POLITICHE 2018: ANTONIO AMATULLI (Dante Alighieri Durban) candidato di LIBERI E UGUALI alla CAMERA

Antonio Amatulli, direttore della società Dante Alighieri di Durban, scende in campo candidandosi alla Camera dei Deputati per Liberi e Uguali nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, unico “sudafricano” di tutto il centro-sinistra. “Al di là dei partiti politici – ha dichiarato quello che conta, soprattutto per le comunità all’estero, è ritrovarsi attorno a un programma che raccolga i bisogni più immediati del territorio. Dunque la mia candidatura nasce da questo e si rivolge a tutti. Se parliamo di italiani all’estero dobbiamo parlare di lavoro e opportunità”.

Ha il sapore della sfida, questa candidatura, in considerazione del fatto che, per esempio, in Australia ci sono 100mila italiani in più rispetto alla comunità italo-sudafricana. Ma veniamo al programma: uno dei punti su cui Amatulli sta costruendo la sua campagna elettorale è quello che prevede la visita medica per il rinnovo della patente vicino a casa: “è assurdo – spiega il candidato – che molti connazionali debbano ancora viaggiare per chilometri e, in alcuni casi, pernottare nella città dove sorge il consolato fino alla riapertura degli sportelli (mi é successo personalmente!).

Basterebbe scaricare un modulo dal sito del consolato, già tradotto in più lingue, e con questo andare da qualsiasi oculista, italiano e non, riconosciuto dal sistema sanitario locale. Una volta fatto ciò inviare tutta la documentazione via email e ricevere la patente a casa. Ci faciliterebbe la vita di molto”.

Altro tema caldo della sua campagna in vista delle elezioni del 4 marzo riguarda il Museo degli Italiani: “Nonostante i quasi 500 anni di emigrazione italiana in Sudafrica – dice Amatulli – se parliamo di documentazione storica e materiale bibliografico, esiste davvero poco. Le conquiste ottenute per il mondo col duro lavoro meritano però di essere raccontate di più. Basterebbe usare i locali delle Dante Alighieri o di altre associazioni italiane disposte ad ospitare raccolte di foto, lettere ed altri documenti relativi alla storia della comunità. Sarebbe già un grande passo avanti”.

Ma il candidato non sottovaluta neanche il discorso sulle imprese italiane e il Made in Italy: “La strategia di allargarsi oltre i confini locali e nazionali – in base alla sua opinione – é importante per le nostre aziende, che in molti casi hanno prodotti di qualità da poter offrire ai mercati esteri. Tuttavia il passo non é facile, per lungaggini burocratiche, per la mancanza di personale con competenze linguistiche e per svariati altri motivi.

Il settore pubblico e la rete di associazioni italiane all’estero devono necessariamente fare di più affinché i progetti di impresa validi siano sostenuti a dovere fornendo facilitazioni e assistenza”. Riguardo le associazioni italiane presenti in territorio sudafricano, il suo giudizio è positivo: “Sono moltissime, in tutti i continenti, di natura e con obiettivi svariati. la realtà associazionistica italiana é tutt’altro che in crisi. Giovani di recente emigrazione, laureati, ricercatori, tecnici, imprenditori, personale qualificato e studenti con interessi svariati (culturali, imprenditoriali, etc) hanno contribuito a rinnovare di molto il panorama”.

Una secca smentita arriva da parte del candidato LeU riguardo la voce che vorrebbe la cultura italiana in declino al di fuori dei confini nazionali, in quanto poco spendibile: “la storia di successo della Dante Alighieri di Durban – ricorda con orgoglio – passata da 2 studenti a 500 in soli 2 anni e mezzo dimostra esattamente il contrario. Sono tante le cose che si possono fare insieme. Sta a noi lavorare per il bene comune”.

 

FONTE: Aise

 

 

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