Al via Roots-in, la prima borsa internazionale del turismo delle origini, in programma a Matera il 20 e 21 novembre 2022. Presentata oggi dall’Agenzia di Promozione territoriale della Basilicata, Enit e il ministero degli Affari esteri presso la sede dell’Associazione stampa estera. “L’evento che stiamo organizzando – ha detto il direttore generale di Apt Basilicata – rappresenta più occasioni di incontro: da un lato, ed è il nostro principale obiettivo, l’incontro fra la domanda e offerta in un settore del turismo che esiste da sempre ma che aspettava di essere adeguatamente valorizzato; dall’altro lato sarà anche una occasione di incontro, grazie al forum del 20 novembre, tra chi lavora alle politiche nazionali per il turismo delle origini e la riqualificazione dei borghi e il mondo degli operatori e delle istituzioni territoriali. E’ un evento che interessa tutta l’Italia così come il fenomeno dell’emigrazione e del viaggio di ritorno è un fenomeno che attraversa l’intera Penisola. L’attenzione che abbiamo riscontrato anche grazie all’impegno dell’Enit presso i mercati esteri è altissima e lo testimoniano le adesioni entusiaste da parte di tour operator provenienti da tutto il mondo, in particolare dalle americhe”. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il sito dedicato all’evento www.roots-in.com, il
nuovo logo che accompagnerà l’evento ed è stato illustrato il programma delle attività a partire da un educational tour che porterà i tour operator in giro per la Basilicata nei giorni che precedono l’evento.
A portare un po’ di numeri riguardanti il turismo delle origini l’amministratore delegato di Enit, Roberta Garibaldi: ” un turismo su cui puntiamo – ha detto Garibaldi – e punteremo anche di più in vista dell’anno delle radici che sarà nel 2024. Già 6 milioni di italiani tornano in Italia ogni anno per questo motivo per un totale di 60 milioni di pernottamenti. E’ importante perché si muove su tutto l’anno (con un piccolo picco ad agosto) e riguarda anche molto i giovani che vogliono riscoprire le loro origini. La spesa media è 74 euro perché spesso si dorme a casa dei parenti e si perde la componente alberghiera, la provenienza più forte è da tutto il Sudamerica (Argentina e Brasile in primis) ma anche Stati Uniti”.
Alla conferenza stampa intervenuta anche Marina Gabrieli, coordinatrice nazionale progetto Pnrr –Turismo delle radici del ministero degli Affari esteri: “La Basilicata è una delle regioni più attive su questo tema tant’è che è stata inserita nel primo volume della guida alle radici italiane. L’evento di Matera rappresenta una tappa importante del percorso di avvicinamento all’anno delle radici in
programma nel 2024. In questo periodo stiamo costruendo una rete fra tutte le regioni italiane, nel 2023 promuoveremo queste iniziative nelle delegazioni degli italiani che vivono all’estero. La sfida che abbiamo davanti è dare nuova vita ai borghi che si stanno spopolando e dare una opportunità agli italiani che vivono all’estero per rinsaldare il loro legame. Anche per questa ragione stiamo
realizzando il passaporto del turista delle origini che consentirà di avere una serie di agevolazioni per i loro viaggi di ritorno”.
SCHEDA
● Roots-in si terrà a Matera nei giorni 20 e 21 novembre 2022 e vedrà confrontarsi buyers provenienti da
tutto il mondo e sellers italiani.
● Il 20 è in programma una conferenza in cui da un lato saranno presentate le iniziative del governo e le
prospettive legate alla valorizzazione del settore, dall’altro lato saranno forniti elementi utili ai territori
e agli operatori per sviluppare questo segmento turistico.
● Per questo evento è online un sito dedicato dove si possono acquisire informazioni e prenotarsi agli
incontri: www.roots-in.com.
● Un progetto che si muove in coerenza e sintonia con il progetto “2024 Anno del Turismo di ritorno: Alla
scoperta delle origini” finanziato dal Governo con i fondi del PNRR.
● A Roots-in per la prima volta si incontreranno buyers provenienti da ogni parte del mondo e sellers italiani per
intercettare un mercato dalle enormi potenzialità.
● Si calcola, infatti, che sono circa 80 milioni gli italiani di seconda e terza generazione che vivono all’estero
molti dei quali non hanno mai visto la loro terra e tuttavia conservano un forte desiderio di conoscere da vicino
i luoghi e vivere le esperienze dei loro padri e dei loro nonni.
● Le potenzialità sono enormi per tutte le regioni italiane.
● Nel 1997 l’ENIT inseriva nella categoria «Turista delle Radici» 5,8 milioni di viaggiatori che visitavano il
nostro paese. Nel 2018, undici anni dopo, questo numero era aumentato a 10 milioni (+72,5%).
● Nel 2018 il flusso economico in entrata generato dal Turismo delle Radici è stato pari a circa 4 miliardi di euro
(+7,5% rispetto all’anno precedente).
● All’iniziativa, grazie anche alla preziosa collaborazione dei delegati Enit di diversi paesi europei, hanno
aderito una cinquantina di buyers provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto dal Nord e Sud America.
Ufficio stampa
Serafino Paternoster – Apt Basilicata
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