UCRAINA: PUPAZZI E PUPARI.

“UKRAINE KRISIS M.C.”. Chi c’è dietro la Ong che tiene in pugno Zelensky (e paralizza le trattative con la Russia)

 

 

PUPAZZI E PUPARI.

 

di Pierluigi Fagan

 

Alla sua elezione nel 2019, Zelensky ricevette un caldo benvenuto da parte di una organizzazione che si chiama: UKRAINE KRISIS M.C.

Questi, pubblicarono una lunga lista di “linee rosse” che il nuovo presidente non avrebbe dovuto oltrepassare, pena la perdita di consenso internazionale occidentale che vale a due livelli: il grande pubblico, il piccolo vertice dei “portatori di interesse” ovvero governi e loro diramazioni, tra cui i finanziatori, protettori, armatori della giovane democrazia ucraina.

Il documento era sottoscritto da una lunga lista di organizzazioni ucraine e non che troverete in fondo al testo. Il movente era dato dal fatto che su quel primo mese di governo del neo-presidente, eletto su una piattaforma anti-corruzione e di relativa pacificazione con la Russia, l’organizzazione aveva da ridire allarmata. Tanto da scrivergli non dei ragionamenti politici o punti di vista legittimi, ma una chiara lista della spesa di “linee rosse”, da non superare in alcun modo, un diktat insomma, l’oggetto di un contratto.

 

  1. CHI FINANZIA L’UKRAINE KRISIS? L’elenco completo è nell’allegato. Segnaliamo con distinzione: International Renaissance Foundation (IRF membro del network Open Society Foundation di George Soros); il National Endowment for Democracy (una stella di primaria grandezza della galassia di fondazioni ed ONG americane tese a “promuovere” con ogni mezzo la democrazia ed il mercato, non l’una o l’altro ma l’abbinata perché controllando il mercato si controlla la democrazia; la NATO; istituzioni della Lega del Nord Europeo-Anglosassoni (olandesi, svedesi, norvegesi, finlandesi, polacchi, canadesi, estoni, cechi, tedeschi ed americani a capo di tutto)
  2. QUALI ERANO LE LINEE ROSSE DA NON OLTREPASSARE SEGNALATE A ZELENSKY? Una selezione delle tante cose che il neo-Presidente NON avrebbe dovuto fare pena a perdita di finanziamenti e protezione comprendeva:

– Consultare il popolo con appositi referendum per decidere come negoziare con la Russia.

– Fare negoziati diretti con la Russia senza i partner occidentali.

– Cedere qualsivoglia punto nei negoziati con la Russia sulle varie questioni (NATO, Donbass, Crimea, allineamento internazionale etc.) non cedere neanche un millimetro di territorio, non riconoscere a Mosca alcun punto per il quale l’Occidente ha elevato sanzioni alla Russia (Crimea).

– Ritardare, sabotare o rifiutare il corso strategico per l’adesione all’UE e alla NATO

– Ripensare la legge sulla lingua, l’ostracismo a media e social media russi, dialogare coi partiti di opposizione filo-russi (poi di recente messi direttamente fuori legge, sono 11), venire a patti politici con precedenti figure coinvolte nel governo Janukovich (democraticamente eletto e rovesciato col colpo di Stato del 2014), lanciare operazioni giudiziarie contro il governo precedente di Poroshenko (appoggiato dagli stessi firmatari) contro il quale Zelensky vinse le elezioni con il 30%.

Il documento è regolarmente on line. Datato 23 maggio 2019 (il secondo turno delle elezioni ucraine che elessero a sorpresa Zelensky era il 21 aprile, un mese prima). L’ho trovato seguendo un semplice link della pagina Wiki del IRF di Soros. Tempo di ricerca 2 minuti.

Si noterà in tutta evidenza che pur essendo del 2019, tocca gli stessi punti a base oggi del conflitto e relative, impossibili, trattative di pace. Se ne volgete il testo dal negativo al positivo, è in pratica buona parte della piattaforma 3+2 avanzata dai russi per risolvere il conflitto.

Io non sono un giornalista ma come studioso faccio certo ricerche per comprendere gli eventi. Ma evidentemente “fare ricerche” per inquadrare fenomeni non è giudicato necessario nel regime democratico di mercato. Ma io non sono un “democratico di mercato”, ma un democratico radicale cioè uno che pensa che la democrazia dovrebbe essere l’ultima istanza di decisione politica di una comunità.

Se avete amici che rispettate ed a cui volete bene, che pensano in buona fede di esser “democratici” e di star parteggiando per l’esercito di difesa della democrazia, mandateglielo, fateglielo leggere tutto (con Google translator) e chiedetegli onestamente cosa ne pensano. La democrazia siamo noi, almeno in teoria.

Tanto vi diranno che poiché questo tipo di post si può qui scrivere ma in Russia no, questa nostra è “vera democrazia” e tanto basta. L’importante infatti è non avere la più pallida idea di cosa è democrazia e cosa no.

 

 

FONTE: https://pierluigifagan.wordpress.com/2022/03/29/pupazzi-e-pupari/

 


TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE CHE SEGUE:

 

Dichiarazione congiunta dei rappresentanti della società civile sui primi passi politici del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky

Negli ultimi cinque anni, noi sottoscritti, membri di organizzazioni della società civile, abbiamo difeso attivamente la sovranità e gli interessi nazionali dell’Ucraina nello spazio informativo globale e abbiamo contrastato la guerra dell’informazione russa. Ognuna delle nostre organizzazioni lavora in un campo specifico per rafforzare la società civile e aiutare a costruire istituzioni statali di alta qualità aperte alla comunicazione continua e al dialogo con i nostri cittadini, responsabili di riformare il nostro paese e renderlo più stabile e sicuro di fronte alle forti minacce e sfide.
I nostri principi e posizioni rimangono invariati. La nostra missione è quella di proteggere i valori per cui gli ucraini hanno combattuto durante la Rivoluzione della Dignità – libertà e dignità, l’indipendenza dell’Ucraina e la protezione della statualità ucraina, un sistema democratico di governo, il patriottismo, il coraggio, la responsabilità e l’onestà come qualità fondamentali di tutti i cittadini ucraini. Rimaniamo politicamente neutrali, ma siamo profondamente preoccupati per le prime decisioni esecutive prese dal presidente neoeletto.
Sfortunatamente, esse dimostrano una completa mancanza di comprensione delle minacce e delle sfide che il nostro paese deve affrontare. Siamo fortemente in disaccordo con l’intenzione del presidente di nominare membri del regime dell’ex presidente Viktor Yanukovych in posizioni chiave del governo, una mossa che contraddice i principi di lustrazione, così come persone senza competenze rilevanti e individui che condividono interessi commerciali con il presidente Volodymyr Zelenskyi. Dato il dolore e i problemi che il nostro paese ha sofferto negli ultimi anni, tali misure miopi sono destinate ad avere effetti negativi sulla società… e le conseguenze potrebbero essere devastanti.

Come attivisti della società civile, presentiamo una lista di “linee rosse da non superare”. Se il presidente dovesse oltrepassare queste linee rosse, tali azioni porteranno inevitabilmente all’instabilità politica del nostro paese e al deterioramento delle relazioni internazionali:

 

Questioni di sicurezza:

indire un referendum sul formato dei negoziati da utilizzare con la Federazione Russa e sui principi per una soluzione pacifica

condurre negoziati separati – senza la partecipazione dei partner occidentali dell’Ucraina – con la Federazione Russa, i membri delle autorità di occupazione e i loro gruppi armati e bande nei territori temporaneamente occupati delle Oblastie di Donetsk e Luhansk, Crimea e Sebastopoli soddisfacendo i requisiti dell’ultimatum richiesto dallo stato aggressore o raggiungendo un compromesso con il Cremlino a costo di fare concessioni a scapito degli interessi nazionali, della sovranità nazionale, dell’integrità territoriale e dell’ordine, e delle politiche interne ed estere indipendenti dell’Ucraina inibendo l’attuazione delle politiche di sicurezza e di difesa delineate nel Bollettino di difesa strategica dell’Ucraina

 

Questioni di politica estera:

ritardare, sabotare o rifiutare il percorso strategico per l’adesione all’UE e alla NATO;

ridurre il dialogo politico e distruggere i meccanismi istituzionali bilaterali per la cooperazione con i partner europei ed euro-atlantici

avviare qualsiasi azione che possa contribuire alla riduzione o alla revoca delle sanzioni contro lo stato aggressore da parte dei partner internazionali dell’Ucraina

tentare di rivedere qualsiasi azione volta a sostenere la solidarietà internazionale per l’Ucraina, ripristinare la nostra integrità territoriale, garantire la sicurezza e proteggere i diritti di tutte le persone che hanno subito l’aggressione russa

 

Questioni economiche:

estendere il trattamento preferenziale agli oligarchi: in particolare, facilitare il ritorno della Pryvatbank nazionalizzata ai suoi vecchi proprietari o garantire “compensazioni” agli stessi proprietari, così come accomodare le posizioni di monopolio dei gruppi finanziari e industriali nel settore energetico attuare politiche contro gli accordi esistenti con il FMI e altri partner stranieri che aiutano a promuovere la stabilità macroeconomica dell’Ucraina

avviare una grande ridistribuzione della ricchezza nell’interesse di gruppi specifici esercitare pressioni sulle autorità di regolamentazione (Comitato Anti-Monopolio dell’Ucraina, Commissione nazionale per la regolamentazione statale dell’energia e dei servizi pubblici, Consiglio nazionale della televisione e della radio) e usarli nell’interesse di partiti o gruppi politici, invece di sostenere le riforme per rafforzare e aumentare la loro indipendenza)

 

Identità nazionale:

Lingua, educazione, cultura tentare di rivedere la legge sulla lingua

tentare di rivedere la legge sull’educazione

tentare di rivedere la legge sulla de-comunicazione e la condanna dei crimini totalitari del passato attuare qualsiasi azione volta a minare o screditare la Chiesa ortodossa dell’Ucraina o sostenere la Chiesa ortodossa russa in Ucraina

 

Politica dei media e dell’informazione

utilizzare i media (in particolare, Canale televisivo 1 + 1 e canali televisivi controllati dagli oligarchi) per promuovere il nuovo governo ripristinando i social network russi e i canali televisivi russi in Ucraina

Funzionamento del governo eliminando le dichiarazioni elettroniche per i dipendenti pubblici e il sistema di appalti pubblici Prozorro avviando persecuzioni politicamente motivate dei membri del precedente governo

riabilitando/incoraggiando il ritorno alla politica dei membri del regime dell’ex presidente Viktor Yanukovych e degli individui che hanno sostenuto le “leggi dittatoriali” del 16 gennaio, 2014 permettendo al Partito dei Servi del Popolo di formare una coalizione con i politici che erano membri fondatori del Partito delle Regioni e del Blocco dell’Opposizione nel nuovo parlamento e/o qualsiasi altro partito che promuova la riconciliazione con la Russia attraverso la resa o le concessioni della sovranità e dell’integrità territoriale ucraina ignorando il dialogo con la società civile

inibendo le riforme chiave: amministrative, territoriali, mediche, educative, bancarie. ritardare o sabotare le riforme anticorruzione e giudiziarie

 

Attraverso il dialogo costruttivo e le critiche puntuali al governo, abbiamo sempre cercato di rafforzare la voce dell’Ucraina nel mondo e lavorato duramente per ottenere il sostegno dei nostri partner internazionali.

Se il presidente attraversa queste linee rosse, indicherà che non cerca un vero cambiamento democratico e non vuole stabilire un governo più onesto e responsabile, anche se ha promesso di farlo durante il periodo elettorale.

 

FIRMATARI:

Ukraine Crisis Media Center Danylo Lubkivskyi, Deputy Minister for Foreign Affairs of Ukraine (2014) Institute of Mass Information Center for Civic Initiatives-CEHRIN Center for Economic Strategy NGO Detector Media NGO Internews-Ukraine NGO Ukrainian Prism Center for Global Studies Strategy XXI Foreign Policy Council Ukrainian Prism i8 Euromaidan Press Texty.org.ua Steering Committee of the Ukrainian National Platform for the Eastern Partnership Civil Society Forum StopFake NGO “CentreUA” Valery Pekar, entrepreneur Information Portal “Stop Corruption” Yevgen Stepanenko, head of the Public Theater, leading the program “War and Peace” Yuriy Makarov, writer, member of the Board of Public TV Company NGO “Stop Corruption” Independent Media Union of Ukraine Irma Vitovska, Honored Artist of Ukraine, actress of theater and cinema, activist Union of Writers of Ukraine Charity Foundation “Vostok-SOS” Associations of Middle East Studies Society of Support of Ukraine, Latvia NGO “DEJURE Foundation” NGO “Ukrainian Democracy” NGO “Revival of the East” Eugene Magda, Director of the Institute of World Politics Center for Analysis and Strategies NGO “METHODOLOGY CENTER FOR PARTICIPANTS, DISABLED PERSONS, VETERANS AND VOLUNTEERS ATO” NGO “Association for Democratic Development” NGO “Active Citizen Position” Gallery of Modern Art TriptychArt NGO “Visionaries” Ukrainian University, Washington, USA International Foundation for Leadership, Washington, USA Wires of the Ukrainian-Center Forces of Ukraine and the Diaspora Kharkiv Independent Media Group “Nakipilo” UNCD – Ukrainian-Norwegian Center for Democracy Charity Foundation “Happy Family” Myroslav Marynovich, a former political prisoner, a member of the Nestor group NGO “Center for Social Activity” Result ” Crimean House NGO “Ukrainian World” NGO UA Group Michel Tereshchenko, Glukhiv City Mayor East European Development Institute NGO “Crisis media center” Seversky Donets ” NGO “Donetsk Institute for Social Research and Political Analysis” Information Rights Center “Edelweiss” GO “AGAINST CORRUPTION” Volodymyr Kryzhanivskyy is Vice-President of the Association of People’s Deputies of Ukraine, a senior and plenipotentiary ambassador of Ukraine NGO “Humanitarian College” International Charitable Foundation “Hospital Maidan”. Institute of Civil Liberties Institute of World Policy NGO “ANTI-CORRUPTION” MAYDAN-WEST ” Charitable Foundation “Academy of Modern Art, Realism and Creative Industries” NGO “Warta Law” NGO “Intelligent Ukraine” NGO “Initiative group” Together! ” NGO “Ecological Space of Ukraine” Ukrainian Catholic University NGO “All-Ukrainian Patriotic Association” Volunteer Movement of Ukraine ” Tatyana Vergeles, editor in chief IA ZIK “Information Resistance Group” (NGO “Center for Military and Political Studies”) NGO “Historical Truth” Olena Tereshchenko, Association of NGOs “KYIV VICE” International volunteer community InformNapalm Greencubator

 


Joint statement by civil society representatives on the first political steps of the President of Ukraine Volodymyr Zelensky

 

Over the past five years, we, the undersigned, members of civil society organizations, have been actively defending Ukraine’s sovereignty and national interests in global information space and counteracting the Russian information war. Each of our organizations works in a specific field to strengthen civil society and help build high-quality state institutions open to ongoing communication and dialog with our citizens, responsible for reforming our country and rendering it more stable and secure in the face of strong threats and challenges.
Our principles and positions remain unchanged. Our mission is to protect the values ​​that Ukrainians fought for during the Revolution of Dignity – freedom and dignity, the independence of Ukraine and protection of Ukrainian statehood, a democratic system of government, patriotism, courage, responsibility and honesty as the fundamental qualities of all Ukrainian citizens. We remain politically neutral, but are deeply concerned about the first executive decisions taken by the newly-elected President.
Unfortunately, they demonstrate a complete lack of understanding of the threats and challenges facing our country. We strongly disagree with the President’s intention to appoint members of former President Viktor Yanukovych’s regime to key government positions, a move that contradicts the principles of lustration, as well as persons without relevant competencies and individuals sharing business interests with President Volodymyr Zelenskyi. Given the pain and troubles that our country has suffered in the past few years, such short-sighted measures are bound to have adverse effects on society… and the consequences could be devastating.
As civil society activists, we present a list of “red lines not to be crossed”. Should the President cross these red lines, such actions will inevitably lead to political instability in our country and the deterioration of international relations:
Security Issues:
– holding a referendum on the negotiations format to be used with the Russian Federation and on the principles for a peaceful settlement
– conducting separate negotiations – without the participation of Ukraine’s Western partners – with the Russian Federation, members of the occupation authorities and their armed groups and gangs in the temporarily occupied territories of Donetsk and Luhansk Oblasts, Crimea and Sevastopol
– fulfilling the ultimatum requirements demanded by the aggressor state or achieving compromise with the Kremlin at the cost of making concessions to the detriment of national interests, national sovereignty, territorial integrity and order, and independent domestic and foreign policies of Ukraine
– inhibiting the implementation of security and defense policies outlined in the Strategic Defense Bulletin of Ukraine
Foreign Policy Issues:
– delaying, sabotaging, or rejecting the strategic course for EU and NATO membership;
– reducing political dialogue and destroying bilateral institutional mechanisms for cooperation with European and Euro-Atlantic partners
– initiating any actions that might contribute to the reduction or lifting of sanctions against the aggressor state by Ukraine’s international partners
– attempting to review any actions aimed at supporting international solidarity for Ukraine, restoring our territorial integrity, guaranteeing security and protecting the rights of all persons that have suffered from Russian aggression
Economic Issues:
– extending preferential treatment to oligarchs: in particular, facilitating the return of nationalized Pryvatbank to its former owners or ensuring “compensations” to the same owners, as well as accommodating monopoly positions of financial and industrial groups in the energy sector
– implementing policies against existing agreements with the IMF and other foreign partners that help promote Ukraine’s macroeconomic stability
– initiating major redistribution of wealth in the interests of specific groups exerting pressure on regulators (Anti-Monopoly Committee of Ukraine, National Commission for State Regulation in Energy and Utilities, National Television and Radio Broadcasting Council) and
– using them in the interests of political parties or groups, as opposed to supporting reforms in order to strengthen and increase their independence)
National Identity:
Language, Education, Culture
– attempting to review the language law
– attempting to review the law on education
– attempting to review the law on de-communization and condemnation of totalitarian crimes of the past
– implementing any actions aimed at undermining or discrediting the Orthodox Church of Ukraine or supporting the Russian Orthodox Church in Ukraine
Media and Information Policy
– using the media (in particular, TV channel 1 + 1 and oligarch-controlled TV channels) to promote the new government
– restoring Russian social networks and Russian TV channels in Ukraine
Government Functioning
– eliminating electronic declarations for public servants and the Prozorro public procurement system
– launching politically motivated persecution of members of the previous government
– rehabilitating/encouraging the return to politics of members of former President Viktor Yanukovych’s regime and individuals that supported the “dictatorial laws” of January 16, 2014
– enabling the Servant of the People Party to form a coalition with politicians that were founding members of the Party of Regions and the Opposition Bloc in the new parliament and/or any other parties that promote reconciliation with Russia by way of surrender or concessions of Ukrainian sovereignty and territorial integrity
– ignoring dialogue with civil society
– inhibiting key reforms: administrative, territorial, medical, educational, banking. delaying or sabotaging anti-corruption and judicial reforms
Through constructive dialogue and prompt criticism of the government, we have always sought to strengthen Ukraine’s voice in the world and worked hard to gain the support of our international partners.
If the President crosses these red lines, it will indicate that he does not seek real democratic change and does not wish to establish a more honest and responsible government, even though he promised to do so during the election period.

 

Signatures (UPDATING):
Ukraine Crisis Media Center Danylo Lubkivskyi, Deputy Minister for Foreign Affairs of Ukraine (2014) Institute of Mass Information Center for Civic Initiatives-CEHRIN Center for Economic Strategy NGO Detector Media NGO Internews-Ukraine NGO Ukrainian Prism Center for Global Studies Strategy XXI Foreign Policy Council Ukrainian Prism i8 Euromaidan Press Texty.org.ua Steering Committee of the Ukrainian National Platform for the Eastern Partnership Civil Society Forum StopFake NGO “CentreUA” Valery Pekar, entrepreneur Information Portal “Stop Corruption” Yevgen Stepanenko, head of the Public Theater, leading the program “War and Peace” Yuriy Makarov, writer, member of the Board of Public TV Company NGO “Stop Corruption” Independent Media Union of Ukraine Irma Vitovska, Honored Artist of Ukraine, actress of theater and cinema, activist Union of Writers of Ukraine Charity Foundation “Vostok-SOS” Associations of Middle East Studies Society of Support of Ukraine, Latvia NGO “DEJURE Foundation” NGO “Ukrainian Democracy” NGO “Revival of the East” Eugene Magda, Director of the Institute of World Politics Center for Analysis and Strategies NGO “METHODOLOGY CENTER FOR PARTICIPANTS, DISABLED PERSONS, VETERANS AND VOLUNTEERS ATO” NGO “Association for Democratic Development” NGO “Active Citizen Position” Gallery of Modern Art TriptychArt NGO “Visionaries” Ukrainian University, Washington, USA International Foundation for Leadership, Washington, USA Wires of the Ukrainian-Center Forces of Ukraine and the Diaspora Kharkiv Independent Media Group “Nakipilo” UNCD – Ukrainian-Norwegian Center for Democracy Charity Foundation “Happy Family” Myroslav Marynovich, a former political prisoner, a member of the Nestor group NGO “Center for Social Activity” Result ” Crimean House NGO “Ukrainian World” NGO UA Group Michel Tereshchenko, Glukhiv City Mayor East European Development Institute NGO “Crisis media center” Seversky Donets ” NGO “Donetsk Institute for Social Research and Political Analysis” Information Rights Center “Edelweiss” GO “AGAINST CORRUPTION” Volodymyr Kryzhanivskyy is Vice-President of the Association of People’s Deputies of Ukraine, a senior and plenipotentiary ambassador of Ukraine NGO “Humanitarian College” International Charitable Foundation “Hospital Maidan”. Institute of Civil Liberties Institute of World Policy NGO “ANTI-CORRUPTION” MAYDAN-WEST ” Charitable Foundation “Academy of Modern Art, Realism and Creative Industries” NGO “Warta Law” NGO “Intelligent Ukraine” NGO “Initiative group” Together! ” NGO “Ecological Space of Ukraine” Ukrainian Catholic University NGO “All-Ukrainian Patriotic Association” Volunteer Movement of Ukraine ” Tatyana Vergeles, editor in chief IA ZIK “Information Resistance Group” (NGO “Center for Military and Political Studies”) NGO “Historical Truth” Olena Tereshchenko, Association of NGOs “KYIV VICE” International volunteer community InformNapalm Greencubator

 

FONTE: https://uacrisis.org/en/71966-joint-appeal-of-civil-society-representatives

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