Cina-Australia: disgelo verso Albanese da premier Li Keqiang Dopo due anni di dure sanzioni commerciali da Pechino

Cina-Australia: disgelo verso Albanese da premier Li Keqiang Dopo due anni di dure sanzioni commerciali da Pechino

(ANSA) – SYDNEY, 25 MAG – Il premier cinese Li Keqiang ha fatto le congratulazioni al nuovo primo ministro laburista australiano Anthony Albanese per la sua vittoria elettorale, mettendo fine al gelo diplomatico di due anni tra Canberra e Pechino a livello politico. Il messaggio, dove si dichiara che è nell’interesse di entrambi i paesi avere “relazioni sane e stabili”, è stato inviato all’ufficio di Albanese, mentre il primo ministro si trovava a Tokyo nella riunione dell’alleanza Quad con i leader di Usa, Giappone e India.

“La parte cinese è pronta a lavorare con la parte australiana per riesaminare il passato, guardare al futuro e sostenere il principio di mutuo rispetto e beneficio per promuovere la crescita della loro comprensiva partnership strategica, scrive Li, secondo funzionario più potente dopo il presidente Xi Jin Ping. Con un passo che mette fine al gelo di oltre due anni, durante i quali Pechino ha rifiutato di entrare in contatto con Canberra a livello ministeriale o di primo ministro.

La Cina ha imposto sanzioni commerciali pari a oltre 13 miliardi di euro in risposta a decisioni chiave di Canberra, fra cui la messa al bando della Telco Huawei dalla rete 5G e l’appello internazionale per l’istituzione di un’inchiesta indipendente sulle origini del Covid 19.

Il messaggio sottolinea che è stato un governo laburista negli anni 1970 a stabilire legami diplomatici con Pechino.

Pronta la risposta di Albanese, dalla riunione dove i quattro leader hanno una linea ferma contro la coercizione economica della Cina nell’area dell’Asia-Pacifico. La Cina deve rimuovere le sanzioni su prodotti australiani prima di avere la possibilità di migliorare le relazioni, ha dichiarato.

L’apertura di Pechino precede di pochi giorni la visita del ministro degli Esteri cinese Wang Yi in cinque paesi insulari del Pacifico, una missione che a sua volta fa seguito alla firma di un controverso patto di sicurezza fra la Cina e le Isole Salomone, che l’Australia teme possa portare a una base militare permanente della Cina a 1600 km dalla sua costa nordest.

Anche Albanese e la nuova ministra degli Esteri Penny Wong programmano di visitare nazioni-isola del Pacifico nei prossimi mesi, dopo che il trattato tra la Cina e le Salomone ha scosso gli equilibri nella regione, proprio durante la campagna per le elezioni federali in Australia. (ANSA).

 

Media, Cina punta a patto sicurezza con Paesi del Pacifico. L’Australia dà il via domani dalle Figi un’azione di contrasto

(ANSA) – PECHINO, 26 MAG – Con la missione nel Pacifico meridionale del ministro degli Esteri Wang Yi, la Cina punta a un patto sulla cooperazione nella sicurezza e nei network di dati con dieci Paesi della regione. Secondo quanto riportato dai media australiani, Pechino spingerà per l’accordo durante la tappa alle Figi, dove è previsto un incontro tra Wang e i suoi omologhi di dieci Paesi regionali, in programma il 30 maggio.

L’intesa proposta chiede ai Paesi dell’area di avere “un approccio equilibrato verso il progresso tecnologico, lo sviluppo economico e la protezione della sicurezza nazionale”, ma avrebbe già incontrato l’opposizione della Micronesia, per il timore che Pechino possa estendere il controllo sulla regione.

La Cina ha già firmato un controverso trattato sulla sicurezza con le Isole Salomone che ha scosso gli equilibri regionali, proprio in prossimità della voto in Australia di sabato scorso che ha visto il Labor di Albanese riconquistare il potere.

In una lettera inviata a 21 omologhi del Pacifico, il presidente dell’arcipelago, David Panuelo, ha sollecitato a respingere la bozza di intesa per il timore che possa innescare una nuova Guerra Fredda tra Cina e Occidente, criticando allo stesso tempo l’Australia per la mancanza di iniziativa contro i cambiamenti climatici, che è la vera minaccia all’esistenza stessa degli Stati insulari.

Wang, secondo quanto comunicato dal ministero degli Esteri, visiterà otto Paesi della regione da domani fino al 4 giugno con un attivismo che ha messo in guardia il nuovo governo australiano di Anthony Albanese, il quale ha subito promesso finanziamenti ai Paesi dell’area proprio per contrastare i cambiamenti climatici, uno dei temi principali della sua agenda.

“La Cina ha espresso chiaramente le sue intenzioni, e così anche il governo australiano”, ha commentato la neo ministra degli Esteri Penny Wong, che vuole recuperare terreno nel Pacifico dopo il “decennio perduto” dall’Australia a causa della guida dei governi conservatori. Wong sarà domani in visita alle Figi per incontrare il premier Frank Bainimarama, nella prima di una serie di visite regionali in vista del Forum delle Isole del Pacifico che si terrà ad agosto. (ANSA).

 

Senato: Casellati incontra pres.Parlamento Nuova Zelanda. Confronto anche sugli sviluppi della guerra in Ucraina

(ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Con il presidente del Parlamento della Nuova Zelanda, Trevor Mallard per confrontarci sulle relazioni bilaterali tra i due Paesi e gli sviluppi del conflitto in Ucraina”. Così scrive su Twitter la presidente del Senato, Elisabetta Casellati postando un video dell’incontro avuto con Mallard. (ANSA).

 

Camera: Fico incontra presidente Parlamento Nuova Zelanda

(ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Colloquio ampio e cordiale con il presidente del Parlamento della Nuova Zelanda Trevor Mallard che ho ricevuto oggi a Montecitorio. Ci siamo confrontati sul conflitto ucraino e sull’importante collaborazione fra i nostri due Paesi e fra i nostri Parlamenti”. Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico. (ANSA).

 

 

 

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