
I relatori hanno ripercorso mezzo secolo di storia per comprendere ciò che ha rallentato lo sviluppo e tracciare un possibile percorso di rinascita
“Dal treno del sole alla nuova emigrazione” è il tema di un convegno che si è tenuto alla biblioteca nazionale di Cosenza per iniziativa di AmbiCom – Ambiente e Comunicazione, Cursa – Consorzio universitario per la ricerca socioeconomica e per l’ambiente, UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Con il patrocinio del Ministero della Cultura. I lavori si sono svolti alla presenza di numerosi e qualificati relatori, con l’obiettivo di ricordare, analizzare e studiare mezzo secolo di storia che ha attraversato il Mezzogiorno e in particolar modo la Calabria. Il tutto tra speranze, delusioni, sconfitte.
Ad aprire e coordinare i lavori il giornalista di LaC Franco Laratta, che ha evidenziato come lo spopolamento e l’arretratezza infrastrutturale, unite alla profonda crisi del sistema sanitario stanno mettendo in ginocchio la Calabria. La relazione introduttiva, ampia e precisa, è stata di Enzo Damiano, sociologo del lavoro, una lunga storia nel sindacato, dove ha raggiunto i livelli più alti.
Damiano ha tracciato la storia degli ultimi decenni che hano visto la Calabria emergere tra mille difficoltà, per aspirare ad uno sviluppo ordinato, ma poi anche a subire quelle che sono le le difficoltà storiche di una terra alla continua ricerca di sé stessa. Un intervento che ha voluto essere anche un invito alla speranza per continuare il cammino di una crescita ancora oggi da realizzare.
Tanti gli interventi che si sono succeduti e che hanno analizzato, rielaborato e messo in luce un insieme di problematiche che hanno visto istituzioni, politica, sindacato e associazioni ragionare su come portare fuori dalle secche la Calabria. Tra gli altri da ricordare quello di Angelo Brutto presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Massimiliano Ianni segretario generale Cgil di Cosenza, di Giovanni Soda esperto di politiche di coesione, di Carlo Guccione già consigliere regionale.
Un’analisi completa e ricca di spunti quella del Sindaco Franz Caruso che ha ripercorso le vicende storiche più importanti che hanno caratterizzato la vita politica e sociale di Cosenza e dell’intera Calabria. Applaudito anche l’intervento quello di Sergio Mazzuca che da oltre quarant’anni rappresenta l’imprenditoria di successo in Calabria. Brunella Gatto, ambasciatrice Unpli, cantautrice folk, ha presentato l’ultimo suo applauditissimo lavoro dedicato alla città di Cosenza. Un pezzo musicale particolarmente suggestivo.
Non sono mancati i saluti della Direttrice della Biblioteca Nazionale, Adele Bonofiglio, che non ha fatto mancare le sue osservazioni, ai temi in discussione. Ovviamente a tenere banco è stata la crisi attuale delle aree interne in piena sofferenza, mentre l’intera Calabria soffre di una nuova ondata di emigrazione che secondo quanto riferito, nel giro di qualche decennio rischia di decimare fortemente la popolazione calabrese.
Su questo tema e sulle possibili soluzioni, sono ritornati tutti i relatori esprimendo non poca preoccupazione, anche per le tensioni sociali, le lacerazione politiche, l’assenza di scelte condivise che pongono la Calabria in un momento di gravi difficoltà, di povertà che avanza, disservizi pubblici e soprattutto la sanità che ha toccato una crisi profonda.
FONTE: https://www.cosenzachannel.it/2024/10/29/quale-futuro-per-la-calabria-intellettuali-e-politici-a-confronto-a-cosenza/
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