“Omelia Contadina”. Online l’azione cinematografica di Alice Rohrwacher e Jr

"Omelia Contadina". Online l'azione cinematografica di Alice Rohrwacher e Jr

In occasione della 26esima edizione del Festival “Visioni Italiane”, organizzato dalla Cineteca di Bologna, siamo lieti di partecipare, come Comunità Rurale Diffusa, alla presentazione di “Omelia Contadina”, azione cinematografica realizzata a quattro mani da Alice Rohrwacher e l’artista JR per sostenere la lotta di piccoli agricoltori e cittadini dell’altopiano dell’Alfina.

Lunedì 16 novembre, alle 19, online sul profilo Facebook della Cineteca, l’incontro con i registi, intervistati dal direttore Gian Luca Farinelli, insieme ad alcuni dei contadini che hanno partecipato alle riprese. Avevamo pianificato e stavamo organizzando diversi appuntamenti di presentazione del cortometraggio sul territorio che abbiamo dovuto rimandare per ovvie motivazioni. Ma saremo comunque presenti in questo momento molto difficile per il pianeta e per l’Italia: non riusciamo a stare fermi, perché vogliamo evitare che il funerale simbolico del cortometraggio diventi una profezia.

 

La piccola agricoltura contadina è oltre la soglia del pericolo, il consumo di suolo è una costante nel nostro Paese, e in tutto il mondo, soprattutto in aree agricole. La concentrazione di terre in mano a pochi, per nulla illuminati, sembra rendere la monocoltura l’unica via percorribile.

Noi abbiamo deciso di vivere di agricoltura, di riprendere le tradizioni contadine e valorizzarle nella qualità del cibo e nel rispetto di terra, acqua e animali; abbiamo deciso di costruire una comunità con le altre persone che, pur facendo altri lavori, vivono sui nostri territori, per i quali si battono, condividendo insieme gli stessi valori; abbiamo deciso di difendere la Terra e questa azione cinematografica, girata sull’altopiano dell’Alfina e partecipata da tutte e tutti noi, mostrerà una parte dei nostri territori regalati alla speculazione e dati in mano a pochi, con la complicità di programmi agricoli europei.

Stiamo parlando della coltivazione intensiva ed estensiva della nocciola, il piano “Nocciola Italia”, presentato nel 2018 da Ferrero Hazelnut Company, che prevede il raggiungimento entro il 2025 di una superficie di settecento ettari di nuove piantagioni in Umbria (ma, dal momento che la zona con il maggior numero di nuovi impianti coricoli si trova a cavallo tra Umbria e Lazio, si potrebbero facilmente raggiungere i mille ettari). Questo processo speculativo dovrebbe essere arrestato innanzitutto perché, qui come altrove, i cittadini non hanno ricevuto adeguate informazioni sugli effetti che questi investimenti privati avranno sulla loro salute, sull’economia e sulla disponibilità di risorse naturali non inquinate. Invece purtroppo siamo costretti in casa per la delicata e straordinaria situazione emergenziale che stiamo vivendo, e per rispetto ai vari DPCM che si susseguono da mesi non possiamo esercitare il nostro diritto a protestare, mentre i noccioleti avanzano in ogni caso.

Purtroppo vediamo il rischio di risvegliarci, alla fine di questo incubo del Covid-19, dentro un altro incubo, circondati da monocolture, con enormi impatti sulle acque che beviamo, sull’aria che respiriamo e sulla Terra da cui viene il cibo che mangiamo: in definitiva con una ulteriore minaccia per la nostra salute. Chiediamo a ogni persona che vedrà questo splendido lavoro di Alice e JR di pensare che ognuno di noi dovrebbe prendersi cura di un pezzo di questo pianeta, deciderne la destinazione, supportare chi lo custodisce, perché difendere la Terra significa voler ancora immaginare un futuro, e immaginarlo diverso.

“Omelia Contadina” sarà disponibile gratuitamente sul canale YouTube della Cineteca da lunedì 16 novembrebit.ly/visioni_omeliacontadina. Per approfondire la questione della coltivazione intensiva di noccioli, consigliamo la visione del videoreportage di Lorenzo Buzzoni: https://m.youtube.com/watch?v=k9YD3Horbr4 .

Fonte: “Comunità Rurale Diffusa”
Pagina Facebookwww.comunitaruralediffusa.org

 

Fonte dell’articolo: orvietonews.it

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