XXXVIII edizione del Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste: il Premio Salvador Allende a Massimo Bray

PREMIO SALVADOR ALLENDE 2023
Il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste
conferisce il Premio Salvador Allende a Massimo Bray,
Direttore Generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani

 

A partire dalla sua XVIII edizione nel 2003, il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste conferisce ogni anno il “Premio Salvador Allende”. Tale riconoscimento, pensato per onorare i valori della cultura, dell’arte, della politica, della scienza, vuole mettere in risalto la sensibilità verso la condizione umana e sociale esistente in America Latina degli artisti, dei diplomatici, dei giornalisti e dei ricercatori a cui viene conferito, celebrando e riconoscendo il loro impegno concreto nel riscattare la memoria e la storia dei popoli latinoamericani. Il Premio è rivolto anche a coloro che in Europa, profondamente colpiti dall’esempio di Salvador Allende, dedicarono tempo ed impegno affinché il Cile ritornasse una democrazia. Da quest’anno, il Premio istituito a Trieste dal Festival del Cinema Ibero-Latino Americano gode del riconoscimento ufficiale della Fundación Salvador Allende di Santiago del Cile.

Sono trascorsi 50 anni dall’assedio e la successiva presa del Palacio de La Moneda, un golpe che portò il suo principale artefice, Augusto Pinochet, all’epoca generale dell’esercito, ad instaurare un regime autoritario e dittatoriale che è durato per quasi venti anni in Cile, frantumando così per molto tempo il sogno di un Cile democratico. Con l’occasione della ricorrenza del cinquantesimo anniversario del colpo di stato in Cile, nella XXXVIII edizione del Festival del Cinema Ibero-Latino Americano che si terrà a Trieste dal 4 al 12 novembre 2023, è prevista una sezione ad hoc intitolata Allende: 50 años después: un’accurata selezione di documentari e lungometraggi che narrano le complesse vicende di quegli anni e le ripercussioni sui decenni seguenti sino ad oggi in Cile.

Salvador Allende ebbe il prezioso e raro merito di perseguire fino in fondo l’ideale democratico sempre seguendo la ragione, senza mai usare violenza, cercando costantemente il dialogo e fu ucciso proprio a causa del suo impegno in difesa della democrazia. L’ex Presidente cileno rappresenta l’espressione più alta di una politica nobile, laddove la parola “politica” va intesa nel suo senso più originario e fondamentale, quale dimensione dell’agire umano volta a prendersi cura e a organizzare la vita associata di una comunità, con l’intento di migliorare, tramite un agire solidale, la condizione di vita di chi la costituisce, nel segno dei valori della democrazia, della convivenza pacifica, della libertà e della giustizia.

Le personalità cui viene assegnato il Premio Salvador Allende si distinguono per il loro agire ispirato ai più alti valori etici e morali e per un impegno fattivo a favore della democrazia, della convivenza pacifica, della libertà e della giustizia in America Latina, operando con profondo spirito di solidarietà.
Nel corso dei vent’anni di esistenza del Premio Salvador Allende istituito a Trieste dal Festival del Cinema Ibero-Latino Americano, sono state insignite di questo Premio personalità, sia italiane che latinoamericane, provenienti dagli ambiti più diversi: diplomatici come Piero De Masi, Roberto Toscano, Emilio Barbarani, Donato Di Santo, Tomaso De Vergottini; cineasti come Patricio Guzmán, Silvio Tendler, Miguel Littin, Carmen Castillo e Fernando Birri, giornalisti come Roberto Savio, il giornalista e politico Gilberto Bonalumi; un uomo di scienza, il guatemalteco Fernando Quevedo e Vera Vigevani Jarach (2018), testimone di due grandi tragedie del ‘900. Personalità di provenienza diversa, ma tutti impegnati nel tessere relazioni istituzionali, culturali e di amicizia tra i popoli e i governi dell’America Latina e della penisola iberica.

Quest’anno il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste ha deciso di conferire il Premio Salvador Allende all’ex-Ministro e attuale Direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, Massimo Bray. Per la particolare pregnanza di significato che il premio assume quest’anno, da un lato per la ricorrenza dei 50 anni dal colpo di stato in Cile e dall’altro per l’avvenuto riconoscimento ufficiale del Premio da parte della Fundación Salvador Allende di Santiago del Cile, il premio verrà conferito eccezionalmente non a Trieste durante il Festival bensì a Roma nella cornice del convegno di due giornate intitolato “11 settembre 1973: il colpo di Stato in Cile. La fine di una storia di democrazia e il lavoro per ricostruirla” organizzato dall’Ambasciata del Cile in Italia in collaborazione con Fondazione Treccani Cultura (per maggiori informazioni sul programma del convegno, scrivere a Caterina Franceschini: c.franceschini@treccani.it).

Il conferimento del Premio avverrà martedì 12 settembre alle ore 18.00 presso la Sala Igea dell’Istituto della Enciclopedia Italiana (Piazza della Enciclopedia Italiana 4, Roma).

 

 

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