dell’Argentina e discendono da famiglie di origine emiliana sono stati ospiti di Filef per una “full immersion” nella terra dalla quale partirono i loro avi.  

Per una decina di giorni – guidati da Laura Salsi, presidente di Filef Reggio Emilia, e da Analia Barrera, in rappresentanza della associazioni italo-argentine – hanno partecipato a visite, incontri, approfondimenti, alla scoperta dei luoghi e delle eccellenze culturali, naturalistiche, gastronomiche. Oltre che nel capoluogo di provincia, hanno fatto tappa proprio nei comuni del territorio che alimentò le migrazioni alla volta del nuovo Mondo: Castelnovo Sotto, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Novellara.

Ovunque accolti dalle rispettive amministrazioni con grande disponibilità  e interesse verso il progetto. “E’ stata davvero una bella esperienza – racconta Laura Salsi – molto apprezzata dai giovani ospiti e gratificante anche per noi che l’abbiamo programmata e accompagnata. Oltre agli amministratori pubblici,  abbiamo incontrato operatori dell’economia, della cultura, anche semplici cittadini che, a loro volta, hanno rievocato antiche storie familiari di emigrazione”.  

Tutta la serie di iniziative è stata inaugurata dalla presentazione dell’edizione italiana (curata da Araceli Barrùs de Andrès) di un libro specificamente a a tema: “Storie di contadini che collegano pianure. L’immigrazione degli emiliano romagnoli nel Partido di Pergamino (1880-1950)”. Ne hanno parlato a Castelnovo Sotto l’autrice del libro, professoressa Aida Toscani de Churin, e Stefano Morselli, giornalista e componente del comitato direttivo Filef.

Nell’occasione, si sono presentati anche gli ospiti italo argentini – Emanuel Forni, Alejandro Forni, Cristian Bottazzi, Camila Bianconi, Candelaria Churin, Giuliano Dallari Larrosa – che attraverso brevi  video hanno raccontato le vicende e i luoghi di insediamento delle famiglie. Il progetto non si conclude con il ritorno dei giovani in Argentina. “Entro fine anno – spiega Laura Salsi – dovranno realizzare una pubblicazione che serva a promuovere l’interesse, anche turistico, verso i luoghi e le cose che hanno conosciuto durante il loro soggiorno reggiano. Crediamo che questo  possa essere un modo per dare utilità e continuità al cosiddetto turismo delle radici”. 

Stefano Morselli

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