18 01 30 NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL’ESTERO ALTRE COMUNICAZIONI

1 – FEDI E PORTA (PD): fissate le retribuzioni convenzionali 2018 per i lavoratori italiani inviati all’estero
2 – L’on. La Marca partecipa all’annuale “frittulata cosentina” a Montreal. L’on. Francesca La Marca ha partecipato lo scorso fine settimana ad uno degli eventi gastronomici più “stuzzicanti” che si svolgono a Montreal, l’annuale “Frittualata Cosentina”.
4 – Andrea Passarelli è il presidente del comitato elettorale a sostegno della candidatura dell’on. La Marca a Montreal.
5 – Fedi e Porta (PD) – il trattamento minimo all’estero: cosa fare per evitare il rischio sospensione. Con il Messaggio n. 270 del 18 gennaio 2018 l’Inps ha comunicato che ai titolari di pensione in convenzione internazionale residenti all’estero e in Italia i quali nel corso dell’anno 2018 raggiungeranno l’età pensionabile prevista dai regimi assicurativi esteri, è stata inviata la richiesta di comunicare le informazioni relative alla situazione pensionistica estera
6 – Elezioni politiche italiane 4 marzo 2018. “Lealtà, onestà e moralità al servizio degli italiani all’estero!”
7 – Una settimana di iniziative sulla memoria nel campo di internamento di FERRAMONTI di TARSIA (CS) . Tra le iniziative dedicate alla Memoria, si distingue per ricchezza e articolazione tematica il programma che si sta svolgendo nel Campo di internamento di Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza
8 – Francesca la Marca Guida la lista del partito democratico per la camera dei deputati nella ripartizione nord e centro America.
9 – LEGGE ELETTORALE. Alfiero Grandi (Coordinamento democrazia istituzionale): il nuovo Senato potrà subito cambiarla. Presentata una proposta di iniziativa popolare. Agli elettori: non votate i partiti che l’hanno voluta. Il silenzio dei media

 

1 – FEDI E PORTA (PD): FISSATE LE RETRIBUZIONI CONVENZIONALI 2018 PER I LAVORATORI ITALIANI INVIATI ALL’ESTERO. Come tutti gli anni anche quest’anno con decreto del 20 dicembre 2017 del Ministero del Lavoro, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2018, sono state stabilite le retribuzioni convenzionali dei lavoratori dipendenti italiani inviati all’estero, in via continuativa ed esclusiva, su cui viene applicato il calcolo dei contributi assicurativi obbligatori e delle imposte sul reddito dovuti per il periodo di paga 2018 a prescindere dai compensi effettivamente ricevuti. ROMA 23 GENNAIO 2018
Come è noto la legge n. 317 del 1988 ha stabilito l’obbligatorietà delle assicurazioni sociali per i lavoratori italiani operanti all’estero in Paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale, alle dipendenze dei datori di lavoro italiani e stranieri.
Tali lavoratori sono obbligatoriamente iscritti alle seguenti forme di previdenza ed assistenza sociale, con le modalità in vigore nel territorio nazionale (fatte salve alcune eccezioni): a) assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti; b) assicurazione contro la tubercolosi; c) assicurazione contro la disoccupazione involontaria; d) assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; e) assicurazione contro le malattie; f) assicurazione di maternità.
La legge stabilisce inoltre che i contributi dovuti per i regimi assicurativi sopra elencati sono calcolati su retribuzioni convenzionali. Tali retribuzioni, fissate con decreto del Ministro del lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sono determinate con riferimento e comunque in misura non inferiore ai contratti collettivi nazionali di categoria raggruppati per settori omogenei.
Quindi a decorrere dal periodo di paga in corso dal 1° gennaio 2018 e fino a tutto il periodo di paga in corso al 31 dicembre 2018, le retribuzioni convenzionali da prendere a base per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori italiani operanti all’estero ai sensi del decreto-legge 31 luglio 1987, n. 317, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 ottobre 1987, n. 398, nonché per il calcolo delle imposte sul reddito da lavoro dipendente, ai sensi dell’art. 51, comma 8-bis, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, sono stabilite nella misura risultante, per ciascun settore, dalle tabelle allegate allo stesso Decreto del 20 dicembre2017 e che ne costituiscono parte integrante (in poche parole sia l’Inps che il Fisco, per i versamenti contributivi e per tassare i redditi di questi lavoratori, non vanno a vedere quanto effettivamente corrisposto, ma fanno riferimento ai valori convenzionali stabiliti annualmente).
Come detto le disposizioni della legge n. 398/87 si applicano ai lavoratori operanti all’estero in Paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale. Per i lavoratori che si spostano nell’ambito dell’Unione europea la normativa di sicurezza sociale applicabile è quella contenuta nei regolamenti CE nn. 883/2004 e 987/2009 e successive modifiche. Sono esclusi inoltre dall’ambito di applicazione della legge n. 398/1987 anche la Svizzera e i Paesi aderenti all’Accordo SEE – Liechtenstein, Norvegia, Islanda – ai quali si applica la normativa comunitaria.
Le retribuzioni convenzionali trovano applicazione, in via residuale, anche nei confronti dei lavoratori operanti in Paesi convenzionati limitatamente alle assicurazioni non contemplate dagli accordi di sicurezza sociale. Le retribuzioni di cui al decreto citato costituiscono base di riferimento per la liquidazione delle prestazioni pensionistiche, delle prestazioni economiche di malattia e maternità nonché per il trattamento ordinario di disoccupazione per i lavoratori rimpatriati. Per quanto attiene la parte fiscale è bene evidenziare che le persone fisiche fiscalmente residenti in Italia che prestano attività di lavoro subordinato in un paese estero sono tenuti, in via generale, a dichiarare tali redditi anche in Italia, sempreché le Convenzioni contro le doppie imposizioni stipulate dall’Italia con il paese estero in cui viene effettivamente svolta l’attività lavorativa non preservino la potestà impositiva esclusiva allo Stato in cui tale attività viene svolta.
I deputati Marco Fedi e Fabio Porta.

2 – L’ON. LA MARCA PARTECIPA ALL’ANNUALE “FRITTULATA COSENTINA” A MONTREAL. L’on. Francesca La Marca ha partecipato lo scorso fine settimana ad uno degli eventi gastronomici più “stuzzicanti” che si svolgono a Montreal, l’annuale “Frittualata Cosentina”. ROMA, 23 GENNAIO 2018
Organizzata dall’Associazione cosentina di Montreal, i partecipanti sono stati accolti dalla presidente Maria Teresa Laurito e dalla Vicepresidente Michelina Lavoratore. Tra gli oltre 300 ospiti anche anche il consigliere regionale Orlandino Greco in rappresentanza del Presidente della Regione Calabria, Oliverio. MONTREAL, 22 gennaio, 2018
La “Frittulata Cosentina” o “Festa del Maiale”, che esalta il senso della comunità e la generosità dei calabresi nel mondo, è un’occasione unica per gustare i piatti succulenti della tradizione culinaria calabrese in un’atmosfera festosa, arricchita dalla musica popolare regionale.
Come italiana di seconda generazione, Francesca La Marca ha ricordato il significato della Festa: “La gastronomia è cultura – ha detto la parlamentare. Questo incontro è, dunque, una bella opportunità per celebrare, anche attraverso la cucina, i valori della tradizione che si trasmettono di generazione in generazione”.
La Marca attends the annual “Frittulata Cosentina” in Montreal
MONTREAL, January 22, 2018 – The Honourable Francesca La Marca was in Montreal this weekend, delighted to participate in one of the tastiest gastronomic events held annually at the “Frittulata Cosentina” in Montreal.
Welcomed by President Maria Teresa Laurito and Vice President Michelina Lavoratore, the event is organized by the Associazione Cosentina di Montreal. Among the nearly 300+ guests, President of the Council Assembly “Oliverio Presidente” Orlandino Greco was also in attendance representing the former president of the Calabria Region, member of the Democratic Party, Mario Oliverio.
The traditional “Frittulata Cosentina” or “Festa del Maiale” celebrates the culmination of popular Calabrian music paired with succulent dishes of traditional Calabrian cuisine, honouring the generous spirit and sense of community of the Calabrians around the world. As a second-generation Italian, La Marca recognizes the significance of the “Frittulata” as an opportunity to commemorate the timeless values and cuisine from the past with future generations.
About Francesca La Marca
Francesca La Marca is a distinguished Italian MP, representing the electoral college of North and Central America. She was first elected in 2013 and is a candidate in the upcoming 2018 Italian Parliament election. Deputata PD, eletta nella circoscrizione estero, Nord e Centro America.
On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D. – Email – lamarca_f@camera.it

4 – ANDREA PASSARELLI È IL PRESIDENTE DEL COMITATO ELETTORALE A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA DELL’ON. LA MARCA A MONTREAL. In occasione dell’incontro che l’on. Francesca La Marca ha avuto a Montreal per la presentazione del suo programma in vista delle elezioni politiche generali del 4 marzo, si è costituito il Comitato elettorale che gestirà la campagna elettorale a Montreal della parlamentare canadese.
Come Presidente del Comitato elettorale è stato designato il Sig. Andrea Passarelli, da anni molto attivo nell’ambito associativo nella metropoli del Québec, che svolgerà l’attività di coordinamento, di raccolta delle adesioni e di informazione degli elettori iscritti all’AIRE.
Chiunque voglia aderire al Comitato a sostegno della candidatura dell’on. La Marca e/o avere informazioni sulle procedure elettorali può rivolgersi allo stesso Presidente del Comitato, ai seguenti recapiti: Cellulare: (1) 514 9289040 – E-mail: andreatizzone@gmail.com

5 – FEDI E PORTA (PD) – IL TRATTAMENTO MINIMO ALL’ESTERO: COSA FARE PER EVITARE IL RISCHIO SOSPENSIONE. Con il Messaggio n. 270 del 18 gennaio 2018 l’Inps ha comunicato che ai titolari di pensione in convenzione internazionale residenti all’estero e in Italia i quali nel corso dell’anno 2018 raggiungeranno l’età pensionabile prevista dai regimi assicurativi esteri, è stata inviata la richiesta di comunicare le informazioni relative alla situazione pensionistica estera. ROMA, 25 GENNAIO 2018
Se tale dichiarazione non sarà restituita all’Inps dai diretti interessati, l’integrazione al minimo sarà sospesa.
Come è noto integrazione al trattamento minimo, maggiorazioni sociali e assegni al nucleo familiare, sono le prestazioni “accessorie” più ambite dai nostri connazionali pensionati residenti all’estero i quali sono spesso titolari di pensioni in convenzione “a calcolo” di importi molto irrisori che vengono appunto integrati dalle prestazioni succitate quando sussistono i presupposti di legge.
Tali prestazioni sono ancora esportabili nei Paesi extra-comunitari, ancorché con alcune limitazioni, mentre invece il TM e le relative maggiorazioni sono divenute inesportabili nell’ambito dell’Unione europea e del SEE (Spazio Economico Europeo) sin dal 1992. In questo comunicato vogliamo informare i nostri connazionali dei nuovi importi del trattamento minimo e dei limiti di reddito per il diritto all’integrazione al trattamento minimo e sul rischio, per alcuni connazionali pensionati, della sospensione cautelativa del trattamento minimo da parte dell’Inps.
Si ricorda che a partire dal 1995, oltre al requisito reddituale, l’esportabilità all’estero del trattamento minimo è subordinata al possesso in Italia di un’anzianità contributiva minima pari a 10 anni di contribuzione in costanza di rapporto di lavoro (e cioè periodi di effettivo lavoro, riscatto di periodi di attività lavorativa e contribuzione figurativa purché collocata in un rapporto di lavoro; sono esclusi quindi i contributi volontari e il riscatto della laurea).
La concessione dell’integrazione al minimo ai residenti nei Paesi extra-comunitari è inoltre negata quando la somma della pensione estera con la pensione “a calcolo” italiana supera lo stesso trattamento minimo. Il trattamento minimo è un importo pensionistico che lo Stato, tramite l’INPS, corrisponde al pensionato quando la pensione, derivante dal calcolo dei contributi versati, è di importo molto basso, al di sotto di quello che viene considerato il “minimo vitale”. In tal caso l’importo della pensione spettante viene aumentato (“integrato”) fino a raggiungere una cifra stabilita di anno in anno dalla legge. Per il 2018 il trattamento minimo, anche per le pensioni in convenzione, è pari a 507,46 euro mensili. Il reddito personale del pensionato non deve superare i 6.596,46 euro annui per ottenere l’integrazione piena. Nel caso in cui il reddito del pensionato sia superiore a 6.596,465 euro l’anno, ma rientri nel limite dei 13.192,92 euro, l’integrazione spetta in misura ridotta, pari alla differenza tra 13.192,92 euro e il reddito personale conseguito.
In caso di soggetti coniugati, i limiti reddituali da rispettare non sono solo quelli personali ma anche quelli coniugali: l’integrazione al trattamento minimo spetta qualora il reddito della coppia non superi 26.385,84 euro annui. L’integrazione spetta anche in caso di assegni di invalidità ma con regole diverse.
E’ utile precisare che le pensioni maturate interamente con il sistema contributivo (assicurati successivamente al 31 dicembre 1995) e le pensioni supplementari non possono beneficiare dell’integrazione al minimo.
L’integrazione al minimo è strettamente legata ai redditi del pensionato e della coppia. Bisogna quindi valutare tutti i redditi personali e quelli del coniuge con la sola eccezione: dei redditi esenti da Irpef (pensioni di guerra, rendite Inail, pensioni degli invalidi civili, i trattamenti di famiglia, trattamento di fine rapporto, eccetera); la pensione da integrare al minimo; il reddito della casa di abitazione; gli arretrati soggetti a tassazione separata. Qualsiasi altro reddito sarà preso in considerazione ai fini del diritto.
Ricordiamo quindi che fu una circolare del 1991 che introdusse la procedura di sospensione cautelativa dell’integrazione al trattamento minimo al compimento dell’età pensionabile prevista dall’ordinamento previdenziale del Paese convenzionato di residenza o comunque erogatore della prestazione estera.
Com’è noto l’integrazione al trattamento minimo viene da allora sospesa dal primo giorno del mese successivo a quello di compimento dell’età pensionabile estera. L’Inps quindi con il suo recente messaggio menzionato in premessa informa che la richiesta di comunicare le notizie relative alla situazione pensionistica estera è stata inviata ai titolari di pensioni in convenzione internazionale residenti all’estero e residenti in Italia, che nel corso dell’anno 2018 raggiungeranno l’età pensionabile prevista dai regimi assicurativi esteri.
I pensionati dovranno comunicare le informazioni richieste compilando il modello allegato SOSP/TM 1. Se tale dichiarazione, ricorda l’Inps nella lettera inviata in questi giorni a tutti gli interessati, non dovesse pervenire tempestivamente ai loro uffici, a partire dal mese successivo a quello in cui essi compiranno l’età di pensionamento, non sarà più pagato il trattamento minimo ma una pensione calcolata semplicemente in base ai contributi versati.
Consigliamo quindi ai pensionati contattati dall’Inps di rivolgersi ad un ente di Patronato – che fornirà l’assistenza gratuitamente – per ottenere un competente aiuto nella compilazione del modulo SOSP/TM1.
I deputati Marco Fedi e Fabio Porta.

6 – ELEZIONI POLITICHE ITALIANE 4 MARZO 2018. “Lealtà, onestà e moralità al servizio degli italiani all’estero!”
Care e cari connazionali, si va al voto. Le elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano si terranno domenica 4 marzo. All’estero si voterà per corrispondenza. Nelle case delle elettrici e degli elettori il plico contenente le schede e le istruzioni di voto inizieranno ad arrivare il 13 febbraio. Fra poco più di due settimane. La busta (già affrancata) con le schede votate dovrà essere rispedita entro il 25 febbraio.
Le liste sono quasi pronte. Io ci sarò. Con il Partito democratico, candidato alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione Estero – Europa. Voi già mi conoscete.
Sono nato in Valtellina, da una famiglia di poveri contadini che si sono battuti per il tricolore e per la dignità umana di ogni cittadino. Dopo gli studi tecnici e l’esperienza universitaria, ho vissuto l’emigrazione come l’unica possibilità di progresso civile e umano: Svizzera, Africa, ancora Svizzera e Francia. Prima come addetto alla direzione dei lavori del genio civile. Nel campo politico, culturale, sociale, assistenziale poi.
IL MIO LAVORO IN PARLAMENTO
L’impegno per il riscatto di milioni di connazionali in Europa e nel Mondo, inestimabile patrimonio dell’Italia, è stato da sempre l’obiettivo della mia attività civile e politica. Dal 2006 nel Parlamento repubblicano a rappresentare gli italiani residenti all’estero. Tra i fondatori del Partito democratico in Svizzera.
Oltre ai temi degli italiani all’estero, in Parlamento mi sono occupato di Sicurezza e Cooperazione in Europa, di diritti umani e ho ricoperto la presidenza dei Gruppi Interparlamentari di Amicizia Italia-Francia (2008-2013) e Italia-Svizzera (2013-2018).
Autore delle 2 più importanti proposte di legge per gli italiani all’estero: 1) La Commissione Interparlamentare Speciale per trattare i problemi dei 5 milioni di italiani all’estero; 2) I Collegi uninominali per la Camera dei deputati (12) e per il Senato (6) per dare una rappresentanza territoriale specifica di ogni elettore ed elettrice.
L’Italia, grazie all’azione dei governi a guida democratica, è uscita dalla crisi europea e mondiale. Sono stati creati 1 milione di posti di lavoro, è tornato a crescere l’export e sono ripartiti i consumi interni. Con il varo delle leggi sui diritti civili (biotestamento e unioni civili), ci siamo messi al passo di importanti partner europei.
IL PD PER L’ITALIA, L’EUROPA E GLI ITALIANI ALL’ESTERO
Anche per gli italiani all’estero è stata invertita la rotta. Dopo anni di tagli ai servizi consolari e culturali, si è tornati ad investire. Sono aumentati i finanziamenti per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo (150 milioni di euro). Per i soli Corsi di lingua e cultura 12 milioni di euro agli Enti Gestori. Nei consolati il personale è stato incrementato di 250 unità. Sono stati consolidati gli organismi di rappresentanza dei cittadini alla vita pubblica (Comites e Cgie).
Ora l’Italia ha più forza e fiducia per le sfide future del paese: lavoro, coesione nazionale, politiche sociali (pensioni, fisco e sanità), immigrazione, ruolo in Europa e nel Mondo. E si può affrontare con determinazione la riduzione delle inique tasse che pesano sulle case di proprietà degli italiani residenti all’estero (IMU – TARI – TASI – RAI).
Con la vostra fiducia e il vostro sostegno, vorrei continuare il lavoro per un’Italia più giusta e riconoscente .

7 – UNA SETTIMANA DI INIZIATIVE SULLA MEMORIA NEL CAMPO DI INTERNAMENTO DI FERRAMONTI DI TARSIA (CS) . Tra le iniziative dedicate alla Memoria, si distingue per ricchezza e articolazione tematica il programma che si sta svolgendo nel Campo di internamento di Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza. Il programma, infatti, è partito il 23 gennaio e si svilupperà fino al 29 del mese, con la partecipazione di personalità di rilievo e con una gamma tematica veramente molteplice e ricca.

Il 23 si è partiti con la mostra “Ferramonti di Tarsia, passato, presente e futuro”, realizzata dagli allievi di un istituto scolastico della zona; il 24 c’è stata lo spettacolo teatrale “La partita di scacchi”, liberamente tratto dalle memorie e testimonianze di Paolo Salvatore, direttore del campo di concentramento; il 25 si è tenuto il recital ”Le vie della Memoria”, a cura di alunni e docenti della scuola secondaria di primo grado di Tarsia, seguito dalla presentazione del romanzo “Ferramonti 1943” di Mario Giacompolli; il 26 gennaio, la presentazione del progetto “Memory Art – L’arte attraversa la Memoria”, a cui ha fatto seguito la presentazione del libro “Vivrò libera nella terra promessa”, scritto dall’ex internata Edith Fischoff Gilboa.

Il 27, dopo la celebrazione religiosa, ci saranno l’istituzione del Parco letterario Ernst Bernhard, alla presenza, tra gli altri, delle autorità locali, del Segretario della Dante Alighieri Alessandro Masi e del Presidente dei Parchi letterari Stanislao De Marsanich. Seguirà l’intervento del titolare della “Cattedra della Pace” presso l’Università ebraica di Gerusalemme Prof. Giancarlo Elia Valori.

Le iniziative proseguiranno il 28 con la presentazione del libro e del progetto cinematografico “Ferramonti: storia di una vita” di Pino Ambrosio e Tommaso Ortimarsi e si concluderanno il 29 gennaio con il convegno “Diritto e memoria: profilo storico-giuridico della persecuzione razziale da parte del regime totalitario nel periodo compreso tra il 1938 e il 1945”, a cura della Comunità ebraica di Napoli.

8 – FRANCESCA LA MARCA GUIDA LA LISTA DEL PARTITO DEMOCRATICO PER LA CAMERA DEI DEPUTATI NELLA RIPARTIZIONE NORD E CENTRO AMERICA. Il Partito Democratico mi ha indicata come candidata e capolista per la Camera dei Deputati nella ripartizione Nord e Centro America. Ne sono grata e onorata. Assolverò questo compito con altri compagni di viaggio, sia alla Camera che al Senato, di alto profilo professionale e di provata dedizione alla causa degli italiani all’estero. 29 GENNAIO 2018
Anche in Nord e Centro America, chi vuole che l’Europa tenga a distanza la minaccia dei populismi e che l’Italia prosegua il suo cammino dalla crisi alla ripresa non ha che una scelta razionale e obiettiva: sostenere il Partito Democratico.
Il fatto di essere stata indicata come capolista alla Camera rappresenta per me la conferma che il lavoro di questi anni è stato considerato utile per il Paese e soprattutto in linea con le esigenze dei nostri connazionali all’estero.
Oggi, l’unico partito che si può presentare agli italiani all’estero con un bilancio di svolta e con risultati nettamente positivi è il PD. Non sono parole di propaganda ma fatti che vi invito a verificare (IL PD PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO)
In questo quadro, altrettanto evidenti e indiscutibili sono i risultati che con il mio impegno diretto si sono potuti raggiungere nella nostra ripartizione in diversi campi (PRINCIPALI RISULTATI OTTENUTI).
Naturalmente, alcune cose sono da completare, altre da fare. Per questo, il rinnovo della fiducia che chiedo agli elettori italiani non è un mandato in bianco ma vincolato a un programma, che spero voi vogliate conoscere (IL MIO PROGRAMMA). On. Francesca La Marca

9 – LEGGE ELETTORALE. Alfiero Grandi (Coordinamento democrazia istituzionale): il nuovo Senato potrà subito cambiarla. Presentata una proposta di iniziativa popolare. Agli elettori: non votate i partiti che l’hanno voluta. Il silenzio dei media

Silenzio dei media sulla iniziativa presa dal Coordinamento democrazia costituzionale che ha presentato qualche giorno fa una proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare, subito, appena saranno elette le nuove Camere, la pessima legge elettorale con cui i cittadini il 4 marzo sono chiamati al voto. Non disturbate il manovratore, questa sembra essere la linea dei giornali, delle televisioni, Rai in testa. Anche se i giudizi sul Rosatellum sono, nella stragrande maggioranza, negativi, praticamente solo l’autore, il capogruppo del Pd alla Camera, ovviamente, ne è entusiasta, ormai gli scriba si occupano solo di liste, accorpamenti, cespugli, alleanze innaturali. Addirittura si ignora, e se lo si sa si nasconde, che nel nuovo regolamento del Senato, quello che verrà eletto a marzo, è previsto che proposte di legge di iniziativa popolare devono essere discusse entro tre mesi dalla presentazione. Da qui la presentazione della proposta in Cassazione e di seguito partirà la raccolta delle firme mentre procede la campagna elettorale. Alfiero Grandi, vicepresidente del Comitato per la democrazia costituzionale con l’articolo che di seguito riportiamo ricostruisce il retroscena che ha portato alla approvazione della pessima legge e apre la campagna per cambiarla in tempi rapidi.

Alfiero Grandi: di male in peggio. Dal famigerato “porcellum” al pessimo “rosatellum”

In questa campagna elettorale le promesse si sprecano. Noi tenteremo di inserire alcuni problemi di grande valore, che potrebbero introdurre rilevanti novità in campagna elettorale e ancor più nella prossima legislatura. Anzitutto una proposta di modifica della legge elettorale. Per approvare la legge con cui, purtroppo, voteremo il 4 marzo, il governo Gentiloni ha messo ben otto volte la fiducia. Eppure si era presentato alle Camere per la fiducia promettendo che della legge elettorale si sarebbe occupato il parlamento, mentre il governo non avrebbe forzato la mano. È accaduto esattamente il contrario. I parlamentari di fronte al voto di fiducia potevano solo dire Si o No, cioè non hanno potuto entrare nel merito, né proporre modifiche alla legge concordata tra i vertici di Pd, Lega, Forza Italia, per citare i maggiori, con l’appoggio di Verdini e c. al Senato.

Purtroppo l’ex parlamento era stato eletto con il famigerato “porcellum”, cioè tutti nominati di fatto dall’alto, dai capi partito. Per questo la maggioranza dei parlamentari è stata obbediente agli ordini. Gli elettori non hanno potuto scegliere per la terza legislatura di fila i loro rappresentanti. È così dal 2006 e ogni legislatura, purtroppo, è stata peggiore di quella precedente. Per questo la maggioranza del parlamento non ha nemmeno provato a disobbedire agli ordini dei capi partito e ha approvato la nuova legge elettorale (rosatellum) pena la non rielezione. Come scriveva Manzoni chi non ha coraggio non se lo può dare.

Del resto è un parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale, delegittimato che non ha esitato a tentare di deformare la Costituzione, iniziativa, per fortuna, bocciata dal referendum del 4 dicembre 2016. L’ex parlamento accettando l’imposizione dei capipartito ci ha “regalato” una pessima legge elettorale che rischia di perpetuare il meccanismo perverso che vede i rappresentanti degli elettori e delle elettrici non essere scelti da quelli che dovrebbero rappresentare, cioè i cittadini. Una contraddizione formidabile, che allarga ancora il fossato tra i cittadini e i loro rappresentanti. Così si nuoce alla democrazia rappresentativa che è l’essenza della nostra Costituzione.

Si seleziona dall’alto una classe dirigente fedele e obbediente ai capi partito

Il timore di far decidere ai cittadini è tale che si preferisce selezionare dall’alto una classe dirigente fedele ed obbediente ai capi partito, ma questo mina la qualità della nostra democrazia, di cui è presidio la Costituzione, che non a caso si voleva cambiare. La speranza di chi ha compiuto questa forzatura è che ci si rassegni al fatto compiuto. Noi non ci rassegneremo a questa legge elettorale e finché avremo voce e forza cercheremo di convincere che è indispensabile cambiarla per il bene della nostra democrazia. Ricorderemo anzitutto che ci sono precise responsabilità: ci sono partiti che hanno voluto questa legge e ci sono senatori e deputati che l’hanno votata. È bene ricordarlo agli elettori, perché il 4 marzo hanno la possibilità di dare un giudizio, di esprimere la loro critica più forte non votandoli. Astenersi disgustati sarebbe un errore, meglio votare contro i responsabili.

Il coordinamento per la democrazia costituzionale ha deciso di presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare il sistema elettorale in vigore e inizieremo a raccogliere le firme già durante la campagna elettorale e poi proseguiremo, ponendoci l’obiettivo di presentare la proposta al Senato, il cui nuovo regolamento prevede che entro tre mesi le proposte di legge di iniziativa popolare vengano esaminate. In altre parole vogliamo riaprire la discussione prima possibile. Avrete notato che sono sempre meno quelli che difendono questa legge, i pentiti aumentano, anche perché tra chi l’ha voluta qualcuno inizia a capire che favorisce altri, in altre parole hanno creato un mostro che gli si rivolta contro. Ci vuole tempo e pazienza ma è possibile riaprire la partita, con l’obiettivo di ottenere una nuova legge elettorale in cui i cittadini possano finalmente scegliere i loro rappresentanti.

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