17 09 16 – News dai Parlamentari eletti all’estero e altre comunicazioni

17 09 16 PD Parlamentari estero.

1 – FEDI E GIACOBBE (PD): AL PRIMO POSTO SERVIZI CONSOLARI E TUTELA PREVIDENZIALE. Dalla serie di incontri svoltisi a Melbourne arriva forte un segnale in direzione di un rafforzamento dei servizi consolari, soprattutto a Melbourne, oltre alla richiesta di garantire che la tutela previdenziale degli italiani nel mondo continui a muoversi verso l’obiettivo della parità di trattamento.
2 – FEDI E PORTA (PD) – PENSIONI ALL’ESTERO: TUTTE LE NOVITÀ SULL’ESISTENZA IN VITA 2017-2018. Sono molte le novità annunciate dall’Inps che riguardano prassi e modalità dell’accertamento dell’esistenza in vita per l’anno 2017 per il pagamento delle prestazioni all’estero
3 – FEDI E PORTA (PD): VALIDI GLI ACCERTAMENTI FISCALI NOTIFICATI PRESSO LA RESIDENZA AIRE CON RACCOMANDATA. Le controversie e le incertezze relative alle modalità di trasmissione degli avvisi di accertamento fiscale all’estero sono state nuovamente affrontate dalla Corte Suprema. Con una recente Ordinanza (n. 20256 del 22 agosto 2017) la Corte di Cassazione ha chiarito che deve ritenersi valido un avviso di accertamento fiscale notificato al contribuente italiano presso l’indirizzo estero risultante dai registri AIRE.
4 – LAVORO – ITALIANI ALL’ESTERO – BRUZZESE (INSIEME ARGENTINA) SU ALITALIA:” IN ITALIA TRANSITANO 64 MILIONI DI PERSONE. E’ UN DELITTO LIQUIDARE UNA COMPAGNIA CON PILOTI E PERSONALE DI ECCELLENZA” (2017-09-05).
5 – LA MARCA (PD): LE MANIFESTAZIONI E I SIMBOLI DELLA COMUNITÀ ITALO-STATUNITENSE APPARTENGONO ALLA STORIA DEL PAESE. Con il rispetto che si deve ad organismi democratici, ho già espresso la mia contrarietà verso la decisione della municipalità di Los Angeles e di altre città degli Stati Uniti di abolire il Columbus Day e di sostituirlo con una ricorrenza dedicata alle popolazioni native d’America. Vorrei tornare sulla questione non per esprimere un diverso parere, ma solo per motivarne in modo meno emotivo le ragioni.
6 – FEDI (PD): POSITIVA SERIE DI INCONTRI A CANBERRA. Positiva serie di incontri a Canberra dove l’On. Marco Fedi ha incontrato il Consigliere CGIE Franco Papandrea, il Presidente del Club Italiano Angelo Damiano, la portavoce dell’IACS, Italo-Australiani Community Services, Cellina Benassi e Vincenzo Ciano, esponente del Comites e Presidente della Federazione dei Calabresi di Canberra, per discutere i temi rilevanti per la comunità italiana di Canberra.
7 – LA MARCA (PD): SOLIDARIETÀ CON LE POPOLAZIONI DEL MESSICO E DELLE ALTRE AREE COLPITE DAL SISMA E VICINANZA ALLA COMUNITÀ ITALIANA. In queste ore di allarme e preoccupazione per il grave . terremoto che ha colpito il Messico e altre aree del Centro America, il mio pensiero va indistintamente alle popolazioni che stanno vivendo questo nuovo dramma della natura e, in particolare, a quelle più esposte e indifese.
8 – FEDI E GIACOBBE (PD): INSIEME CON LA COMUNITÀ ITALIANA DI ADELAIDE. L’On. Marco Fedi e il Sen. Francesco Giacobbe, nell’ambito del programma di incontri con la comunità italiana in Australia, hanno fatto tappa ad Adelaide. Nella città del Sud Australia, i parlamentari del PD hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con i rappresentanti della comunità e di approfondire le questioni di maggiore interesse e preoccupazione
9 – FEDI E PORTA (PD): PENSIONE AI SUPERSTITI, RESIDENTI ALL’ESTERO E LE REGOLE IN VIGORE.
10 – FEDI (PD) – AUDIZIONE VIGNALI: IMPEGNO COMUNE PER MIGLIORARE I SERVIZI E AFFRONTARE LE EMERGENZE. L’audizione con Luigi Maria Vignali, Direttore Generale della Direzione per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del MAECI, ha consentito una seria opportunità di approfondimento su temi di maggiore rilevanza per le nostre comunità nel mondo

1 – FEDI E GIACOBBE (PD): AL PRIMO POSTO SERVIZI CONSOLARI E TUTELA PREVIDENZIALE. Dalla serie di incontri svoltisi a Melbourne arriva forte un segnale in direzione di un rafforzamento dei servizi consolari, soprattutto a Melbourne, oltre alla richiesta di garantire che la tutela previdenziale degli italiani nel mondo continui a muoversi verso l’obiettivo della parità di trattamento. 1° SETTEMBRE 2017
Una intensa giornata di incontri, apertasi con una intervista con Tony Tardio a Rete Italia, emittente radiofonica nazionale, una lunga conversazione con Dario Nelli e Riccardo Schirru de Il Globo ed un incontro informale con i rappresentanti del Com.It.Es., presieduto da Francesco Pascalis, dei Patronati e della Società Dante Alighieri.
La discussione e le proposte avanzate, alcune anche innovative, confermano l’impegno di tutti per garantire uno sforzo affinché si superino i ritardi del Consolato Generale di Melbourne, assolutamente ingiustificabili, sia per il rilascio dei passaporti che per la cittadinanza. In questo senso partirà subito un’azione di monitoraggio che sarà affiancata dall’azione parlamentare per avere personale di ruolo ed a contratto locale in grado di assorbire la forte richiesta di servizi.

Durante l’incontro sono stati ribaditi i ritardi sul fronte del personale a contratto in tutto il mondo, in particolare i mancati aumenti retributivi, lo stallo sui nuovi contratti in Australia e la retribuzione in valuta locale: aspetti sui quali occorrono risposte rapide.
I Patronati, il mondo della tutela previdenziale in generale, chiede non solo che venga riconosciuto il lavoro svolto a tutela dei connazionali, ma che le proposte dell’INPS e del Governo, anche in vista della prossima legge di bilancio, tengano conto delle riflessioni svolte dai Patronati.
Sulla 14esima, in particolare, la richiesta è che venga corrisposta dopo la verifica reddituale evitando in questo modo che costituisca indebito per chi non ha diritto a riceverla, ma garantendo che venga pagata a chi ne ha diritto.
Alla prossima riunione di coordinamento del sistema Italia, organizzata per il 14 ottobre a Canberra, non solo affronteremo questi temi ma chiederemo che lo sforzo fatto finora in direzione degli enti gestori i corsi di lingua e cultura italiane continui nella direzione di un coinvolgimento diretto nella modifica della circolare 13 e nella identificazione di progetti innovativi che leghino promozione linguistico-culturale e promozione economico-commerciale. In questo senso gli enti gestori debbono poter contare sul quadro complessivo degli investimenti in questo settore e non essere relegati nei tradizionali capitoli di bilancio del MAECI.
Importante, infine, segnalare la proposta avanzata con forza per maggiori risorse ai Com.It.Es, con modifiche alla circolare 4, ed al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero affinché possa svolgere il ruolo previsto dalla legge
On. Marco Fedi – Sen. Francesco Giacobbe-

2 – FEDI E PORTA (PD) – PENSIONI ALL’ESTERO: TUTTE LE NOVITÀ SULL’ESISTENZA IN VITA 2017-2018. Sono molte le novità annunciate dall’Inps che riguardano prassi e modalità dell’accertamento dell’esistenza in vita per l’anno 2017 per il pagamento delle prestazioni all’estero. 4 SETTEMBRE 2017
L’Inps ce le aveva già preannunciate nel mese di luglio u.s. nel corso dell’Audizione presso il Comitato della Camera dei deputati per gli italiani nel mondo. Ora le novità diventano operative e, nell’intenzione dell’Inps, dovrebbero accelerare e snellire le procedure del complesso strumento di accertamento e pagamento delle pensioni all’estero.
Ma vediamo – ancorché in maniera sintetica – quali sono le più importanti innovazioni così come illustrate dall’Inps.

Come è noto l’accertamento dell’esistenza in vita è stato introdotto dall’Inps per assicurare la correttezza dei flussi dei pagamenti dei trattamenti pensionistici e come strumento di percezione e contrasto del fenomeno dell’indebita percezione delle prestazioni. Tale controllo viene condotto all’estero dalla Citibank per che di anno in anno procede su richiesta dell’Inps oltre che ai pagamenti anche all’accertamento dell’esistenza in vita.

A partire dal mese di settembre 2017 è stato deciso di frazionare la platea dei pensionati interessati in due blocchi, distinti per aree geografiche e residenza, programmando due differenti fasi di verifica.
Tale verifica sarà da ora effettuata non solo attraverso l’invio a tutti i pensionati di lettere personalizzate ma anche con strumenti alternativi.

L’accertamento sarà attuato in due fasi cronologicamente distinte in rapporto ai Paesi di residenza dei beneficiari per consentire una migliore gestione.

La prima fase si svolgerà da settembre 2017 a febbraio 2018 e riguarderà le pensioni erogate ai pensionati residenti in Africa, Australia (Oceania) ed Europa (ad esclusione dei Paesi scandinavi e dei Paesi dell’est Europa).
Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a settembre 2017 e il pagamento della rata di febbraio 2018 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza per coloro i quali non faranno pervenire l’attestazione entro i primi giorni di gennaio 2018. In caso di mancata riscossione personale, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2018.

La seconda fase si svolgerà da febbraio a luglio 2018 e riguarderà i pensionati residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi e i Paesi dell’Est Europa.
Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a febbraio 2018 e il pagamento della rata di luglio 2018 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza per coloro i quali non faranno pervenire l’attestazione entro i primi giorni di giugno 2018. In caso di mancata riscossione personale, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2018.
Giova ricordare tuttavia, ed ecco l’altra novità, che per razionalizzare e semplificare lo svolgimento dell’attività di verifica è stato valutato opportuno dall’Inps non inviare la richiesta di produrre la prova di esistenza in vita ai seguenti gruppi di soggetti, i quali, pertanto, per la verifica di quest’anno, non sono tenuti a restituire le attestazioni: pensionati che riscuotono, annualmente, pensioni di importo mensile inferiore a 10 euro (per tali pensionati la verifica sarà effettuata ogni due anni, in considerazione dello scarso rischio di erogazione di rilevanti importi indebiti); titolari di pensioni che sono oggetto di scambi mensili di informazioni con le Istituzioni previdenziali tedesche e svizzere con le quali vengono scambiate informazioni; beneficiari che hanno riscosso la pensione agli sportelli di Western Union: per la prima fase della verifica saranno esclusi dall’invio delle lettere i soggetti che hanno riscosso personalmente agli sportelli Western Union nei mesi di maggio e giugno 2017; per la seconda fase della verifica, invece, i pensionati che hanno riscosso personalmente ai suddetti sportelli nei mesi di novembre e dicembre 2017; beneficiari che, di propria iniziativa, hanno fornito a Citibank una valida attestazione/certificazione di esistenza in vita con data recente e quelli per i quali le strutture territoriali INPS hanno comunicato alla Banca di aver ricevuto una valida prova dell’esistenza in vita nell’imminenza dell’avvio della verifica.
Citibank ha già avviato il processo di spedizione della lettera esplicativa e del modulo standard di attestazione ai pensionati compresi nella prima fase della verifica generalizzata anno 2017; la lettera è stata redatta sia in lingua italiana, che in una delle seguenti cinque lingue a seconda del Paese di destinazione: inglese, francese, tedesco, spagnolo o portoghese.
In Canada e Svizzera, Citibank invierà la lettera e il modulo da compilare in tre lingue. Le lettere da inviare ai pensionati sono poco più di 135.000.
Relativamente ai soggetti inseriti nella prima fase, nella lettera verrà indicato che la restituzione del modulo di attestazione dell’esistenza in vita dovrà avvenire entro il 5 gennaio 2018; in caso di mancata produzione della prova di esistenza in vita entro tale termine, il pagamento della rata di febbraio 2018 sarà localizzato presso gli sportelli Western Union per la riscossione personale.
L’Inps precisa che, per limitare le difficoltà riscontrate in passato dai pensionati che non ricevono per disguidi postali la modulistica per assolvere all’onere, a partire da quest’anno, Citibank ha introdotto un nuovo servizio che consente agli operatori dei Patronati e ai funzionari dei Consolati, abilitati al portale della Banca, di generare autonomamente il pacchetto per la prova di esistenza in vita, il modulo per cambio indirizzo e il modulo per la variazione del conto corrente.
Per quanto riguarda invece le modalità di produzione della prova di esistenza in vita, l’Inps informa che Citibank ha reso disponibili ai pensionati interessati nell’accertamento diversi modi tra i quali la modalità cartacea con la quale in via ordinaria i pensionati dovranno far pervenire il modulo di attestazione dell’esistenza in vita, correttamente compilato, datato, firmato e corredato della documentazione di supporto, alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom entro il termine indicato nella lettera esplicativa.
Come è noto tale modulo dovrà essere restituito a Citibank, controfirmato da un “testimone accettabile” entro il termine stabilito per la durata della verifica, per ognuna delle due fasi.
Per “testimone accettabile” si intende un rappresentante di un’Ambasciata o Consolato Italiano o un’Autorità locale abilitata ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione di esistenza in vita. La tipologia di “testimoni accettabile” per le diverse aree geografiche è riportata nell’opuscolo Domande Frequenti, pubblicato sul sito web di Citibank.
Come si ricorderà in occasione delle precedenti verifiche generalizzate dell’esistenza in vita, è emerso che, talvolta, i pubblici funzionari di alcuni Paesi si sono rifiutati di sottoscrivere il modulo di Citibank.
Ora per evitare difficoltà ai pensionati, in tali casi Citibank accetterà le certificazioni di esistenza in vita emesse da enti pubblici locali. Nel caso in cui il pensionato si trovi in stato di infermità fisica o mentale, o si tratti di pensionati che risiedono in istituti di riposo o sanitari, pubblici o privati, o di pensionati affetti da patologie che ne impediscono gli spostamenti o di soggetti incapaci o reclusi in istituti di detenzione, è necessario contattare il servizio di assistenza di Citibank che renderà disponibile il modulo alternativo di certificazione di esistenza in vita.
Giova ricordare inoltre che per i pensionati residenti in Australia, in Canada, nel Regno Unito e negli Stati Uniti, a partire dalla verifica dell’esistenza in vita riferita all’anno 2015, l’INPS ha fornito a Citibank una lista di operatori dei Patronati che in base alla normativa locale hanno qualifiche che rientrano fra quelle dei testimoni accettabili. Tali soggetti, previa verifica da parte di Citibank del possesso della qualifica di testimone accettabile, sono autorizzati ad accedere al portale specificamente predisposto dalla stessa Citibank al fine di attestare in forma telematica l’esistenza in vita dei pensionati.
Infine altre novità riguardano la facoltà degli operatori di Patronato abilitati di utilizzare uno strumento di trasmissione telematica dei moduli di attestazione di esistenza in vita; gli aggiornamenti al portale informatico della Citibank che consentiranno una gestione più efficiente delle attività; la riscossione personale presso sportelli della Western Union che costituirà valida prova dell’esistenza in vita sollevando così il pensionato dall’invio del modulo cartaceo alla Citibank; il servizio di assistenza della Citibank a supporto dei pensionati, operatori di Consolati, delegati, procuratori, che necessitano di assistenza riguardo alla procedura di attestazione dell’esistenza in vita.
Per avere un quadro completo e dettagliato di tutte queste novità relative all’accertamento dell’esistenza in vita si suggerisce di leggere il Messaggio dell’Inps n. 3378 del 30 agosto u.s., oppure, ancora meglio, di consultare il proprio patronato di riferimento che sarà in grado di fornire le informazioni e l’assistenza necessarie.
I deputati PD Marco Fedi e Fabio Porta

3 – FEDI E PORTA (PD): VALIDI GLI ACCERTAMENTI FISCALI NOTIFICATI PRESSO LA RESIDENZA AIRE CON RACCOMANDATA . Le controversie e le incertezze relative alle modalità di trasmissione degli avvisi di accertamento fiscale all’estero sono state nuovamente affrontate dalla Corte Suprema. Con una recente Ordinanza (n. 20256 del 22 agosto 2017) la Corte di Cassazione ha chiarito che deve ritenersi valido un avviso di accertamento fiscale notificato al contribuente italiano presso l’indirizzo estero risultante dai registri AIRE. 6 SETTEMBRE 2017

In pratica la Corte si è espressa in seguito all’impugnazione da parte dell’Agenzia delle Entrate di una sentenza di una Commissione Tributaria Regionale che aveva ritenuto illegittimo un accertamento fiscale perché effettuato all’estero con spedizione di lettera raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo della residenza estera rilevato dai registri dell’anagrafe degli italiani residenti all’estero.

La CTR infatti aveva erroneamente (secondo la Cassazione) interpretato la normativa in vigore: i giudici d’appello avevano ritenuto invalida la notifica dell’atto impositivo effettuata al contribuente che era residente all’estero, mediante spedizione di lettera raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo della residenza estera rilevato dai registri dell’anagrafe degli italiani residenti all’estero.

Infatti – secondo la Corte di Cassazione – seppur l’art. 142 c.p.c., in tema di notificazione degli atti giudiziari a persona non residente, né dimorante né domiciliato nella Repubblica, faccia riferimento alle modalità di notificazione consentite dalle convenzioni internazionali e preveda in caso d’impossibilità, che la notifica avvenga mediante consegna di copia al Pubblico Ministero che ne cura la trasmissione al Ministero degli affari esteri per la consegna alla persona a cui è diretto l’atto, tuttavia, ai sensi dell’art. 60 comma 4 del DPR n. 600/73 (così come modificato nel tempo), norma speciale prevista per la notifica degli atti impositivi, si prevede che “in alternativa a quanto disposto dall’art. 142 c.p.c.” la notificazione ai contribuenti non residenti “è validamente effettuata mediante spedizione di lettera raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo della residenza estera rilevato dai registri dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero”.

La norma succitata che non fa distinzioni fra il caso del contribuente residente in paese della UE e il caso del contribuente residente in paese extra UE – quindi, applicabile anche per il cittadino residente in Svizzera come nel caso esaminato dalla Corte di Cassazione – è stata introdotta dall’art. 2 primo comma lett a) del D.L. n. 40/10, ed è applicabile, secondo la Corte, senza incertezze normative.

In conclusione giova quindi ricordare che le nuove disposizioni dell’art. 60 del D.P.R. n. 600/73, e successive modificazioni, prevedono infatti che quando non sono applicabili la lett. e-bis) e la lett. d) dell’art. 60 co. 1 DPR 600/73, ovvero quando il contribuente non ha comunicato all’Amministrazione finanziaria il proprio indirizzo estero o non ha eletto domicilio nel territorio dello Stato, in alternativa alla procedura contemplata dall’art. 142 c.p.c. (c.d. consolare), le notifiche possono essere fatte mediante spedizione di lettera raccomandata A/R all’indirizzo di residenza estera risultante dall’AIRE, se il contribuente è una persona fisica, o presso la sede legale della società estera risultante dal Registro delle imprese, se trattasi di società.
Più complessa è ovviamente la situazione in caso di irreperibilità dei contribuenti interessati perché disciplinata da un intreccio di norme che richiedono una conoscenza e una attenzione particolari.
I DEPUTATI MARCO FEDI E FABIO PORTA

4 – LAVORO – ITALIANI ALL’ESTERO – BRUZZESE (INSIEME ARGENTINA) SU ALITALIA:” IN ITALIA TRANSITANO 64 MILIONI DI PERSONE. E’ UN DELITTO LIQUIDARE UNA COMPAGNIA CON PILOTI E PERSONALE DI ECCELLENZA” (2017-09-05)

“Le cronache di questi giorni ripropongono il problema Alitalia”. Così in una nota di Antonio Bruzzese, (insieme Argentina). “Il costo del lavoro per ciascun dipendente è mediamente di 8 mila Euro in meno rispetto alle compagnie tradizionali. I costi maggiori appartengono a Easy jet, Klm, Lufthansa , British e Ryanair. Il costo del lavoro presso l’Alitalia è diminuito, negli ultimi 3 anni, del 19% mentre il carburante è aumentato del 13% ed i servizi esterni del 3%. Non si spiega l’aumentato costo del carburante a fronte del livello costante del barile (mistero!).”

“La compagnia, su un totale di 122 velivoli, ne è proprietaria solo di 7. Tutti gli altri sono in leasing che comporta un costo inspiegabile rispetto ai concorrenti. Nell‘ultimo triennio esso è aumentato del 34%. I concorrenti hanno, al contrario, un numero di velivoli in proprietà significativo. Ciascun leasing costa mediamente 2,4 milioni, Alitalia ne spende 3.6 milioni per aereo. Le banche socie, vedi Unicredit – vice presidente Montezemolo nonché presidente di Alitalia – richiedono il 5% di interessi2.

In Europa Alitalia è al terzo posto per puntualità. Nel 2008, in prossimità delle elezioni, Berlusconi fece fallire la trattativa con Klm e Air France. Voglio una compagnia italiana, affermò ! Nel 2015 venne annunciata la svolta con l’ingresso di Etihad. Gli arabi comprano il 49% di Alitalia, investendo 387 milioni di euro. Renzi annunciò: ora si vola ! Forse pensava agli aquiloni.

Dopo 2 anni le perdite ammontano a un miliardo di EURO. Una conduzione incapace e a favore della parte araba. Nel tempo Alitalia viene spolpata da una pletora di MANAGER. Siamo a 10 miliardi di euro, sufficienti a comprare l’intera Lufthansa.

Giancarlo Cimoli è il simbolo degli sprechi. Nel 2004 a.d. promette il risanamento della compagnia entro il 2008. Il risanamento effettivamente realizzato è stato tuttavia il suo. Condannato a 8 anni e 8 mesi per bancarotta, nel bel mezzo delle macerie della compagnia, intascava uno stipendio di 2,8 milioni di Euro. Poi altri 3 milioni come buonuscita.

Grandi dirigenti che hanno solo fatto i loro interessi. Girando da un incarico all’ altro senza alcun merito. Unici risparmi certi attuati da ultimo: il caffè, la merendina e i fazzolettini imbevuti a bordo.

Una nota particolare va ai sindacati. La mia meraviglia non deriva dalla promozione di un referendum, ma dal semplice fatto che sia venuto loro in mente. Come si possono chiedere ai lavoratori licenziamenti, cassa integrazione e una riduzione del 25% del salario? Purtroppo, non hanno più il senso della realtà e non rappresentano più nulla. Attenzione ! Secondo Lufthansa ci sarebbero, in Alitalia 3 mila esuberi. In Alitalia, dunque, lotta senza timori. Occorre cacciare incapaci e disonesti .
In Italia – Conclude Bruzzese – transitano 64 milioni di persone. E’ un delitto liquidare una compagnia con piloti e personale di assoluta eccellenza”. (05/09/2017-ITL/ITNET)

5 – LA MARCA (PD): LE MANIFESTAZIONI E I SIMBOLI DELLA COMUNITÀ ITALO-STATUNITENSE APPARTENGONO ALLA STORIA DEL PAESE. Con il rispetto che si deve ad organismi democratici, ho già espresso la mia contrarietà verso la decisione della municipalità di Los Angeles e di altre città degli Stati Uniti di abolire il Columbus Day e di sostituirlo con una ricorrenza dedicata alle popolazioni native d’America. Vorrei tornare sulla questione non per esprimere un diverso parere, ma solo per motivarne in modo meno emotivo le ragioni. 4 SETTEMBRE 2017

Partendo, tuttavia, da un punto di assoluta chiarezza. Considero giuste e sostenibili la riconsiderazione storica e la solidarietà umana ed etica verso le popolazioni originarie d’America, che subirono un processo di colonizzazione realizzato attraverso l’annientamento fisico, l’appropriazione violenta dei loro beni comuni e la loro emarginazione. Un popolo è veramente forte e moderno se sa guardare con occhi trasparenti alla propria storia e costruire il suo futuro sulla verità e sulla giustizia.

Dal punto di vista storiografico, è normale che la stessa figura di Cristoforo Colombo sia considerata con equilibrio e nello stesso tempo con spirito critico, evitando la retorica assolutoria dello “scopritore” che si è protratta per secoli ma anche la recente e univoca assimilazione, senza appello, al “persecutore” di indigeni.

Con altrettanta forza e chiarezza voglio dire, però, che le manifestazioni di orgoglio etnico, come i Columbus Day, e i simboli che in tempi moderni hanno arricchito tante realtà urbane degli Stati Uniti e di altri paesi delle Americhe, come le statue, le stele, ecc., non hanno nulla a che vedere con la storia della colonizzazione, ma appartengono al modo come questi Paesi si sono strutturati nei tempi moderni, attraverso le immigrazioni e la partecipazione al loro sviluppo di componenti etniche, sociali e culturali diverse. Essi appartengono, insomma, alla vicenda storica e sociale di ciascuna di queste componenti, ma, nel loro insieme, alla storia di ogni singolo Paese. Nessuno di essi sarebbe oggi quello che è senza il contributo di milioni di persone richiamate dalle esigenze della modernizzazione e dello sviluppo.

E poiché i Columbus Day sono gli incontri e le manifestazioni di orgoglio degli italiani, è necessario ricordare che gli italiani con la colonizzazione delle Americhe non hanno mai avuto nulla a che fare, né in tempi lontani né in quelli moderni. Semmai, quando essi sono arrivati come emigranti, sono stati collocati agli ultimi posti della scala sociale e l’hanno potuta gradualmente risalire a prezzo di molti sacrifici e con il loro lavoro. Solo nei primi decenni del Novecento, sono state una decina le proposte di legge presentate al Congresso statunitense nelle quali si chiedeva di chiudere loro le porte in faccia, spesso per nemmeno troppo sottintese motivazioni razziali.

Rendere il giusto riconoscimento alle popolazioni originarie cancellando i simboli pubblici di una comunità che ha contribuito a rendere grande e moderno il Paese significa cercare di sanare un’ingiustizia con un’altra ingiustizia.

Se si persegue questa strada si rischia di fare un’operazione aberrante sul piano storico, sociale ed etico, alla quale non sento di prestarmi né oggi né domani.

Anche perché, in fin dei conti, non sono solo in gioco la dignità e il rispetto che si devono alla comunità italiana, ma il modello stesso di società che si vuole consegnare alle nuove generazioni, soprattutto in questa fase di roventi contrasti sulle migrazioni. Per quanto mi riguarda, non ho dubbi che questa società debba aver fatto i conti con il proprio passato, ma che debba dimostrarsi anche inclusiva, capace di riconoscere e rispettare le differenze, essere nei fatti, e non solo nelle frasi di circostanza, multietnica e interculturale.

6 – FEDI (PD): POSITIVA SERIE DI INCONTRI A CANBERRA. Positiva serie di incontri a Canberra dove l’On. Marco Fedi ha incontrato il Consigliere CGIE Franco Papandrea, il Presidente del Club Italiano Angelo Damiano, la portavoce dell’IACS, Italo-Australian Community Services, Cellina Benassi e Vincenzo Ciano, esponente del Comites e Presidente della Federazione dei Calabresi di Canberra, per discutere i temi rilevanti per la comunità italiana di Canberra. 7 SETTEMBRE 2017
In particolare, informa Fedi, un sottocomitato del Com.It.Es. ha portato avanti una fase di consultazione che ora consente di passare alla fase di registrazione del nuovo sodalizio che gestirà i servizi agli anziani nella comunità italiana di Canberra. Su questo punto, sono stati discussi i temi relativi alla natura giuridica, al funzionamento ed al finanziamento del nuovo ente morale senza fini di lucro che si prefigge di offrire servizi agli anziani ed ai pensionati.
L’On. Marco Fedi, nel corso dell’incontro con il Consigliere Papandrea, ha affrontato il tema della nascita del consiglio nazionale degli italiani d’Australia, l’Italian Australian Council, ed ha discusso di cittadinanza e di riforma della rappresentanza.

Nel corso della giornata, inoltre, l’On. Fedi ha incontrato Dario Deste, Presidente di Fincantieri Australia, per uno scambio di vedute sulla presenza dell’importante gruppo in Australia e sulle opportunità di crescita nei rapporti economico-commerciali tra Italia ed Australia.

7 – LA MARCA (PD): SOLIDARIETÀ CON LE POPOLAZIONI DEL MESSICO E DELLE ALTRE AREE COLPITE DAL SISMA E VICINANZA ALLA COMUNITÀ ITALIANA. In queste ore di allarme e preoccupazione per il grave . terremoto che ha colpito il Messico e altre aree del Centro America, il mio pensiero va indistintamente alle popolazioni che stanno vivendo questo nuovo dramma della natura e, in particolare, a quelle più esposte e indifese. 8 SETTEMBRE 2017
Gli italiani, purtroppo, sanno cosa significhi perdere dei congiunti, la casa e i propri beni, il filo della propria vita quotidiana. Avendo conosciuto direttamente queste cose, sentono come proprio ogni evento calamitoso che sconvolga la vita di altri.
Esprimo la mia sincera solidarietà al popolo messicano e degli altri Paesi, ai congiunti delle vittime, alle autorità. Un pensiero particolarmente affettuoso va all’operosa comunità italiana di queste aree e agli amici che ho conosciuto nel corso delle mie visite.
Con la speranza che anche questa dura prova possa essere presto superata, non mancherò di seguire la loro situazione e, se necessario, dialogare con il Governo sulle cose da fare.
On. Francesca La Marca

8 – FEDI E GIACOBBE (PD): INSIEME CON LA COMUNITÀ ITALIANA DI ADELAIDE. L’On. Marco Fedi e il Sen. Francesco Giacobbe, nell’ambito del programma di incontri con la comunità italiana in Australia, hanno fatto tappa ad Adelaide. Nella città del Sud Australia, i parlamentari del PD hanno avuto avuto l’opportunità di confrontarsi con i rappresentanti della comunità e di approfondire le questioni di maggiore interesse e preoccupazione. 11 SETTEMBRE 2017

Il primo appuntamento è stato con i Patronati presso la sede del Comitato Italiano di Coordinamento, importante organizzazione di servizio alla comunità italiana nel settore degli anziani e promotrice del “Carnevale”, manifestazione destinata a trasformarsi nel Festival della Comunità italiana del SA.

“I Patronati di Adelaide sono una forza della comunità – sottolineano Fedi e Giacobbe a conclusione dell’incontro. Il messaggio che ci arriva da questa riunione, che ha analizzato le problematiche più urgenti riguardanti la previdenza e la sicurezza sociale, è chiaro. La nostra comunità chiede servizi e per questo conta anche sui patronati, oltre che sul Consolato che oggi, grazie alla sua presenza, assicura comunque la necessaria attenzione e i servizi fondamentali ai cittadini italiani”.

Il secondo appuntamento della giornata si è tenuto in una sede più propriamente politica: il Circolo del PD di Adelaide. Nel corso della riunione, oltre a fare il punto sui temi di attualità politica, sulle questioni legate alla vita delle nostre comunità nel mondo, sulle riforme e sulla prossima legge di bilancio, sono state affrontate anche le questioni più strettamente legate alla vita interna del Partito Democratico.

“E’ un PD pronto alla mobilitazione, che lavora intensamente attorno agli obiettivi politici generali” hanno commentato i parlamentari. “Lo abbiamo fatto con il referendum, con ottimi risultati a sostegno del Sì, e per le primarie. Il Circolo di Adelaide è pronto a lavorare con determinazione anche per le prossime elezioni politiche. Abbiamo davanti una sfida particolarmente dura in una ripartizione che include Paesi come l’Australia, il Sudafrica e Israele, solo per citare quelli di maggiore peso elettorale e con le maggiori differenze politico-economico-culturali, e un tempo limitato per presentare una proposta politica credibile ed innovativa per le nostre comunità all’estero, sempre più articolate e composite, alle quali dobbiamo saper mettere in evidenza i buoni risultati ottenuti offrendo, nel contempo, una visione aperta e nuova della nostra presenza”.

Alla riunione con il PD, è seguita l’intervista presso l’emittente “Radio Italia Uno” di Adelaide. Per i parlamentari è stata anche l’occasione per incontrare il leader dell’opposizione del Sud Australia, Steven Marshall, con il quale hanno avuto modo di scambiare alcune valutazioni politiche generali e alcune battute in italiano.
Nell’intervista, condotta da Antonio Dottore, Fedi e Giacobbe hanno illustrato le problematiche inerenti la cittadinanza, lo jus soli, la promozione della lingua e cultura italiana e quelle riguardanti pensioni, previdenza e assistenza.
Il programma di incontri di Adelaide si è concluso con l’incontro con il neoeletto Presidente del Comites, Christian Verdicchio, e la tesoriera Gianna Vorrasi.
“Con i rappresentanti del Comites abbiamo discusso nel merito delle questioni più urgenti della nostra comunità di Adelaide. Ci siamo soffermati anche sulla prossima legge di bilancio e sulla riforma della rappresentanza. L’occasione, inoltre, è stata particolarmente interessante, grazie anche alla partecipazione del deputato statale del Sud Australia Tony Piccolo, per fare il punto sul Consiglio della comunità italiana d’Australia”.
“La nostra visita in Sud Australia – concludono a margine dell’incontro i parlamentari – si chiude con l’impegno di tornare per completare il giro di consultazioni e per definire un calendario di iniziative a sostegno di tutti i soggetti impegnati a tutela dei connazionali”.

9 – FEDI E PORTA (PD): PENSIONE AI SUPERSTITI, RESIDENTI ALL’ESTERO E LE REGOLE IN VIGORE.
ROMA, 12 SETTEMBRE 2017In caso di morte di assicurato o pensionato anche se residente all’estero e iscritto presso una delle gestioni dell’Inps, per i familiari superstiti sorge il diritto a pensione se ricorre una delle seguenti condizioni: 1. che il pensionato deceduto sia titolare di pensione diretta (vecchiaia, anticipata, anzianità, inabilità e pensione di invalidità) ovvero avendone diritto, ne abbia in corso la liquidazione. In tali casi la pensione ai superstiti assume la denominazione giuridica di pensione di reversibilità; 2. che il lavoratore deceduto abbia maturato i seguenti requisiti: 15 anni di assicurazione e di contribuzione (n. 780 contributi settimanali) anche se totalizzati con i contributi versati all’estero in un Paese convenzionato con l’Italia; ovvero 5 anni di assicurazione e contribuzione (n. 260 contributi settimanali), di cui almeno 3 anni (n. 156 contributi settimanali) nel quinquennio precedente la data del decesso (requisiti perfezionabili con il cumulo della contribuzione estera accreditata in un Paese convenzionato con l’Italia). In tali casi la pensione ai superstiti assume la denominazione di pensione indiretta. Ovviamente per attivare il meccanismo della totalizzazione ai fini del diritto alla pensione ai superstiti si devono soddisfare i requisiti richiesti dalle singole convenzioni.

Vale la penda ricordare che i superstiti del titolare di assegno ordinario di invalidità sono comunque considerati quali superstiti di assicurato, non essendo l’assegno reversibile. In favore dei familiari superstiti di un lavoratore assicurato nel regime retributivo o misto, nel caso in cui non sussista, alla data della morte del lavoratore, il diritto alla pensione indiretta, può essere riconosciuta una indennità per morte rapportata all’ammontare dei contributi versati.

Ma quali sono gli aventi diritto? Iniziamo con il coniuge superstite: il conseguimento del diritto al trattamento pensionistico ai superstiti da parte del coniuge dell’assicurato o del pensionato deceduto non è subordinato a nessuna condizione soggettiva. Il coniuge cessa dal diritto alla prestazione pensionistica se si risposa. In tale caso, egli (ella) avrà diritto ad un assegno pari a due annualità della pensione nella misura spettante alla data del nuovo matrimonio. Anche il coniuge separato può aver diritto al trattamento pensionistico ai superstiti. Inoltre nel caso in cui l’assicurato, a seguito di divorzio, non si sia risposato, il coniuge divorziato superstite può aver diritto al trattamento pensionistico in presenza di determinate condizioni. Giova ricordare che in caso di concorso di coniuge divorziato e coniuge superstite la ripartizione della pensione sarà operata dal Tribunale italiano a cui il coniuge divorziato dovrà rivolgersi per ottenere il riconoscimento del proprio diritto.

Con l’entrata in vigore della legge del 20 maggio 2016, n. 76, a decorrere dal 5 giugno 2016, il diritto alla pensione ai superstiti è riconosciuta anche in favore del componente superstite dell’unione civile. Hanno inoltre diritto i figli ed equiparati che alla data di decesso dell’assicurato o del pensionato non abbiano superato il 18° anno di età o, indipendentemente dall’età, siano riconosciuti inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso di quest’ultimo. In assenza del coniuge e dei figli o se, pur esistendo essi non abbiano diritto alla pensione ai superstiti, il diritto al trattamento pensionistico è riconosciuto ai genitori dell’assicurato o pensionato che al momento della morte di quest’ultimo abbiano compiuto il 65° anno di età, non siano titolari di pensione e risultino a carico del lavoratore deceduto.
Infine in assenza del coniuge, dei figli o del genitore o se, pur esistendo essi non abbiano diritto alla pensione ai superstiti, il diritto al trattamento pensionistico è riconosciuto ai fratelli celibi e sorelle nubili dell’assicurato o pensionato che al momento della morte di quest’ultimo siano inabili al lavoro, non siano titolari di pensione, siano a carico del lavoratore deceduto.
Ma quanto spetta? La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del pensionato o dell’assicurato e spetta in una quota percentuale della pensione già liquidata o che sarebbe spettata all’assicurato. Le aliquote di reversibilità sono stabilite nelle seguenti misure: 60% per il coniuge senza figli; 80% per il coniuge con un figlio; 100% per il coniuge con due o più figli; 15% per ogni altro familiare avente diritto, diverso dal coniuge e figli. Qualora abbiano diritto a pensione i figli, ovvero i genitori o i fratelli o sorelle, le aliquote di reversibilità sono differenziate e prestabilite nella loro percentuale.
Gli importi dei trattamenti pensionistici ai superstiti sono cumulabili con i redditi del beneficiario (coniuge, genitori fratelli e sorelle), quasi sempre tuttavia con dei limiti stabiliti per legge.
Giova ricordare infine che la sentenza 174/2016 della Corte Costituzionale ha ritenuto illegittimo il taglio alle pensioni stabilito da un decreto legge che prevedeva un taglio del 10% per ogni anno di matrimonio inferiore ai dieci nel caso di nozze fra persone con differenza di età superiore ai 20 anni e con uno dei due coniugi almeno 70enne. Tali pensioni sono state ricalcolate dall’INPS eliminando la precedente decurtazione.
La domanda per la pensione ai superstiti può essere presentata dagli enti di patronato operanti all’estero attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
I deputati PD, Marco Fedi e Fabio Porta

10 – FEDI (PD) – AUDIZIONE VIGNALI: IMPEGNO COMUNE PER MIGLIORARE I SERVIZI E AFFRONTARE LE EMERGENZE. L’audizione con Luigi Maria Vignali, Direttore Generale della Direzione per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del MAECI, ha consentito una seria opportunità di approfondimento su temi di maggiore rilevanza per le nostre comunità nel mondo. ROMA, 14 SETTEMBRE 2014

La situazione di emergenza in Venezuela deve impegnare tutti nel trovare risposte urgenti. Nella vicenda BREXIT, per giungere ad affermare la priorità ai cittadini e al riconoscimento della residenza, si richiede un analogo impegno a livello politico, affinché non solo il Regno Unito riconosca questa esigenza ma garantisca anche procedure semplici e gratuite o a costi contenuti.

Sul tema delle nuove mobilità ho auspicato un tavolo di concertazione interministeriale tra i Ministeri del Lavoro, dell’Università, del MEF e degli Esteri, per garantire che la complessità e la diversificazione dei nuovi flussi trovino risposte adeguate sotto il profilo delle opportunità di crescita e di scambio culturale ed economico, così come sotto il profilo della tutela che della fiscalità generale.

Abbiamo dato atto dell’importanza di avere avviato la campagna di informazione per promuovere l’iscrizione all’AIRE e in questo senso abbiamo auspicato la necessaria attenzione al mondo dell’informazione, alla nostra rete di comunicazione nel mondo, valorizzata dalla nuova legge sull’editoria, affinché si possa arrivare anche a degli investimenti in quella direzione.

La rete consolare nel mondo, a sua volta, ha bisogno di forti investimenti per potenziare i servizi. In questo senso il Comitato ha assunto l’impegno di fare arrivare al Governo la richiesta che la proposta di bilancio che arriverà nelle aule parlamentari contenga già risposte convincenti in questa direzione. Per le emergenze ma anche per l’attività ordinaria nel settore dei servizi consolari.

Per la promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo si tratta di mettere a regime gli investimenti ordinari ma anche di prevedere risorse aggiuntive. È necessario, inoltre, potere utilizzare sempre, per tutti i servizi consolari e per tutta la rete nel mondo, una giusta quota delle percezioni consolari.

Il Direttore Vignali, che visiterà gli Stati Uniti prossimamente, ha risposto positivamente alla sollecitazione di mantenere il Columbus Day nella sfera della “storia italiana negli Stati Uniti”, quindi nella vicenda storica e culturale dell’emigrazione, non riconducibile in alcun modo alla storia della colonizzazione. Non nascondendo, peraltro, che anche sulla figura di Cristoforo Colombo occorre ripristinare la verità storica, evitando giudizi sommari legati ad esigenze politiche che rischiano di non dare un serio contributo neanche a chi giustamente si propone di ricordare e commemorare i genocidi americani delle popolazioni indigene. www.marcofedi.it

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