COVID-19 – GARAVINI (IV): REGOLARIZZARE MIGRANTI ESIGENZA ETICA E PRODUTTIVA

“L’attuale situazione di necessità, in cui la raccolta di tonnellate di prodotti agricoli rischia di essere compromessa dall’impossibilità degli stagionali dai paesi dell’Est di raggiungere i nostri campi per colpa delle restrizioni introdotte per il coronavirus, può essere l’occasione utile per regolarizzare gli immigrati clandestini che si trovano in Italia”. Questa l’opinione della senatrice di Italia Viva eletta in Europa e presidente della Commissione Difesa in Senato, Laura Garavini.
“Secondo alcune stime – continua in una nota la senatrice – almeno 300mila lavoratori stranieri, se in regola, potrebbero subito ricevere un contratto di lavoro. Metà di loro potrebbero venire impiegati nelle famiglie per assistenza e metà nelle imprese, per lo più agricole”. Secondo Garavini regolarizzare gli oltre 600mila lavoratori irregolari presenti in Italia “non sarebbe solo un atto etico, ma una vera e propria esigenza del nostro tessuto produttivo”, perché “finché non metteremo queste persone nella condizione di legalità, le mafie avranno sempre un margine di azione”.
“In queste settimane si avverte in modo particolare il loro valore – spiega ancora la senatrice -. C’è una categoria di lavoratori fantasma che in queste settimane ci permette di continuare a mangiare. Perché garantisce l’approvvigionamento alimentare. Una categoria solitamente dimenticata. Sono gli irregolari che lavorano nei nostri campi. Centinaia di migliaia di immigrati, richiedenti asilo, che vivono spesso in veri e propri ghetti. Sfruttati. E non possono denunciare la loro situazione, perché hanno paura di perdere anche quel poco che hanno”.
Per queste ragioni la presidente della Commissione Difesa in Senato si fa “portavoce di un’istanza che giunge, ormai, da più parti”: ossia regolarizzare i lavoratori nei campi, misure che “farebbe bene a loro, all’agricoltura italiana, ma in generale a noi tutti”.

Visits: 93

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.