27 aprile 1937, Gramsci …
Antonio, Sebastiano Francesco, Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937), politico, filosofo, giornalista e critico letterario.
Il 21 gennaio 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia (PCd’I), poi ne divenne segretario generale. Nel novembre del 1926 viene arrestato dal regime fascista e condannato a oltre 20 anni di carcere. Negli ultimi tempi è ricoverato in una clinica per le gravi condizioni e, dopo 11 anni di carcere, muore il 27 aprile 1937.
“Bisogna impedire a quel cervello di funzionare per almeno vent’anni”, aveva dichiarato il pubblico ministero fascista Ingrò riferendosi a Gramsci durante il ‘‘Processone’’ del maggio 1928 che sentenziava la detenzione dei maggiori esponenti della dirigenza del Partito. L’obiettivo a cui mirava il regime, non era il suo corpo già minato da problemi fisici sin dai primi anni di vita, bensì la sua mente, il suo cervello.
Nel corso della sua storia, il mensile Emigrazione ha riservato diversi numeri e speciali alla figura di Antonio Gramsci e alla riflessione di Gramsci sul Meridione e l’emigrazione, con interventi di molti intellettuali italiani e stranieri.
Qui i link ad alcuni dei numeri digitalizzati dedicati a Gramsci che si possono consultare nell’Archivio “Emigrazione”
EMIGRAZIONE – n. 4, Aprile 1977
EMIGRAZIONE – n. 8-9, Ago-Sett 1987
EMIGRAZIONE – n. 1-2, Gen-Feb 1991
EMIGRAZIONE – n. 8-9. Agosto-Settembre 1991
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