CAMPAGNA CEV/INPS: Patronati e Cgie chiedono lo slittamento dei termini di presentazione a ottobre

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e gli istituti di Patronato hanno richiamato l’attenzione dell’INPS sulle difficoltà sanitarie causate dal COVID-19, e di conseguenza sulla limitatissima mobilità a cui sono sottoposti i nostri connazionali, per poter adempiere agli obblighi amministrativi generali, in particolare in Nord e Sud America.

“Questa situazione – scrivono il Cgie e i Patronati – rende difficilissima la realizzazione della campagna CEV nei tempi indicati dall’INPS ai pensionati italiani residenti in quelle aree, in particolare in Amerina latina dove gli spostamenti spesso sono difficili anche in tempi di ordinaria amministrazione. Le stesse previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano tempi più lunghi di quelli predisposti dall’INPS per accertare l’esistenza in vita dei pensionati mentre si è aggravata anche la situazione all’interno della rete diplomatica-consolare italiana, chiamata ad affrontare lo stress test referendario del 20-21 settembre 2020.

Le segnalazioni ricevute dal CGIE confermano come le operatrici e gli operatori di patronato in tutto il mondo, in questi mesi difficilissimi, stanno facendo ogni sforzo possibile per garantire piena assistenza e tutela ai nostri connazionali, nonché per aiutarli a rispettare tutte le scadenze e certificazioni richieste dal vostro Istituto. La concomitanza di parecchie emergenze e dei rischi legati alla pandemia ci spinge a di posticipare l’inizio della campagna della Certificazione dell’Esistenza in Vita al mese di ottobre nella speranza che, per quel periodo anche in quei continenti la vita ritorni alla normalità per tutti.”

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