18 06 03 NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL ESTERO ALTRE COMUNICAZIONI

1 – LA MARCA (PD): riconosciuta dal Maeci l’esigenza da me avanzata di un contrattista in più al consolato di Miami.
2 – L’ON. LA MARCA (PD) interviene al dibattito sul futuro delle comunità italiane in Canada alla festa della repubblica DI MONTREAL
3 – Tria e Moavero tecnici non sgraditi al Colle. Di Maio e Salvini vicepremier per guidare Conte. Giorgetti sottosegretario chiave.
4 – La questione. FINALMENTE ABIAMO IL NUOVO GOVERNO. Quanto durerà?

1 – LA MARCA (PD): RICONOSCIUTA DAL MAECI L’ESIGENZA DA ME AVANZATA DI UN CONTRATTISTA IN PIÙ AL CONSOLATO DI MIAMI.
Ho avuto conferma che la sollecitazione da me rivolta ai responsabili del MAECI, in occasione del recente incontro con il Direttore generale per le risorse e l’innovazione, Ministro Plenipotenziario Luca Sabbatucci (v. comunicato del 15 maggio 2018) in ordine all’esigenza di rafforzare la dotazione di personale nel consolato di Miami, sia andata a buon fine.
Sono contenta di poter dire, infatti, che l’urgenza di intervenire in una situazione di crescente sovraccarico amministrativo, come quello che si è determinato a Miami, soprattutto per l’arrivo di italiani provenienti dal Venezuela, abbia trovato piena corrispondenza presso la Farnesina, che ha deciso di autorizzare l’assunzione di un contrattista in aggiunta al personale esistente.
Mi auguro che l’invito, che nella stessa occasione ho espresso, di dotare i consolati onorari del Connecticut e del New Jersey delle apparecchiature elettroniche per la ricezione e la trasmissione dei dati biometrici, in distribuzione nel giro di qualche mese, possa essere ugualmente accolto per venire incontro, almeno sotto questo aspetto, alle esigenze dei nostri connazionali lì residenti. On. Francesca La Marca.

2 – L’ON. LA MARCA (PD) INTERVIENE AL DIBATTITO SUL FUTURO DELLE COMUNITÀ ITALIANE IN CANADA ALLA FESTA DELLA REPUBBLICA DI MONTREAL
Domenica 27 maggio si sono svolte a Montreal le manifestazioni di celebrazione della Festa della Repubblica, organizzate dal locale consolato generale, guidato dal Console Marco Rusconi.
La serata è stata dedicata all’enogastronomia e alla musica italiana e ha visto la partecipazione di politici, dell’Ambasciatore italiano in Canada, Claudio Taffuri, e del Premier della provincia del Québec, Philippe Couillard.
Presso lo stadio “Place Bell”, la serata si è aperta con un ricevimento per il pubblico, seguito da un dibattito sul palco in presenza di 10,000 spettatori, convenuti per il successivo concerto di Claudio Baglioni, al quale hanno partecipato, oltre all’On. La Marca, la Sen. Francesca Alderisi, la Presidente del COMITES di Montreal, Giovanna Giordano, il Presidente del Congresso italo-canadese del Québec, Tony Sciascia, e il Presidente della storica “Casa d’Italia” di Montreal, Gino Berretta .
Nel suo intervento, La Marca ha legato le prospettive di consolidamento e crescita delle comunità italiane in Canada e, in particolare di quella, attiva e dinamica, di Montreal ad alcuni temi forti del percorso di integrazione e di affermazione della presenza italiana, quali il sempre più ampio e sicuro possesso della lingua e della cultura italiana, indispensabili per partecipare da protagonisti alle dinamiche interculturali, e la valorizzazione delle business community di origine italiana, utili alla promozione dell’interscambio.
Per questo, ha proseguito la parlamentare, è necessario sostenere con convinzione l’associazionismo, che rappresentano il tessuto connettivo delle nostre comunità, e gli enti gestori che personalmente ha difeso contro i rischi di marginalizzazione.
Un impegno non meno attento merita il turismo sociale e di ritorno e un’unità di intenti e di forze la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza, per la quale si è fatta promotrice di due disegni di legge fin dai primi giorni della nuova legislatura

3 – TRIA E MOAVERO TECNICI NON SGRADITI AL COLLE. DI MAIO E SALVINI VICEPREMIER PER GUIDARE CONTE. GIORGETTI SOTTOSEGRETARIO CHIAVE.
Tutti i ministri
Leghisti e pentastellati equamente rappresentati. Solo cinque donne nel governo
La base del nuovo accordo è la stessa di una settimana fa, con un bilanciamento dei ministeri di peso tra Lega e M5s. Ma le due caselle chiave dell’esecutivo giallo-verde, dicastero dell’Economia ed Esteri, sono state stravolte per sbloccare l’impasse e avere il consenso del Capo dello Stato.
Il foglietto con la lista dei ministri, sventolato su Facebook da un arrabbiatissimo Luigi Di Maio domenica scorsa quando il governo politico era naufragato, è tornato quindi sul tavolo della trattativa. Come era stato stabilito il capo politico grillino e Matteo Salvini in tandem vigileranno da vicepremier sul presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ed entrambi saranno anche ministri: Di Maio dello Sviluppo economico e del Lavoro, il segretario leghista agli Interni. Due dicasteri da loro sempre rivendicati perché simbolo delle rispettive battaglie.
Il cambio sostanziale in quest’ultima trattativa riguarda il ministero dell’Economia con il passo indietro dei leghisti che hanno accettato di spostare Paolo Savona agli Affari europei. Al posto del professore anti-euro, il cui nome era stato stoppato dal Colle, compare quello di Giovanni Tria, che espressamente ha sostenuto che uscire dall’euro non è conveniente. Conosciuto da tempo in ambienti leghisti, in particolare da Giancarlo Giorgetti, e suggerito dallo stesso Savona, rappresenta il punto di caduta.
Sul tavolo di Salvini e Di Maio, proprio quando si stava per chiudere, è emerso il nodo del ministero degli Esteri, che come stabilito non doveva essere in quota né M5s né Lega. Domenica scorsa, nella lista con cui Conte è salito al Quirinale, la Farnesina era occupata dall’ambasciatore Luigi Giansanti. Ma anche su questo nome sono stati avanzati dei dubbi, così nelle ultime ore si è fatto largo il nome di Enzo Moavero Milanesi, ex ministro del governo Monti e gradito al Colle. 5Stelle e Lega hanno provato a fare resistenza dal momento che Moavero Milanesi rappresenta un tecnico del periodo montiano. Così hanno provato a proporre il nome dell’ambasciatore italiano in Russia, Pasquale Terracciano, ma nulla di fatto.
Andando ai numeri in tutto ci sono 18 MINISTERI ma 17 MINISTRI poiché Di Maio ricoprirà sia quello dello Sviluppo economico sia quello del Lavoro. Nove sono destinati al Movimento 5 Stelle, sette alla Lega che in più vede Giorgetti come sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la funzione di segretario del consiglio dei ministri. Poche donne nella compagine di governo, solo cinque. Erika Stefani (Lega) sarà responsabile degli Affari regionali e delle autonomie, Barbara Lezzi (M5s) ministro del Sud, alla Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno (Lega), alla Salute Giulia Grillo, attualmente capogruppo M5s, infine alla Difesa Elisabetta Trenta.
A sorpresa Danilo Toninelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle, è il nuovo ministro delle Infrastrutture. Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, quest’ultimo già questore anziano della Camera, saranno rispettivamente ministro della Giustizia e ministro per i rapporti con il Parlamento e democrazia diretta. In quota Lega Marco Bussetti all’Istruzione l’Università, Alberto Bonisoli al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Lorenzo Fontana alla Famiglia e disabilità, Gian Marco Centinaio alle Politiche agricole. In sostanza Di Maio e Salvini hanno messo nella squadra di governo le persone più fidate, in particolare gli M5s non hanno badato al doppio incarico.

4 – La questione
FINALMENTE ABBIAMO IL NUOVO GOVERNO. Quanto durerà?
Le ragioni per avere dei dubbi sul contratto di governo tra Lega e cinquestelle non mancano. Provando a elencarne alcune si sarebbe potuto cominciare da proposte di una certa gravità, come l’introduzione del vincolo di mandato per i parlamentari e la creazione di un “COMITATO DI CONCILIAZIONE” che si sovrappone agli organismi repubblicani.
Una misura caratterizzante come la FLAT TAX probabilmente non supererebbe lo scoglio della verifica costituzionale.
Molti dei trenta punti del contratto sono di una vaghezza sconcertante
(“IL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO RAPPRESENTA UNO DEGLI ASPETTI CHE PIÙ CI IDENTIFICANO NEL MONDO”, “UOMO E AMBIENTE SONO FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA”,
“LA SCUOLA HA VISSUTO IN QUESTI ANNI MOMENTI DI GRAVE DIFFICOLTÀ”) E SU DIVERSE QUESTIONI LA VAGHEZZA LASCEREBBE SPAZIO A DIFFICILI INTERPRETAZIONI (CHE VUOL DIRE “RIDISCUSSIONE DEI TRATTATI DELL’UNIONE EUROPEA”?).
Poi c’è l’assenza di coperture finanziarie, che secondo ‘ diverse stime dovrebbero arrivare a cento miliardi di euro. E inciampi, per esempio la confusione tra “cibersecurity” e “cyberbullismo”.
Oppure norme discriminatorie, come quelle sugli asili nido gratuiti solo per gli italiani e quelle sulle moschee. O pericolosamente reazionarie, come quelle sui migranti (espulsione di 500mila persone e creazione di appositi centri di detenzione, uno in ogni regione) o sulla giustizia (inasprimento delle pene, abrogazione delle depenalizzazioni, ampliamento della legittima difesa). Ecc.
STAREMO VEDERE.

IN SINTESI I TRENTA CAPITOLI IN 57 PAGINE: ECCO I PUNTI DEL CONTRATTO LEGA-M5S
Prologo e patto di non belligeranza – M5S-Lega “si impegnano a non mettere in minoranza l’altra parte in questioni che per essa sono di fondamentale importanza”. In caso di controversie c’è un Comitato di riconciliazione. Un codice etico vieta la partecipazione al governo di condannati e massoni.

AMBIENTE – Una intera sezione è dedicata ad acqua pubblica, agricoltura, pesca, made in Italy, green economy, rifiuti.
ASILI – Nido gratis ma solo per “le famiglie italiane”, non più anche a stranieri residenti da almeno 5 anni.
BANCA PER GLI INVESTIMENTI E RISPARMIO – C’è l’impegno a difendere i risparmiatori italiani, inasprendo le pene per i fallimenti dolosi e allargando la platea dei risarcimenti. Qui c’è la previsione su Mps di cui si intende ridefinire “mission e obiettivi in un’ottica di servizio”. Si vuole una banca pubblica di investimenti utilizzando strutture e risorse esistenti.
BULLISMO – Entrano le videocamere nelle scuole.
CONFLITTO INTERESSI – La disciplina va allargata oltre “il mero interesse economico”.
COSTI POLITICA E RIFORME – Riduzione dei parlamentari e delle norme, l’introduzione del vincolo di mandato, il potenziamento di forme di democrazia diretta, l’abolizione del Cnel.
CAMPI NOMADI – È prevista la chiusura di quelli irregolari.
CORRUZIONE – Arriverà il Daspo per i corrotti, l’agente provocatore e il potenziamento delle intercettazioni.
DISABILI – Nasce un ministero apposito.
DEBITO E DEFICIT – Salta l’impegno a proporre che i titoli di stato acquistati dalla Bce attraverso il Quantitative easing siano esclusi dal calcolo del rapporto Debito/Pil. Si punta poi allo scorporo degli investimenti pubblici produttivi dal deficit e si accenna, tra le misure per finanziare il programma, a un “appropriato e limitato ricorso al deficit” da ottenere con la “ridiscussione dei Trattati dell’UE e del quadro normativo”.
DIFESA – Si rivaluta la nostra presenza nelle missioni internazionali. Ma è “imprescindibile la tutela dell’industria italiana del comparto” in ambito non prettamente bellico e di progettazione e costruzione navi, aeromobili e sistemistica high tech. Si prevedono nuove assunzioni nelle forze dell’ordine.
ESTERI – Confermata l’adesione al patto Atlantico ma anche l’apertura alla Russia verso cui vanno ritirate le sanzioni.
FISCO E FLAT TAX – C’è la sterilizzazione di Iva e accise. E poi due aliquote per tutti: al 15% e al 20% per persone fisiche, partite IVA, imprese e famiglie che hanno anche diritto ad una deduzione di 3 mila euro. Via la flat tax unica per le imprese.
GIUSTIZIA E LEGITTIMA DIFESA – Va estesa in virtù del principio dell’inviolabilità della casa. Via le depenalizzazioni di alcuni reati ed evitati provvedimenti ‘svuotacarceri’.
IMMIGRAZIONE E MOSCHEE – Il tema è molto approfondito e assegna all’Italia il compito di “ricoprire un ruolo determinante ai tavoli europei”, superando il trattato di Dublino, combattendo il business degli scafisti, rivedendo le politiche di ricongiungimento. Con “500 mila i migranti irregolari presenti” in Italia “una seria ed efficace politica dei rimpatri risulta indifferibile e prioritaria” si legge. Il capitolo tratta anche il caso dei maggiori controlli sulle moschee: ma scompare l’obbligo di preghiera in italiano.
LAVORO – È prevista l’introduzione del salario minimo, il taglio del cuneo fiscale, il ripristino dei voucher. E poi ovviamente il reddito e la pensione di cittadinanza.
ILVA – Si prevede un programma di riconversione basato sulla chiusura delle fonti inquinanti e bonifica.
PAREGGIO BILANCIO – Va previsto un “adeguamento” della regola e non più, come nelle precedenti versioni, un superamento.
PENSIONI – Abolizione della Fornero, quota 100 e opzione donna. Taglio delle pensioni d’oro, sopra i 5 mila euro netti.
SICUREZZA – Arriveranno le videocamere sulla divisa degli agenti ma anche investimenti su armi non letali, tipo teaser. – Violenza sessuale: si prevede un inasprimento delle pene e misure per prevenire casi di femminicidio.
SCUOLA E SANITÀ – Sono due corposi capitoli con molte azioni riformatrici. È previsto il superamento di riforme come la buona scuola, la chiamata diretta e l’alternanza scuola-lavoro.
SUD – Non è prevista alcuna politica ad hoc
TAV – Scompare la dizione relativa alla cancellazione e si parla di un “impegno a ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”.
ALTRE PREVISIONI riguardano poi il gioco d’azzardo, le occupazioni di casa abusive, la sicurezza stradale e lo sport. Ecc. di RRP

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