Incontro a Bruxelles per la costruzione di una lista unitaria di sinistra per gli italiani in Europa

Grote Markt, Brussels, Belgium

La sinistra italiana si prepara alle elezioni e tenta la lista unitaria per la Circoscrizione Estero

Bruxelles – Con l’obiettivo di costruire una lista unica di sinistra, “di e per gli italiani all’estero”, attraverso “un percorso partecipativo dal basso”, si terrà a Bruxelles la prima manifestazione pubblica ispirata al progetto “Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza”, lanciato da Anna Falcone e Tomaso Montanari al Teatro Brancaccio di Roma il 18 giugno scorso.

In occasione delle Elezioni politiche, la Circoscrizione Estero elegge 12 deputati e 6 senatori, con un sistema di voto diverso da quello nazionale, in cui sono previste le preferenze. Peraltro, con il c.d. “Emendamento Lupi” alla riforma della Legge elettorale, si concede ora anche ai residenti in Italia la possibilità̀ di candidarsi nella circoscrizione Estero, mentre ai residenti all’estero è vietato candidarsi in Italia.

Il voto degli italiani all’estero rappresenta un bacino significativo per tutte le forze politiche nazionali e, negli anni, nel corso delle campagne elettorali, ha prodotto una serie ricorrente di promesse (servizi consolari più capillari ed efficienti, investimenti sulla diffusione della lingua italiana, programmi Rai in chiaro, etc.) che all’indomani del voto, sono stati di fatto dimenticati.

I promotori dell’evento, che si autodefiniscono “emigrati per ragioni economiche” (per segnare la distanza da chi divide i richiedenti asilo dai migranti per ragioni economiche e climatiche), dallo scorso agosto hanno lanciato un appello, che ha trovato nelle ultime settimane ampio riscontro a livello europeo (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Montenegro, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera), soprattutto “per tentare di rispondere all’esigenza di incidere maggiormente nelle scelte di indirizzo (su contenuti e nomi) e per chiedere una netta discontinuità rispetto alle esperienze politiche precedenti”.

L’iniziativa, che avrà luogo sabato 11 novembre, a partire dalle ore 10, presso la Maison de la Laicïté Lucia de Brouckère (Rue de la Croix de Fer 60-62, 1000 Bruxelles), si propone di dar seguito all’appello, chiamando a raccolta cittadini, esponenti dell’associazionismo e dei partiti, che si richiamano ai valori della sinistra e dell’antifascismo, e che animano la comunità italiana all’estero, in vista dell’appuntamento elettorale della prossima primavera.

 

Fonte: http://www.eunews.it/

L’incontro è un passaggio fondamentale dopo l’appello lanciato nel mese di ottobre e attualmente firmato da più di cinquanta persone che risiedono in 11 differenti paese europei (FONTE: https://appellolistadisinistra.wordpress.com/contact/).

 

L’appello

Firma l’appello per una lista unitaria di sinistra alle prossime elezioni politiche nella Circoscrizione Estero / Europa

In quanto italiani che vivono da qualche mese o da molti anni all’estero, siamo anche noi “migranti per ragioni economiche”. Cervelli, braccia e cuori partiti dal proprio paese per necessità o per desiderio di cambiare. E per sentirci davvero cittadini d’Europa, e del mondo.

In occasione delle elezioni politiche, i nostri voti diventano interessanti, perché possono fare la differenza (12 deputati e 6 senatori eletti nella circoscrizione Estero). Cominciano così le promesse di rito: tasse sulla casa, servizi consolari, lingua italiana, Rai. E il voto all’estero diventa terreno di caccia per qualche cialtrone che poi cambia facilmente casacca.

L’ultima novità è l’emendamento Lupi alla riforma della Legge elettorale, votato anche dal PD, che concede anche ai residenti in Italia la possibilità di candidarsi nella circoscrizione Estero, mentre ai residenti all’estero è vietato candidarsi in Italia.

L’appello lanciato da alcuni di noi ad agosto voleva sondare la volontà di dare vita a una lista unica e unitaria di sinistra per la circoscrizione Europa in vista delle prossime elezioni politiche. Logicamente il riferimento era anche ad altre iniziative in Italia. Pensiamo al Brancaccio, la cui evoluzione è, finora, schiacciata da polemiche tutte interne a un ceto politico di sinistra, votato purtroppo alla sconfitta.

Tuttavia, ostinati come siamo, crediamo che per quel patrimonio “di lavoro condiviso, di iniziative unitarie, di piccole lotte e battaglie condotte insieme” che caratterizza le associazioni e le organizzazioni politiche degli italiani all’estero, si possa continuare in questo tentativo. Una lista di sinistra, insomma, di e per gli italiani all’estero. Una lista, secondo noi, che parta da alcuni principi:

  • Libera circolazione delle persone. Per i cittadini europei (Brexit, ecc.), come per tutti i migranti. Rifiutando le pratiche di respingimento e la distinzione tra richiedenti asilo e migranti per ragioni economiche e climatiche. Gli esseri umani non sono parametro economico, neanche quando il calcolo è favorevole alla presenza di migranti (come con la bilancia dei contributi previdenziali).
  • Garanzia delle protezioni sociali (diritto del lavoro, sicurezza sociale, cure mediche, casa, educazione…). Secondo un principio di reciprocità: non possiamo difendere i nostri diritti sociali all’estero, se il nostro paese d’origine rifiuta di rispettare quelli di chi arriva, vive, lavora, frequenta le scuole in Italia. Vedi la triste vicenda dello “ius soli”.
  • Sostegno alle politiche d’integrazione. Che non significa solo difesa dei servizi consolari o della lingua italiana. Sostegno quindi, per esempio, all’apprendimento della lingua del paese di residenza, informazioni e tutela del lavoro per i nuovi arrivati, integrazione e partecipazione alla vita politica, associativa, culturale, sociale e sindacale dei paesi di accoglienza.
  • Revisione dell’intero sistema della rappresentanza degli italiani all’estero. Dall’elezione dei parlamentari fino agli organismi come il CGIE o i COMITES, per ridare energia e slancio a forme di partecipazione reale nei corpi intermedi.

Noi, “emigrati per ragioni economiche”, vogliamo insomma mettere al centro l’accoglienza e la solidarietà, il diritto al lavoro e a una remunerazione equa, alla salute, all’ambiente, alla casa, alla cultura, all’istruzione. Vogliamo, per dirla con Corbyn, una politica “per i tanti e non per i pochi”.

Con queste premesse e con questi valori, organizziamo a Bruxelles un primo incontro pubblico per sviluppare e raccogliere idee, proposte, priorità per una lista unitaria di sinistra nella circoscrizione Estero alle prossime elezioni politiche italiane.

Firmatari (al 7 novembre 2017):

  • Goffredo Adinolfi, Portogallo
  • Michela Albarello, Spagna
  • Roberto Angelini, Regno Unito
  • Anneliese Baldaccini, Belgio
  • Andrea Barolini, Francia
  • Marcello Belotti, Spagna
  • Pietro Benedetti, Lussemburgo
  • Leonardo Benucci, Belgio
  • Paolo Bindi, Spagna
  • Guido Cagnoni, Belgio
  • Paola Cairo, Lussemburgo
  • Carlo Caldarini, Belgio
  • Roberto Caradonna, Olanda
  • Maurella Carbone, Germania
  • Paolo  Catania, Grecia
  • Gianni Copetti, Belgio
  • Alberto D’Onofrio, Francia
  • Cosimo De Benedictis, Belgio
  • Emanuele Del Giudice, Svezia
  • Massimo  Di Tomasso, Spagna
  • Emanuele Dolce, Belgio
  • Armando Ferrari, Spagna
  • Marina Frigerio, Svizzera
  • Marco Grispigni, Belgio
  • Marco Locurcio, Belgio
  • Angela Longo, Montenegro
  • Mariangela Macocco, Francia
  • Maria Giovanna Manieri, Belgio
  • Maria Mannarini, Germania
  • Cristina Marolda, Belgio
  • Concetta Martuccio, Germania
  • Ida Mauro, Spagna
  • Massimiliano Mirannalti, Germania
  • Tommaso Montenero, Germania
  • Mercedes Montenero, Germania
  • Anne Morelli, Belgio
  • Jessica Nazzari, Regno Unito
  • Liana Novelli,  Germania
  • Michele Ottati, Belgio
  • Giuseppa Paglia, Germania
  • Enrico Persico Licer, Francia
  • Luccio Pisano, Belgio
  • Catia Porri, Svizzera
  • Gianluca Rubino, Germania
  • Massimo  Russo, Belgio
  • Fabio Salvia, Belgio
  • Daniela Sambo, Belgio
  • Claudia Santoro, Spagna
  • Paolo Santorio, Regno Unito
  • Angelo Saracini, Grecia
  • Cristina Scarfia, Belgio
  • Francesco Scatigna, Francia
  • Antonino Carmelo Scifo, Belgio
  • Silvia Terribili, Olanda
  • Paolo Travelli, Lussemburgo
  • Massimiliano Vellini, Spagna
  • Maria G. Vitali-Volant, Francia

 

 

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