Australia-Cina: tensioni; da Pechino accuse di razzismo

(ANSA) – SYDNEY, 8 GIU – Le crescenti tensioni con la Cina minacciano di compromettere in Australia settori cruciali fra cui il turismo e l’istruzione terziaria, dopo che il Ministero Cultura e Turismo di Pechino ha consigliato di non recarsi in Australia per turismo e per studiare in università australiani per via di “un allarmante aumento” di discriminazione razziale e violenza contro le persone cinesi, in relazione alla pandemia di coronavirus cominciata a Wuhan. Una presa di posizione che fa seguito all’imposizione di alte tariffe all’importazione di orzo australiano e la messa al bando di quattro grandi mattatoi che rappresentano il 35% delle esportazioni australiane di carne bovina – provvedimenti visti come conseguenze del peggioramento delle relazioni con Pechino.

Immediata la risposta del governo di Canberra, che smentisce che in Australia si siano moltiplicati gli attacchi razzisti. Secondo il ministro del Turismo Simon Birmimgham l’avviso del governo cinese “non ha alcuna base nei fatti” e l’Australia “è la società multiculturale e di immigrazione di maggior successo al mondo”. E il vice primo ministro Michael McCormack ha incoraggiato i turisti internazionali a venire in visita quando i confini saranno riaperti. “Chiunque venga in visita dalla Cina o si trovi già in Australia è più che benvenuto… I cinesi sanno che questo è un grande paese da visitare”, ha detto. I dati di Tourism Australia mostrano che nel 2019 i cittadini cinesi hanno costituito il più grande mercato per arrivi di turisti, in termini di spesa totale e di numero di pernottamenti, dati che rispecchiano l’alta dipendenza dell’economia australiana dalla Cina.

A confermare tuttavia le accuse di razzismo sollevate da Pechino, viene un sondaggio del gruppo di esperti Per Capita, che dall’inizio di aprile ha documentato 386 incidenti di razzismo a danno di australiani di origine asiatica, fra cui insulti, intimidazione fisica e sputi. Il sondaggio indica inoltre che circa il 90% degli incidenti non viene denunciato alla polizia e che per la maggior parte sono perpetrati da estranei e in pubblico. (ANSA)

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