
In tutto le sottoscrizioni raccolte finora sono 582.244. Giove, Cgil: “Ci ha colpito l’assoluta trasversalità delle adesioni”. La campagna non si ferma
Quasi 600mila firme raccolte. Il requisito minimo richiesto per i quesiti sul lavoro presentati dalla Cgil è raggiunto e superato (ne servivano 100mila in meno) dopo poche settimane. In tutto le sottoscrizioni sono 582.244. Il giro di boa arriva a metà percorso. Davanti a noi un altro mese abbondante di banchetti che migreranno verso il mare per continuare a macinare adesioni. Con l’obiettivo dichiarato che il Quadrato rosso non ha mai nascosto, mettere insieme più firme possibili, al di là di quel che richiede la legge, che a questo punto è già al sicuro in cassaforte. “Vado al massimo, vado a gonfie vele”, potremmo canticchiare, rubando l’immortale ritornello di Vasco, per accompagnare l’impegno generoso dell’organizzazione e delle mille strutture che si diramano sul territorio. Perché nessuno ha mai temuto di non riuscire a prenderle queste 500mila firme, ma non era neanche facile o scontato che in poche settimane l’obiettivo minimo sarebbe stato superato.
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Nell’ora più buia, con l’estrema destra che vince le europee in tanti paesi e in altri convince tante persone a consegnarle il voto di protesta, tantissime italiane e tantissimi italiani restano lucidi, sanno che le cose non vanno per niente bene, ma dimostrano di sapere anche che la reazione a questo disastro deve essere coerente, efficace, di sostanza e non di pancia.
“Registriamo una grande condivisione delle nostre proposte, della nostra iniziativa referendaria. La campagna ovviamente non si ferma anche perché per noi è l’occasione per discutere con tanti lavoratori, lavoratrici e cittadini di questo Paese e attraverso questa discussione cominciare a fare non solo un ragionamento su quali sono le leggi che andranno cancellate per restituire diritti e dignità al lavoro, ma anche di quali potrebbero essere le iniziative di legge utili a restituire più diritti a tutte e a tutti”.
“Ci ha colpito – ci ha detto Gino Giove, segretario organizzativo della Cgil nazionale – l’assoluta trasversalità del successo di questa iniziativa. Hanno firmato tutti, uomini, donne, anziani, giovani, disoccupati, precari, coloro i quali invece hanno rapporti di lavoro stabili, chi lavora nel sistema degli appalti, cioè una grande trasversalità: avvertiamo anche un interesse fuori dallo stretto mondo del lavoro dipendente”.
“Il dato più significativo delle elezioni Europee, almeno in Italia, è che la maggioranza degli aventi diritto ormai non va più a votare. Questo è un problema. Paradossalmente la nostra sfida va esattamente in direzione opposta: per vincere un referendum oltre alla prevalenza dei sì sui no, bisogna che vada a votare il 50% più uno degli aventi diritto. E quindi, proprio in questa fase di grande disincanto, delusione, dell’idea di non essere rappresentati, la nostra sfida, la sfida che lanciamo, è ancora più ambiziosa”.
Da Maurizio Landini alle migliaia di volontari, tutti in campo per i referendum
Tutti sono arruolati in questa battaglia campale per i diritti. Dal segretario generale, Maurizio Landini, che non si risparmia e sta battendo il territorio in tante fabbriche e luoghi di lavoro, per spiegare, argomentare, stimolare alla riflessione, parlando con migliaia di lavoratori e lavoratrici alla volta per convincerli della bontà dell’azione e della centralità assoluta dello scopo di questa mobilitazione. All’ultimo dei volontari che sta rinunciando ai sabati e alle domeniche per volantinare o presidiare il banchetto, i calli sulle mani a forza di ricopiare il numero del documento da segnare sui registri, la voce roca per richiamare l’attenzione e dare risposte.
La fase uno è completata, si lavora per la fase uno e mezzo, quella che dovrebbe segnare una partecipazione alla raccolta firme molto più ampia di quanto ci si sarebbe aspettati. È la prova di forza con la quale il sindacato chiede un impegno enorme ai propri militanti e vuole dimostrare che questa azione è trasversale, interessa tutti anche al di fuori del suo perimetro di riferimento. Le premesse perché anche questo traguardo diventi realtà ci sono tutte. I giorni che ancora ci separano dalla fine di luglio sono tanti e la valanga di adesioni rende sempre più potente questo passa parola e alimenta un clima di interesse e partecipazione.
FONTE: https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/referendum-avanti-tutta-superate-le-500mila-firme-smjxn8y3?guid=nl-1718259311
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