A LUSSEMBURGO TRASPORTI GRATUITI. UNA PICCOLA RIVOLUZIONE VERDE?

di REMO CECCARELLI e PAOLA CAIRO

LUSSEMBURGO – “Era una delle promesse elettorali del governo Bettel e si è realizzata ieri (1/03/2020), finendo sui giornali di tutto il mondo. Il Lussemburgo ha introdotto la gratuità di tutti i mezzi di trasporto con un giorno d’anticipo, organizzando feste, concerti e incontri sui bus (bus RGTR et TICE), sui treni (ad eccezione del biglietto di 1a classe sui treni delle ferrovie nazionali) e sul tram. I Comuni manterranno il diritto di offrire i propri servizi di autobus a pagamento. Gli autobus su richiesta, infatti, i Call a Bus, potrebbero rimanere a pagamento”. Ne scrivono Remo Ceccarelli e Paola Cairo su “Passaparola”, magazine che Cairo dirige in Lussemburgo insieme a Maria Grazia Galati.
“Stamattina (ieri – ndr) gli utenti dei bus cittadini di alcune linee come, per esesmpio, il 18, non hanno trovato le macchinette per vidimare i biglietti che sono state smontate all’uopo. Anche se il traffico del lunedì non sembrava molto diminuito i residenti e i lavoratori frontalieri avranno, da oggi in poi, la chance di viaggiare gratis in tutto il Granducato.
Quello di cui non parla nessuno, governo in primis e molte testate internazionali, è che ci saranno sicuramente delle contro misure economiche per coprire la spesa. Anche se i biglietti incidevano solo l’8% sul budget dei trasporti, sono stati calcolati 500 milioni di € per quest’operazione di marketing, voluta soprattutto dai verdi che da qualche parte si dovranno reperire.
Si vocifera di aumenti sul bollo delle macchine, sulle accise della benzina. E cos’altro?
Sono ormai due anni che il ministro dei trasporti, il verde Francois Bausch, comunica in maniera mirata sulla gratuità dei trasporti pubblici, ma ha sapientemente glissato sulle contromisure per bilanciarla. Ci auguriamo che vadano a prendere il denaro soprattutto nelle tasche di chi possiede auto che generano “tonnellate” di CO2.
E non è detto che il traffico diminuisca perché i pendolari, in particolare i frontalieri di Belgio, Francia e Germania, dovranno convincersi a lasciare le auto ai posti di frontiera e salire sui bus regionali e cittadini per raggiungere il posto di lavoro. Anche quando hanno un posto auto in dotazione o la comodità dell’auto in città.
Finiranno le code sulle autostrade? Diminuirà davvero l’inquinamento?
Bausch ha trovato un modo davvero furbo per finire sui giornali del mondo intero e far parlare del piccolo Stato nel cuore d’Europa per questa piccola-grande rivoluzione verde! È presto per fare un bilancio ma solo qui abbiamo provato l’ebbrezza di viaggiare sui mezzi pubblici gratuitamente e in maniera legale”.

 

FONTE: Aise

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