Si è riunito questa mattina (ieri 8 maggio, ndr) alla Farnesina il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – CGIE. Una riunione nel segno della commozione per la recente scomparsa del Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone. “Un momento di grave sofferenza umana”, l’ha definita Silvana Mangione, Vicesegretaria Generale del CGIE per i Paesi Anglofoni extraeuropei. Ma anche una riunione utile per discutere degli argomenti topici che riguardano il mondo dell’emigrazione italiana e che faranno parte della plenaria del CGIE che si svolgerà a Roma tra il 17 e il 21 giugno prossimi. Primo fra tutti, l’elezione del nuovo Segretario Generale che prenderà il posto di Schiavone. Ma non solo.
A condurre i lavori di questa mattina a Roma è stata Mirta Gentile, Segretaria Esecutiva del CGIE, che, al fianco di una sedia vuota in onore di Schiavone, ha passato la parola a tutti componenti del CDP. E non si poteva partire dal ricordo che la Vicesegretaria Mangione ha voluto rivolgere a Schiavone: “Michele è stata sempre persona aperta al dialogo con tutti, buona e colta, che ha guidato il CGIE fin dal 2015/2016”. Nei giorni della Plenaria, ha informato che ci sarà anche un momento di ricordo all’inizio della riunione. E per arrivarci nel migliore dei modi e preparati, il CDP, per voce della Vicepresidente
Mangione ha affermato di star dialogando in modo “ecumenico” e “senza conflitto” con tutti i componenti delle commissioni del CGIE, compresi i “molti consiglieri nuovi di questa consiliatura”; “discuteremo serenamente delle possibili candidature e del riassetto interno. Un riassetto che deve essere trasversale e rappresentare tutte le anime degli italiani nel mondo”. Ma non solo, si è discusso anche della stagione delle riforme che deve contraddistinguere questa consiliatura, a partire dal regolamento interno, per la quale il CDP sta lavorando con la III commissione: “stiamo affinando la proposta proprio in questi giorni”. Ma le proposte di riforma comprenderanno anche quella riguardo la legge istitutiva dei Comites, che Mangione ha definito una “proposta solida”. Tassello importante è anche quello riguardo la promozione e diffusione dell’italiano nel mondo, la cui proposta deve “considerare le differenze delle diverse aree di emigrazione”, distinguendo dunque quella europea da quella sudamericana così come quella anglofona extra-Ue.
Dopo un breve intervento del Consigliere Walter Petruzziello, che ha voluto mandare un messaggio di solidarietà al Brasile, e agli italiani del Rio Grande do Sul colpito dell’alluvione, è intervenuta la Vicesegretaria Generale per l’Europa e l’Africa del Nord, Maria Chiara Prodi, che ha spiegato come questi siano stati “giorni di lavoro in un momento delicato”, ma “nel suo insieme il CGIE ha continuato a lavorare”. Specie riguardo le imminenti elezioni europee: “è importante ringraziare la rete diplomatico-consolare e i connazionali che hanno fatto in modo che i seggi in Europa esistano. Questa è un’opportunità per ragione sull’essere cittadini europei e cittadini italiani”. Per questo, Prodi ha voluto segnalare che nonostante gli sforzi, “non c’è stata la possibilità di voto per gli italiani che vivono in Stati extra UE”. Prodi ha poi voluto anche ricordare che c’è la possibilità di segnalarsi come “temporaneamente all’estero” così come è possibile, invece, fino all’ultimo, registrarsi in Italia e votare nel proprio comune di residenza. In seguito, la Vicesegretaria Generale per l’Europa e l’Africa del Nord ha voluto riferire del dibattito interno al CGIE sulla “libertà di scelta” e “sulla mobilità europea in liste transnazionali che diano la possibilità di vivere l’UE”.
In seguito è intervenuto anche Tommaso Conte, Componente del CDP per l’Europa e l’Africa del Nord, che prima ha ricordato Schiavone, poi, passando alle elezioni Ue, ha informato come lui e i componenti del CGIE della Germania voteranno per candidati tedeschi in quanto ritengono “importantissimo, se si vuole attuare l’integrazione, votare in loco”. E infine, ha voluto commentare anche la Relazione di Governo, presentata in mattinata dal Sottosegretario agli Affari Esteri, Giorgio Silli, accompagnato dal Direttore Generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina, Luigi Maria Vignali: “in 33 anni di esistenza del CGIE non c’era mai stata una relazione di Governo dove non si parlasse, almeno in una pagina, dell’intervento scolastico per gli italiani all’estero. Non c’è una parola. Ci troviamo in una situazione gravissima, anche aldilà del fatto che ci sono diversi enti che chiuderanno e che qualcuno fallirà. C’è noncuranza verso questo argomento”.
Dopo di lui, è intervenuto anche Mariano Gazzola, Vice Segretario Generale per l’America Latina, che dopo aver ricordato la figura di Schiavone, sempre “attento alla comunità italiani in America Latina per la quale aveva un amore speciale”, ha voluto sottolineare la problematica delle “cittadinanze che vengono fatte tramite tribunali”, esprimendo “grande preoccupazione” e invocando un “intervento politico”: “i tribunali non possono prendere il posto dei consolati”, ha detto. E questo, secondo lui, si allaccia al “tema dell’identità italiana” di cui si discuterà in plenaria.
Anche il Vice Segretario Generale di Nomina governativa, Gianluca Lodetti, ha parlato di questo “CDP triste e particolare ma che ha anche segnato un momento di ritorno all’attività” ragionando su quella che sarà la plenaria: “abbiamo fatto un lavoro in prospettiva. Siamo tenuti a portare avanti una stagione di riforme”. Tra queste, “ci concentreremo per primi sui Comites, poiché riteniamo il tema della rappresentanza fondamentale”. “Abbiamo consapevolezza che la politica non si è attivata in maniera opportuna né sulla vecchia né sulla nuova emigrazione. Siamo rimasti molto arretrati. Vogliamo affrontare questa riforma”.
Poi, Lodetti ha voluto dare anche alcuni altri spunti riguardo altre tematiche, in particolare sui servizi consolari e la mobilità. “Il DG Vignali – ha affermato – nella sua relazione di governo ha parlato di aumento dei connazionali all’estero. Con un incremento di 100mila unità nel solo 2024. Adesso si contano dunque 7 milioni e 100 mila italiani iscritti all’AIRE”. “La mobilità, dunque, non si è fermata e non si ferma”. Anche per questo, Lodetti ha spiegato di appoggiare la digitalizzazione, “perché fa parte del progresso”, ma si è anche auspicato, a nome del CGIE, che “le persone siano sempre sostenute con una politica di prossimità, non possono lasciare le persone solo alla digitalizzazione spinta. Senza prossimità non ci sono servizi di qualità”.
Infine, interrogandosi sulla questione mobilità, ha spiegato: “è poco circolare, perché abbiamo scarsa attrattività. Dal Governo abbiamo avuto segnali negativi, tipo lo stop ai vantaggi fiscali per impatriati”. Quando invece “abbiamo bisogno di aiutare la circolarità”.
Nonostante questo, il MAECI, ha spiegato ancora il Vicesegretario di Nomina Governativa, “è riuscito a trovare 200 mila euro per il CGIE. Li ringraziamo per questo, ma non abbiamo neanche la metà del budget per portare avanti neanche la metà del nostro organismo. Spetterà alla politica risolvere questo vulnus”.
In un breve intervento, infine, Rocco Di Trolio, Componente per i Paesi Anglofoni extraeuropei, ha informato della discussione del CDP riguardo le CIE e la volontà di aumentare i consoli onorari.
FONTE: (AISE – l.m.\aise)
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