COVID-19: DL Maggio. LANDINI: ANDARE OLTRE L’EMERGENZA, ORA MISURE CORAGGIOSE

DL MAGGIO. LANDINI: ANDARE OLTRE L’EMERGENZA, ORA MISURE CORAGGIOSE

“Andare oltre l’emergenza. E’ il momento di misure coraggiose che investono sul futuro e cambiano il modello di sviluppo. Importante che il governo abbia accettato di avviare un tavolo progettuale con le parti sociali”. Così ieri il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini al termine della videoconferenza tra governo sindacati:

“Riteniamo l’incontro con il governo sul decreto Maggio positivo – afferma il segretario della Cgil – perché l’impianto presentato contiene proposte in larga misura condivisibili sia sul versante del sostegno al reddito che sui temi relativi alle attività economiche e agli investimenti necessari per lo sviluppo del paese”.

“In attesa del testo del decreto sul quale ci riserviamo di dare il nostro giudizio definitivo – prosegue Landini – è stato affermata la volontà di proseguire il blocco dei licenziamenti per altri tre mesi, il prolungamento per ulteriori nove settimane della cassa integrazione, l’allungamento di Naspi e Dis-coll e l’estensione di misure di sostegno a lavoratori ad oggi non coperti (colf e badanti, lavoratori dello spettacolo, stagionali…), oltre all’intenzione di rafforzare i fondi bilaterali. Inoltre abbiamo chiesto il ripristino dell’esame congiunto nel caso di cassa integrazione, tema sul quale abbiamo ottenuto una risposta positiva”.

“Abbiamo sollevato – aggiunge il segretario della Cgil – il tema delle misure di conciliazione che devono essere potenziate ed estese a partire dai congedi. Riteniamo importante l’aumento di risorse sulla sanità, in particolare per terapie intensive e il rafforzamento dei servizi territoriali. Così come abbiamo chiesto che si attivi subito un piano di messa in sicurezza delle scuole e il loro efficientamento all’interno di un confronto più ampio sulla valorizzazione dei sistema dell’istruzione e in generale del lavoro pubblico, a partire dai rinnovi dei contratti nazionali di lavoro”.

“Abbiamo espresso un giudizio positivo sulla misura finalizzata alla ricapitalizzazione delle imprese e riaffermato la necessità di avviare un tavolo
progettuale sulle politiche industriali e più in generale dello sviluppo. Ed infine – conclude Landini – abbiamo riaffermato la necessità di dare forti risposte alle disuguaglianze e ai divari: per questa ragione sosteniamo gli strumenti di inclusione e in generale un forte contrasto alla precarietà per un nuovo modello di sviluppo che metta al centro il lavoro e dia risposte ai bisogni delle persone e dei territori”.

 

FONTE: Cgil

 

 


 

SULLE PRIME PAGINE DEI GIORNALI DI OGGI, 6 maggio 2020

Il tema trasversale che compare oggi in tutte le aperture dei quotidiani è quello dello scontro declinato sia a livello nazionale, sia a livello europeo. In Italia lo scontro riguarda proprio le scelte strategiche da fare per rispondere alla grave crisi: gli aiuti alle imprese e alle famiglie, la nazionalizzazione, la regolarizzazione dei migranti, il reddito di emergenza.

A livello europeo lo scontro sempre più pesante riguarda invece gli aiuti del nuovo quantitative easing della Bce al quale si oppone la Germania. “Economia, scontro nel governo” è il titolo di apertura del Corriere della Sera che parla di una maggioranza divisa su reddito di emergenza e regolarizzazioni.

La ministra Catalfo propone la riduzione dell’orario di lavoro. Per quanto riguarda l’Europa il Corriere parla di un “ultimatum tedesco alla Bce sull’acquisto di titoli. La Ue e Francoforte rispondono: andremo avanti. Anche sul Sole 24 ore è in forte evidenza la questione europea: “Ultimatum alla Bce dalla Corte tedesca”.

Anche su Repubblica la rappresentazione dello stallo politico attuale. “Mascherine e aiuti, la ripartenza che non va”. Frena anche la regolarizzazione degli immigrati. Anche il Messaggero mette in evidenza i tanti problemi da risolvere: “Lo scontro rallenta gli aiuti: tensioni sul decreto, tempi più lunghi su imprese. Reddito e irregolari. Conte frena sullo Stato nelle Pmi. Su La Stampa la versione di Romano Prodi sull’ennesima crisi europea in pieno corso. “Prodi: Berlino ha preso fiducia nell’Europa”. L’Alta Corte tedesca mette in dubbio gli acquisti della Bce. Moscovici: se lasciamo sola l’Italia, poniamo a
rischio l’Unione.

Molto forte anche il titolo di copertina del manifesto che cita una delle opere più famose di Karl Marx: “L’ideologia tedesca”. Nel sommario si spiega: “La Germania apre la battaglia su chi pagherà la crisi. Ultimatum dell’Alta Corte di Karlsruhe alla Bce. 90 giorni per giustificare la condivisione dei debiti nell’eurozona, altrimenti Berlino non potrà più finanziare il Quantitative easing. Gelo nelle istituzioni europee”.

 

 

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