17 11 04 NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL ESTERO E ALTRE COMUNICAZIONI..

1 – L’ON. LA MARCA PARTECIPA AL GALA DELLA BASILICATA CULTURAL SOCIETY OF CANADA PER CELEBRARE IL GEMELLAGGIO DELLE CITTÀ DI TORONTO E MATERA
2 – L’ON. FRANCESCA LA MARCA INTERVISTATA DA “PUNTODINCONTRO” (MESSICO)
3 – L’ON. LA MARCA PARTECIPA A CHICAGO ALL’INCONTRO CON MATTEO RENZI, LA RESPONSABILE PD MONDO ANNA GRASSELLINO E I DIRIGENTI DEL PD DEL NORD AMERICA
4 – FEDI (PD) – COMMISSIONE CONTINENTALE DEL CGIE PER I PAESI ANGLOFONI A MELBOURNE: POSITIVA OCCASIONE PER UN COMUNE IMPEGNO DI RINNOVAMENTO. A Melbourne, in occasione dei lavori della Commissione continentale per i Paesi anglofoni extra-europei del CGIE, si è avuto un importante momento di confronto politico

1 – L’ON. LA MARCA PARTECIPA AL GALA DELLA BASILICATA CULTURAL SOCIETY OF CANADA PER CELEBRARE IL GEMELLAGGIO DELLE CITTÀ DI TORONTO E MATERA. Con una partecipazione veramente d’eccezione (circa 900 persone) a Toronto venerdì 27 ottobre si è svolto l’annuale gala della Basilicata Cultural Society of Canada. Questa edizione è stata dedicata alla celebrazione del gemellaggio culturale tra le città di Matera e Toronto. 30 OTTOBRE 2017
Dopo un primo momento svoltosi a Matera il 24 giugno scorso, in occasione del quale una rappresentanza di autorità della metropoli nordamericana si è recata nella città lucana per definire il protocollo d’intesa, venerdì il rapporto di partenariato ha avuto la sua conclusiva definizione. Il bellissimo evento è stato organizzato in modo sontuoso da Frank Miele, il “Cultural Partnership Chairman” dell’associazione, dal Presidente Emanuele Di Lecce, dal Vice Presidente Pat Tremamunno e da tutto l’esecutivo. Presenti diversi politici italo-canadesi in rappresentanza di più livelli istituzionali e una delegazione della Città di Matera e della Regione Basilicata.
On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D. Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America
Electoral College of North and Central America

2 – L’ON. FRANCESCA LA MARCA INTERVISTATA DA “PUNTODINCONTRO” (MESSICO)
http://puntodincontro.mx/articoli2017/italianimessico02112017.htm
2 novembre 2017 – Dopo la sua visita a Città del Messico, Puebla e Tlaxcala nei giorni scorsi, l’On. Francesca La Marca —deputata eletta con il Partito Democratico nella Circoscrizione America del Nord e Centrale— ha concesso la seguente intervista a Puntodincontro.

QUALI SONO STATI I RISULTATI DEL SUO VIAGGIO IN MESSICO? CHE NOVITÀ HA TROVATO FRA GLI ITALIANI IN QUESTO PAESE?
Come sapete questa è stata la mia seconda visita nel corso di questa legislatura. Mi ero già fatta un’idea dopo il viaggio di due anni fa a Città del Messico, Chipilo e Puebla, ma devo dire che questa missione per me è stata molto proficua e ho avuto modo di rivedere persone che avevo già conosciuto e di incontrare tanta gente nuova.
Rispetto al viaggio precedente, ho scoperto molti più imprenditori giovani, che si sono trasferiti in Messico da poco. Queste nuove conoscenze hanno confermato quello che già sapevo dai dati, cioè che i rapporti tra i nostri due Paesi continuano a rafforzarsi e che la voglia di trasferirsi in questa nazione fra i professionisti italiani è in aumento.
Ho notato anche molto attaccamento all’Italia e un grande amore per la nostra patria, sia da parte dell’immigrazione presente da decenni, sia da parte dei giovani che si sentono molto vicini al Bel Paese anche se, per fortuna, hanno trovato lavoro ed opportunità in terra azteca.
Il giorno prima della mia partenza, inoltre, ho avuto l’onore di incontrare il Governatore dello Stato di Tlaxcala, Marco Antonio Mena —una visita a cui sono stata accompagnata dal Capo della Cancelleria consolare dell’Ambasciata Paolo Epifani e dal Console onorario nello Stato di Puebla Stefano Stortoni. Durante l’incontro abbiamo parlato della possibilità di organizzare scambi vacanza-lavoro tra l’Italia e lo stato di Tlaxcala, soprattutto per i giovani.
Tutto questo mi riempie di energia e mi motiva ancora di più a lavorare per la comunità italiana in Messico.

Durante la sua visita, Lei si è riunita nella residenza dell’Ambasciatore Maccotta con l’On. Víctor Giorgana, Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera federale dei Deputati messicana. Quali sono le possibilità reali di collaborazione fra i parlamenti dei due Paesi?

È così: durante la cena offerta dall’Ambasciatore ho imparato molte cose dalla conversazione che ho sostenuto con l’On. Giorgana, una persona davvero gentilissima. Entrambi siamo stati d’accordo sul fatto che Italia e Messico possono collaborare ancora di più sul fronte della lotta contro la delinquenza organizzata, un problema che purtroppo riguarda entrambi i Paesi e su cui si è già avviata un’intensa cooperazione.
Abbiamo parlato poi del sistema di voto messicano e della nuova legge elettorale italiana, confrontando i due ordinamenti giuridici. Sono rimasta molto colpita, positivamente, da ciò che mi ha detto il Presidente Giorgana, comprese le disposizioni approvate per quanto riguarda l’uguaglianza di genere negli organi di rappresentanza e le iniziative per aumentare la presenza dei giovani di età inferiore ai 35 anni.
Si tratta di lezioni che credo che rappresentino qualcosa che l’Italia può imparare dal Messico e che senza dubbio porterò ai miei dirigenti. Lo scambio di vedute è stato, quindi, molto utile.

Chi prevede che saranno i suoi avversari nelle elezioni del 2018 per quanto riguarda la Circoscrizione America del Nord e Centrale e perché pensa di avere vantaggi su di loro?

Francamente sono troppo occupata per pensare a chi saranno i miei avversari. Certamente sappiamo come si vota all’estero, per cui ci saranno tanti concorrenti, ma le liste si fanno a Roma e non all’estero —è importante fare questa precisazione— e verranno stilate poco prima delle votazioni, quando si scioglierà il Parlamento, all’inizio della campagna elettorale.
Non sto a preoccuparmi di chi saranno i miei concorrenti e ciò che posso dire è che ho sempre lavorato per le nostre collettività e continuerò a farlo. Ribadisco quello che ho detto all’Istituto Italiano di Cultura di Coyoacán la sera del mio arrivo in Messico: appena eletta mi sono promessa di mantenere sempre un rapporto stretto con le nostre comunità e credo di esserci riuscita, mediante visite e canali che ho mantenuto aperti per ricevere spunti e suggerimenti che possano contribuire a migliorare il mio lavoro.
Se il passato è un’indicazione del futuro, penso che non ci sia nulla da aggiungere, il mio impegno è stato dimostrato e continuerò a mantenerlo per le nostre collettività.

La Circoscrizione estero è davvero riuscita ad ottenere migliori condizioni per gli italiani all’estero da quando esiste?

Sì. A questo proposito vorrei usare come esempio l’ultima legge di bilancio, quella di esattamente un anno fa. È stata forse la più positiva, per quanto riguarda noi italiani oltre confine, che abbiamo visto negli ultimi dieci anni, dato che la nostra rappresentanza diretta in Parlamento esiste dal 2006.
Lo dico perché come gruppo PD siamo riusciti ad ottenere, mediante l’emendamento a prima firma La Marca, un importante aumento dei fondi —1.300.000 euro— destinati alla stampa all’estero, oltre a fondi aggiuntivi per le attività di promozione della lingua e della cultura e aumento delle dotazioni alle Camere di commercio nel mondo. Sono impegnata anche sul fronte dei finanziamenti ai Comites ed al CGIE.
Se facciamo, quindi, il paragone con dieci anni fa —per non parlare della situazione durante i governi Berlusconi, periodo nel quale ci sono stati tagli drastici che hanno penalizzato notevolmente gli italiani all’estero—, posso dire che senza alcun dubbio si è verificata una svolta positiva per i nostri connazionali nel mondo.

Perché, secondo lei, esistono avversari politici di questa Circoscrizione che ne hanno cercato di diminuire il numero di voti con l’emendamento, poi ritirato, che prevedeva l’annullamento del suffragio per corrispondenza?

Forza Italia (FI) ha sempre dimostrato non solo un grande disinteresse nei confronti degli italiani all’estero, ma addirittura —a mio avviso— ha mirato alla distruzione della loro rappresentanza politica. Come? Innanzitutto, e l’ho appena detto, l’abbiamo visto durante i vari governi Berlusconi con i tagli, veramente drastici, ai finanziamenti destinati alla promozione della nostra lingua e cultura nel mondo.
E poi, FI —in Italia e oltre confine—, con l’emendamento Brunetta, ha voluto penalizzare, in modo mirato, i nostri connazionali nel mondo con l’installazione di seggi nelle sedi consolari e l’eliminazione del voto per corrispondenza. Vista da fuori, l’iniziativa avrebbe magari potuto essere interpretata come un risparmio ed un’enfasi rivolta a chi ha interesse a votare, ma in realtà è tutto il contrario.
Brunetta e il suo gruppo non hanno preso atto della nostra realtà. Pensiamo, ad esempio, alla ripartizione Nord e Centro America: le distanze sono enormi, per cui l’implementazione dei seggi e l’eliminazione del voto per corrispondenza significherebbe un aumento notevole dei costi ed un grande svantaggio per migliaia di connazionali.
Come potrebbero i nostri anziani in Messico, in Canada o negli Stati Uniti recarsi ai seggi? Questo dimostra chiaramente una mancanza di conoscenza e di rispetto nei confronti della nostra realtà.
Non dimentichiamoci, poi, che l’emendamento che è stato approvato, a prima firma Lupi [che prevede la candidabilità dei residenti in Italia alle circoscrizioni estere, ma non viceversa, NdR], viene proprio dal centro-destra ed è uno schiaffo a tutti i nostri connazionali residenti fuori dall’Italia.
Sono tutte dimostrazioni di avversione alla nostra Circoscrizione, che dimostrano una chiara intenzione di volerla distruggere.
Vuole aggiungere qualcosa per i nostri lettori?
Prima di tutto voglio ringraziare la comunità che ho avuto modo di conoscere e rivedere durante questa visita. Ringrazio anche le nostre rappresentanze diplomatiche.
L’accoglienza che ho ricevuto è stata veramente calorosa sia a Città del Messico che a Puebla e Tlaxcala. Purtroppo questa volta non è stato possibile visitare le altre collettività, ma spero di poterlo fare in un futuro prossimo, perché so che esiste una bella presenza italiana in città come Guadalajara e Monterrey.
Voglio che tutti sappiano che ho preso atto dei suggerimenti raccolti durante la visita e mi sto già attivando sui diversi punti che li compongono. Grazie di cuore

3 – L’ON. LA MARCA PARTECIPA A CHICAGO ALL’INCONTRO CON MATTEO RENZI, LA RESPONSABILE PD MONDO ANNA GRASSELLINO E I DIRIGENTI DEL PD DEL NORD AMERICA
Lunedì, 30 ottobre, si è svolto a Chicago un incontro tra Matteo Renzi, Anna Grassellino, nuova responsabile PD Mondo, e i dirigenti del PD in Nord America. Presenti i parlamentari PD della ripartizione, l’on. Francesca La Marca e il senatore Renato Turano. 2 NOVEMBRE 2017
Nel corso della riunione si è avuto un utile scambio di opinioni e vedute su diversi temi, sia di ordine generale che specificamente riguardanti gli italiani all’estero: le conseguenze della nuova legge elettorale, lo Ius Soli, le scelte da fare per incentivare la ricerca universitaria in Italia in comparazione con i centri di eccellenza in USA, le prossime elezioni e le prospettive del PD.
La Marca è intervenuta sull’emendamento Lupi alla legge elettorale, che consente ai residenti in Italia di candidarsi in una ripartizione della circoscrizione Estero. La parlamentare ha sottolineato che, pur comprendendo le difficoltà derivanti da una negoziazione tra varie forze politiche, non ha votato l’emendamento, che è stato interpretato dalle nostre comunità all’estero come una lesione di una prerogativa acquisita. La Marca, comunque, si è compiaciuta della garanzia data sia dal segretario Renzi che dal capogruppo Rosato che il PD non candiderà all’estero alcun candidato residente in Italia.
Renzi ha ascoltato con attenzione e preso atto degli spunti forniti. Anna Grassellino, a sua volta, ha confermato che per l’elaborazione del programma elettorale del PD in vista della prossima consultazione elettorale si procederà con i sei gruppi di lavoro già istituiti.

4 – FEDI (PD) – COMMISSIONE CONTINENTALE DEL CGIE PER I PAESI ANGLOFONI A MELBOURNE: POSITIVA OCCASIONE PER UN COMUNE IMPEGNO DI RINNOVAMENTO. A Melbourne, in occasione dei lavori della Commissione continentale per i Paesi anglofoni extra-europei del CGIE, si è avuto un importante momento di confronto politico. 2 NOVEMBRE 2017

Significativo, intanto, per il momento che attraversiamo, un momento in cui le divisioni, la creazione di muri e barriere rischiano di farci arretrare rispetto a parametri di civiltà conquistati con anni di impegno civile e politico: sul terreno della cittadinanza, dei diritti civili e politici, della tutela del lavoro, della mobilità. Il riferimento più diretto è alla Brexit, ma si potrebbero considerare anche altre realtà che, come il Venezuela, vivono una profonda crisi politica e istituzionale, oppure regioni in crisi di identità o impegnate a chiedere, con determinazione crescente, maggiore autonomia, come la Catalogna, il Veneto, la Lombardia. Si può pensare anche all’Australia, che mette in discussione tutta la sfera della cittadinanza e dei visti, riducendo mobilità e capacità di integrazione.

La risposta a tutto questo non può essere populistica. La classe politica e dirigente, globalmente, ha bisogno di idee e proposte nuove, capaci di determinare un equilibrio ragionevole tra maggiore sicurezza e pieno rispetto dei diritti civili, di assicurare processi di integrazione in grado di allontanare i mali dell’isolamento, del razzismo, della incomprensione. Occorre in sostanza avere una visione della società del futuro che, deformata dalle paure, rischia di essere costruita unicamente sulle ragioni del controllo.

In questo contesto ci siamo noi: una comunità stabile, composta da tante belle persone arrivate negli anni dell’emigrazione di massa e oggi integrate, una comunità in movimento, fatta di giovani italo-australiani che si muovono nel mondo. Una comunità in crescita con i nuovi arrivi, che portano la ricchezza della loro diverse professionalità e della loro capacità di lavoro. Una comunità più forte per la presenza di imprese, impegnate nei grandi progetti infrastrutturali e di medie e piccole aziende che veicolano prodotti e tecnologie in tutti i settori, da quello eno-gastronomico a quello della produzione industriale. E ci sono poi le istituzioni comunitarie, quelle di rappresentanza e quelle di servizio, che vanno valorizzate, protette, rafforzate. Mai indebolire le rappresentanze, le istituzioni, a partire da quelle di base.

I lavori di questa Commissione continentale anglofona ci hanno dato l’opportunità di rafforzare proprio la nostra capacità di analisi.
È indispensabile, prima di tutto, rinnovare la nostra proposta politica ed organizzativa. rafforzare proprio la nostra capacità di analisi. È sicuramente utile ipotizzare momenti di confronto, ma dobbiamo tener conto delle esigenze di una presenza nel mondo che chiede aperture, non chiusure.

Alcuni parlano di una nuova Conferenza, altri di “Stati generali per gli italiani nel mondo”, altri ancora di ripetere momenti di un passato, remoto o prossimo che sia, in cui abbiamo specificato, e talvolta frammentato, le nostre esigenze in base al genere, all’età anagrafica, alle motivazioni dello stare insieme, al fare impresa, al vivere in associazione, alla tutela dei diritti o all’azione di promozione. In realtà, la suddivisione tematica rischia di diluire e annebbiare la visione d’insieme.

Per una nitida visione d’insieme, abbiamo bisogno innanzitutto della politica.

Sì, della politica. Lo dico in un momento di grande divisione tra i partiti e anche internamente ai partiti. Lo dico perché proprio il CGIE deve dialogare di più con i partiti ed evitare che le forze politiche giochino strane “partite” sugli italiani all’estero. Abbiamo bisogno, infatti, di una visione d’insieme che garantisca la parità di trattamento, la parità di opportunità, la parità di esercizio dei diritti democratici e di cittadinanza. Su questi e altri contenuti gli organismi di rappresentanza, Com.It.Es. e C.G.I.E. in prima linea, saranno utili strumenti di conoscenza, comprensione e progettazione politica verso i partiti e verso le istituzioni, Governo e Parlamento.
Quali sono le prospettive per il futuro e come lavorare su un programma condiviso da porre all’attenzione delle istituzioni e delle forze politiche? Il metodo è molto importante. Non abbiamo tempo e voglia di altre conferenze, dividendoci nuovamente in categorie, o di ripercorrere vecchie strade e modelli superati di partecipazione. Abbiamo bisogno di consultazioni di base, aperte e rapide. Di proposte concrete che arrivino dalla base. E di ascolto.
Partiremo dalla prossima legge finanziaria: molte delle proposte arrivano dalla base. Non possiamo ripetere un’altra esperienza negativa come quella della legge elettorale e delle modifiche alla legge 459 del 2001, modifiche risultate alla fine quelle che nessuno voleva, mentre le proposte di riforma sono state accantonate, o peggio, ignorate.
Ecco, se riuniamo e organizziamo le nostre forze, possiamo far ripartire da questa fase complessa e talvolta critica di fine legislatura, sia per la politica dei partiti che per quella delle istituzioni comunitarie, una nuova stagione di crescita e di rinnovamento.
On. Marco Fedi

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