LA CANZONE DI AIDA
Un documentario diretto e prodotto da Giovanni Princigalli
(98 min, 2024)
Dicono del film
Nell’immagine di Aida, un film sconvolgente e luminoso
(Ghazarian Christine, productrice et professeur de cinéma la Fémis, Paris)
Un affresco di grande umanità. L’autore, come la sua magnifica protagonista,
si confrontano alle loro origini rendendo universale una storia di trasmissione familiare.
(Viviana Andriani, Attachée de presse et productrice, Paris)
In “La chanson d’Aida” troviamo la poesia e la grazia di un certo Truffaut, la curiosità, l’empatia e la complicità di Varda ed il potere del cinema diretto, un’esperienza creativa e trasformativa per chi viene filmato, per chi filma e per chi guarda.
(Silvestra Mariniello, prof. d’Histoire du cinéma et directrice des études cinématographiques de l’université de Montréal)
La canzone di Aida è il frutto di oltre venti anni di conoscenza, frequentazione, presenza, durante i quali Princigalli entra nelle dimore altrui e nelle loro vite, che a lui si raccontano. Nel film, grazie al film, nessuno è escluso. Tutti possono parlare e poi ripensarci. Quindi crescere.
(Viva Paci, prof. de Théories du cinéma et responsable du laboratoire en pratiques documentaires de l’École des Médias de l’Université du Québec à Montréal)
Sinossi
Nel 2002 ho girato il mio primo film in una famiglia di rom rumeni che viveva in un campo di baracche alla periferia di Bari. Vent’anni dopo, questa famiglia vive ancora in una baracca. La coppia che all’epoca era la protagonista del film, è ora in corsa alle elezioni comunali per il centro-sinistra che portano al secondo mandato dell’uscente sindaco Antonio De Caro. La loro figlia, Aida, nel 2002 era un’adolescente sorridente, innamorata di Di Caprio e che sognava di diventare una modella e una cantante. Oggi è madre e moglie, ma vive un forte malessere e disagio personali e sociali. Vuole divorziare e per questo è in conflitto con la sua famiglia. Ha anche avuto problemi con la legge. Questo film è soprattutto la storia della sua lotta per l’emancipazione, l’indipendenza e una nuova vita fuori dal campo.
Il film mostra diverse immagini del passato, molte delle quali mai viste prima e girate anche negli anni 2008 e 2014. Sono presenti anche delle animazioni poetiche per illustrare meglio l’immaginazione dei protagonisti.
Nota: “La canzone di Aida” è un primo lungometraggio del regista. Il film è dedicato alla memoria di Franco Cassano, sociologo e deputato, che fu direttore della tesi di laurea di Princigalli e supervisore del suo primo documentario che fu girato nel 2002 in questa stessa comunità di rom rumeni.
CON IL SOSTEGNO DI
Conseil des arts et des lettres du Québec
Conseil des arts du Canada
Aide au cinéma indépendant de l’ONF (Office National du Film du Canada)
SCAM France
SCAM Canada
Programme doc à risque de PRIM
INCA – CGIL
Teca del Mediterraneo del Consiglio della Regione Puglia
e 230 donatori privati
CON IL PATROCINIO DI
Apulia Film Commission
Comune di Bari
Direttore della fotografia: Enzo Canta e Francesco De Napoli; Montaggio: Emma Bertin: Animazione: Jocelyne Laliberté; Aiuto regista: Nicola Nannavecchia; Suono in presa diretta: Corrado Riccomini e Francesco Piro; Concezione sonora: Paul Hubert e Renato Minichelli; Musiche originali: Robert Gaudreau et Giovanni Princigalli; Musiche tradizionali: Faraualla, Les filles du large, Lhasa e Bratsch; Traduzione e consulenza : Marinella Constantin
Produttore: Giovanni Princigalli; Produttori esecutivi: Adriana Princigalli, Lydia Gaudreau, Bruno Ramirez, Alessandro Riboni
Prodotto da Héros Fragiles (Montréal) con la partecipazione di Abusuan (Bari);
Distribuzione: Vidéographe (Canada) e Documentary Educational Resources (USA) https://www.der.org/
Breve bio
Giovanni Princigalli si laurea in Scienze Politiche all’università di Bari con una tesi diretta da Franco Cassano. In seguito studia sceneggiatura a Cagli con Giuseppe Piccioni e Umberto Contarello, cinema antropologico a Parigi con Annie Camolli e cinema documentario con Carlo Alberto Pinelli presso la Scuola Robert Flaherty di Padula. Infine all’università di Montreal ottiene un master in studi cinematografici.
I suoi film sono stati trasmessi da TV5, RAI, ed altri canali tv, e citati in vari saggi di scienze sociali o di cinema documentario, pubblicati in USA ed Italia. Attualmente vive a Montreal, dove ha insegnato cinema italiano e storia del documentario italiano rispettivamente alla McGill University e all’Université du Québec À Montréal.
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