Colonie Libere Svizzera. Il voto è la nostra àncora. Giusto votare 5 SÌ

La Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera, sin dal principio, è entrata a far parte attivamente del Comitato svizzero per il Sì ai Referendum, quali sono le motivazioni di questa scelta?

Innanzitutto, perché esercitare il proprio diritto di voto è oggi l’unico modo che ci resta per non soccombere a quel senso di rassegnazione che sembra prevalere e che induce a crogiolarsi sfuggenti nel classico «tanto non cambia nulla».

Ci troviamo a vivere in un momento storico, in cui l’etica sembra messa in vendita, e in cui assistiamo, impotenti, talvolta con colpevole indifferenza e comunque invischiati in una forma di smarrimento collettivo, a decisioni di governanti che non solo fanno strame dei più elementari diritti umani, ma calpestano, esibendo spudoratamente (e addirittura seducendo con) l’arroganza del potere, quelli che, per lo meno alle nostre latitudini, pensavamo essere i capisaldi di libertà acquisiti, che generazioni prima della nostra avevano conquistato a caro prezzo.

In questo contesto il voto resta (ancora per quanto?) l’unica àncora a cui aggrapparsi per esprimere il proprio pensiero.
E questo a maggior ragione se si considera che il diritto alla protesta e al dissenso, espressi in forma pacifica, sono imbrigliati e depotenziati dai tristemente noti decreti sicurezza che in realtà mirano a limitarne la naturale funzione di stimolo al democratico confronto.
In altre parole, votare – in modo particolare in occasione di un referendum che, per sua natura, non produce nessun tipo di effetto se non si raggiunge la partecipazione del 50% + 1 degli aventi diritto  oggi significa non arrendersi, resistere alle forme coercitive che, anziché proporsi in un confronto democratico di idee e di argomenti, invitano semplicemente a boicottare il voto.
In tal modo, si cancella non soltanto la ragion d’essere di un referendum, ma lo strumento stesso del voto che, sempre di più – in quei Paesi, dove la democrazia è ancora una forma di governo, e che purtroppo nel mondo sono ancora minoranza – costituisce l’unico modo per dare concretezza al proprio impegno civile, interrogandosi per decidere liberamente da che parte stare. O di qua o di là, lottando per la difesa della democrazia. Convinti che nonostante il pessimismo della ragione, valga la pena tornare ad appellarsi all’ottimismo della volontà. Perché è la volontà che fa la storia, che fa la democrazia. Che è relativamente giovane e riguarda solo una parte del mondo.
Ecco, pertanto, che la motivazione forte, soprattutto in questa occasione – non ignorando gli effetti che una scarsa partecipazione possa avere, in un futuro tutt’altro che remoto, per il destino dell’esercizio di voto degli italiani all’estero – è quella di enfatizzare l’importanza di praticarlo questo esercizio: votando.
Non fosse che, per quanto manipolabile, il voto è un privilegio, di cui godiamo ancora in pochi ed è ciò che discrimina il cittadino dal suddito.

I Referendum richiedono maggiori tutele, maggiore stabilità e maggiore sicurezza sul lavoro e una riduzione tempistica per accedere alla cittadinanza italiana, in che modo secondo voi questi quesiti possono coinvolgere le italiane e italiani all’estero?

Detto dell’importanza di esercitare il proprio diritto di voto, i quesiti sottoposti al parere dei cittadini, per quanto ovviamente connaturati alla realtà italiana, non vi è dubbio che si riverberino su quella degli italiani che risiedono all’estero. I quali, tra l’altro, talvolta ritornano e, avendone avute la possibilità o avendone trovate le condizioni, non sarebbero mai emigrati o, se si preferisce, espatriati.
Non vi è dubbio che il quesito sulla cittadinanza sia quello che più degli altri solleciti la sensibilità di chi l’esperienza dell’emigrazione l’ha vissuta da protagonista e non da spettatore. Pertanto, pur sapendo che così non è, scontato sostenere convintamente la riduzione da 10 a 5 anni i tempi di attesa per poter iniziare la pratica di ottenimento della cittadinanza italiana, votando SÌ.
Gli altri 4 quesiti sono di fatto correlati a dinamiche che regolano il mondo del lavoro italiano. Possono apparire, e in parte sicuramente lo sono, specifici di determinate realtà. Resta il fatto che si riferiscono alla sicurezza, alla tutela e alla dignità del lavoro e dei lavoratori, modificando e correggendo disposizioni che la sicurezza, la tutela e la dignità nei fatti ora la limitano.
Confrontarsi su questi temi è anche un modo per riportare al centro del dibattito le politiche del lavoro. Tutto questo in un contesto in cui il lavoro – ben consapevoli di quanti possano essere i distinguo e senza scomodare la Costituzione – anche quando c’è non garantisce l’accesso ad una vita decorosa.
Con questa prospettiva, votare SÌ anche a questi quesiti è naturale conseguenza.

 

Referendum all’estero: dal 25 il rilascio dei duplicati

­
Da domenica 25 maggio, i connazionali che non hanno ancora ricevuto il plico elettorale per il voto per corrispondenza in occasione dei referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno al proprio indirizzo di residenza possono richiederne un duplicato all’ufficio consolare.
La richiesta di duplicato potrà essere presentata di persona presso l’Ufficio consolare o inviata via posta, oppure via posta elettronica agli indirizzi indicati dalle sedi consolari. La richiesta dovrà essere accompagnata da un valido documento di riconoscimento.
Gli elettori che richiederanno il duplicato del plico elettorale dovranno dichiarare di essere consapevoli delle responsabilità penali conseguenti al doppio voto, previste dall’art. 18, comma 2, della Legge 459/2001, secondo il quale: «Chiunque, in occasione delle elezioni delle Camere e dei referendum, vota sia per corrispondenza che nel seggio di ultima iscrizione in Italia, ovvero vota più volte per corrispondenza è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 52 euro a 258 euro».
Effettuate le opportune verifiche, il Consolato competente fornirà le necessarie indicazioni agli interessati per il rilascio del duplicato. Il duplicato potrà essere spedito all’indirizzo di residenza dell’elettore richiedente (se sussistono i tempi per la ricezione del plico) o rilasciato di persona, negli orari di apertura dell’Ufficio consolare.
Le sedi consolari hanno anche previsto delle aperture straordinarie esclusivamente per il rilascio dei duplicati dei plichi elettorali.
Le buste preaffrancate contenenti le schede votate dovranno pervenire ai Consolati tassativamente entro le ore 16:00 di giovedì 5 giugno 2025. 

 

Con grande dispiacere diamo la notizia della morte di Salvatore Maffi, presidente onorario della Fclis e per tanti anni presidente della Colonia libera di Sciaffusa. Aveva 78 anni.

Lo vogliamo ricordare con le parole di Mauro Bistolfi.

«Un presidente onorario della FCLIS di grande valore… un amico carissimo… che non scorderò mai. Ci ha lasciato un compagno di grande umanità e generosità. Io gli devo molto… tutti noi gli dobbiamo moltissimo. Con lui abbiamo condiviso momenti difficili e grazie anche a lui li abbiamo superati. La FCLIS deve essere onorata di aver avuto un socio… un presidente della sua levatura, io lo ringrazierò sempre di avermi onorato della sua amicizia…»

 

Tutte le attività delle CLI 
­
­
­
­
­
La CLI di Aigle (Rue de Jérusalem 12, 1860 Aigle)

Domenica 29 giugno – Festa campestre, con pranzo, giochi e musica

Ulteriori informazioni a questo link.

­
­
­
­
­
La CLI di Basilea

Mercoledì 11 giugno – pomeriggio informativo «Contratto di affitto, diritto di locazione, procedure di conciliazione» Basilea

Ulteriori informazioni a questo link.

­
­
­
­
­
La CLI di Bex (Route de l’Allex, 1 – 1880 Bex)

Domenica 22 giugno ore 12 – cinghiale allo spiedo

Ulteriori informazioni a questo link.

­
­
­
­
­
La CLI di Le Locle

Ogni primo sabato del mese dalle ore 14 – «table citoyenne» – «tavola cittadina»: incontri in piazza per discussioni politiche / scambi di informazioni tra cittadini e consiglieri del comune / raccolta di firme per attivita’ politiche

Ulteriori informazioni a questo link.

­
­
­
­
­
La CLI di Lucerna (Baselstrasse 21, 6003 – Luzern)

Domenica 1º giugno ore 14:30 – Festa della Repubblica italiana con la presenza di Istituzioni italiane e svizzere

Sabato 14 giugno ore 14 – Caffè politico sullo «sciopero femminista»

Ulteriori informazioni a questo link.

­
­
­
­
­
La CLI di Monthey (Av. de la Gare 15 – 1870 Monthey)

Domenica 8 giugno – giornata della Colonia

Ulteriori informazioni a questo link.

­
­
­
­
­
La CLI di Niedergösgen-Schönenwerd (MZH Niedergösgen, Inselstrasse 34 – 5013 Niedergösgen)

Sabato 21 giugno – festa di inizio estate

Sabato 19 settembre – festa dei soci

Ulteriori informazioni a questo link.

­
­
­
­
­
La CLI di Sciaffusa (Birchweg 77, 8200 Schaffausen)

Appuntamenti dell’estate a Sciaffusa:

Giovedì 5 giugno, 19 giugno, 3 luglio, 17 luglio, 31 luglio, 14 agosto, 28 agosto – gioco di bocce

Mercoledì 11 giugno, 25 giugno, 9 luglio, 23 luglio, 6 agosto, 20 agosto, 10 settembre, 24 settembre – pomeriggi danzanti

Giovedì 18 settembre – Grigliata con passeggiata

Per ulteriori informazioni contattare la signora Carmela Cimini: carmelacimini@bluewin.ch

­
­
­
­
­
La CLI di Wetzikon 

Primo e terzo sabato del mese dalle ore 15 (Bahnhofstrasse 256 – 8623 Wetzikon) – presso la sede della Genossenschaft Alterssiedlung sarà aperto l’ufficio per le pratiche sociali.

Ulteriori informazioni a questo link.

Views: 54

REFERENDUM su LAVORO e CITTADINANZA 2025 | INFORMAZIONI PER VOTARE ALL’ESTERO

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.