“Come affrontare la pandemia con poche risorse e visioni altre”.

Dossier a cura del

Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati

Il Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati propone questo breve dossier, realizzato dall’amico Aldo Zanchetta, sulla gestione della pandemia nei paesi del sud del mondo e nelle comunità indigene del Chiapas. A quest’ultimo proposito segnaliamo la interessantissima intervista al medico italiano Cippi Martinelli impegnato da 24 anni nei servizi sanitari autogestiti delle comunità indigene.

Invitiamo, infine, seguendo le indicazioni finali di Aldo Zanchetta, a sostenere anche con piccole donazioni, il progetto di realizzazione di un sistema sanitario autonomo legato ai principi di medicina tradizionale e autogestito dalle comunità stesse, soprattutto in questa fase di emergenza pandemica.

Il nostro folgorante incontro con Cippi

Ricordo bene quel caldo pomeriggio di fine estate di un paio d’anni fa a casa di Aldo Zanchetta in lucchesia. L’ombra del secolare tiglio, il buon cibo genuino preparato da mani amiche e l’ottima compagnia. Tutti seduti in una specie di cerchio ad ascoltare lui, uomo e medico dallo straordinario carisma: Cippi Martinelli.

Cippi in poco meno di due ore con semplicità e naturalezza ci raccontò la sua esperienza più che ventennale di “medico napoletano in Chapas” espressione impiegata come sottotitolo del suo libro Eternamente straniero, la cui lettura è fortemente consigliata. Un incontro indimenticabile con una persona speciale, dalle grandi doti comunicative e con una visione grande di società.

Serena Campani 28 dicembre 2020

per il coordinamento del Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati

LA PANDEMIA IN MONDI ALTRI

Il nostro sguardo relativo alla pandemia, orientato dalla nostra cultura eurocentrica, salvo rare eccezioni si dirige automaticamente sul nostro mondo. Ma altri mondi esistono e sul modo di affrontare questa emergenza hanno qualcosa da insegnarci. Non parlo della Cina & dintorni, di cui si parla già assai, e per il modo di affrontarla rientrano nel novero dei paesi tecnologicamente avanzati, seppur con diverse tradizioni culturali.

Queste brevi note intendono offrire un rapido sguardo su questi paesi, e si dividono in due parti. Un primo sguardo alle politiche e strategie governative e un secondo alle politiche sviluppate dal basso. Queste ultime più interessanti da un punto di vista culturale e stimolo per riflettere. Quelle governative si diversificano più operativamente che concettualmente circa le tecnologie adottate e questo sia per vincoli materiali concreti (minor disponibilità finanziaria e di attrezzature tecnologiche) sia perché in qualche misura conservano ancora riferimenti culturali diversi. Quelle dal basso (comunità indigene o contadine e quelle delle periferie delle grandi metropoli) oltre ad avere vincoli materiali ancor più stringenti, rispecchiano, ovviamente in misura diversa, vincoli culturali con ì territori dove vivono e le povere risorse di cui dispongono. In molte di esse, specie quelle rurali, sono ancora vivi i saperi ancestrali, particolarmente in campo medico, saperi che dopo un lungo periodo di disprezzo da parte della scienza occidentale, stanno ricevendo maggiore attenzione anche se purtroppo nel quadro di politiche di rapina proprie della tradizione colonialista (leggi bio-pirateria).

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