n° 52 – 31/12/ 2022. RASSEGNA DI NEWS NAZIONALI E INTERNAZIONALI. NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL’ESTERO

A TUTTI NOI TANTI AUGURI DI BUON ANNO DI SALUTE E PROSPERITA’.
Sarebbe una bella festa per tutta la terra fare la pace prima della guerra. Buon 2023.

 

01 – L Rave, Carè(Pd)*: contrario, è populismo giudiziario e mediatico.
02 – Pietro Lunetto*: buone feste da Radio Mir. Radio Mir è operativa grazie al lavoro di molti volontari.
03 – La Marca (Pd)*: «su mia richiesta, il consolato di Montréal segue l’esempio di Toronto. Istituita una linea telefonica dedicata agli over 70».
04 – La Marca (Pd)*: legge di bilancio. «incremento di personale e fondi per ambasciate e consolati. Ancora troppo poco per gli italiani all’estero».
05 – Incredibile. La polizia vuole i dati di chi ha le cripto valute.
06 – Verità nascoste – Tempo di svegliarci dalla resilienza e dalla comodità VERITÀ NASCOSTE. La rubrica settimanale a cura di Sarantis Thanopulos*.
07 – Jennifer Jacquet *: La nuova disciplina che ci insegna a riconoscere le fake news .L’ascesa dell’agnotologia** – lo studio della produzione volontaria di ignoranza – potrebbe finalmente darci gli strumenti giusti per combattere la disinformazione.
08 – D. Polidoro*: Dieci parole che hanno segnato il 2022.
09 – Andrea Piva*: WhatsApp: ecco su quali modelli di smartphone non funzionerà più nel 2023

 

 

01 – L Rave, Carè(Pd): CONTRARIO, È POPULISMO GIUDIZIARIO E MEDIATICO.
Roma 29 Dic.-“ Il Gruppo del Partito Democratico ritiene che il Dl Rave, primo atto di un Governo che ha ritenuto necessario utilizzare la decretazione di urgenza per introdurre il nuovo reato di “rave party, si inserisca a pieno titolo nel filone del populismo giudiziario e mediatico; si utilizza il diritto penale per contrastare le diversità sociali e culturali, definendo apposite fattispecie criminali, finendo così per scivolare sul crinale della democrazia securitaria; il rischio, serio, è che la norma colpisca, attraverso un’interpretazione estensiva, anche tutte le altre forme di aggregazione, come manifestazioni sportive, di lavoratori, ovvero tutte le manifestazioni “non autorizzate”; anche nella sua versione aggiornata, così come modificata con una necessaria ma insufficiente retromarcia del Governo, restano comunque gravi dubbi perché riguarderà anche gli operai che occupano le fabbriche, le scuole, gli atenei. E’ una norma raccapricciante, da Stato di polizia contro la quale noi ci opponiamo.” Così Nicola Carè deputato del Pd intervenendo in aula su Decreto Rave.
*(On./Hon. Nicola Carè – Camera dei Deputati – Chamber of Deputies – IV Commissione Difesa – Defence Committee – Circoscrizione Estero, Ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide – Electoral College – Africa, Asia, Oceania and Antarctica – Ufficio/Office: – Palazzo Montecitorio – Piazza del Parlamento, 24 – 00186 Roma-Italy)

 

02 – *: BUONE FESTE DA RADIO MIR . RADIO MIR È OPERATIVA GRAZIE AL LAVORO DI MOLTI VOLONTARI. SE CI HAI APPREZZATO IN QUESTI ANNI, AIUTACI A CRESCERE E AD ACCRESCERE IL SENSO DI COMUNITÀ DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO.

LO SAPETE CHE RADIO MIR È ANCHE SU YOU TUBE?
Noi lo sappiamo che di Radio Mir non ne avete mai abbastanza. E allora, per non perdere nulla del nostro ricco palinsesto, per saper cosa accade agli Italiani in giro per il mondo, per rafforzare il senso di comunità, seguiteci anche su You Tube! Iscrivetevi qui o cliccando sull’immagine.
AUTONOMIA REGIONALE DIFFERENZIATA? NO, GRAZIE!
Una volta era la secessione. Ora che i leghisti- con la bozza di Legge Calderoli, propongono, con linguaggio più istituzionale, la c.d. autonomia regionale differenziata. Ma attenzione, dietro la facciata c’è sempre e solo un motivo: l’accaparramento delle risorse finanziarie dello Stato centrale. Le regioni più ricche e produttive del Paese – nella fattispecie Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna- prime sostenitrici della lege, non vogliono contribuire alla redistribuzione degli introiti fiscali in eccedenza. Non a caso l’economista Viesti l’ha definita “LA SECESSIONE DEI RICCHI.” Non una “una piccola questione amministrativa” bensì una questione politica che tira in ballo l’unità e la solidarietà nazionale. Fabio Sebastiani conduce un focus sulla questione con esperti del settore che fanno capo ai Comitati “No Autonomia Differenziata”. Buon ascolto! Ascolta ora

PS: Per saperne di più sulla questione, partecipare e firmare la petizione popolare lanciata dai Comitati per il “No Autonomia Differenziata” cliccate sul seguente link:
https://perilritirodiqualunqueautonomiadifferenziatahome.wordpress.com/

‘ARRIVANO I SUPERBOYS’ – LL RAYO VALLECANO FAN CLUB.
Continua il percorso tra sport e italiani all’estero di ‘Arrivano i Superboys’. Fabio Sebastiani e Simone Sperduto intervistano per noi Stefano Picasso, del Rayo Vallecano Fan Club . Stefano, 31 anni di Genova, segue il Rayo dal 2011. L’idea del fan club nasce nel 2017 con l’apertura della pagina Twitter, a cui è poi seguita la creazione del sito web. Ad oggi il club conta una trentina di iscritti sparsi in tutta Italia. Parallelamente porta avanti il progetto Rayistas por el Mundo che riunisce vari tifosi del Rayo presenti in tutto il mondo. Il club nasce ufficialmente nel 2018. Un dialogo su calcio e società e sulle affinità tra i due linguaggi. Buon ascolto! Ascolta ora
Sito privilegiato per le delocalizzazioni Cinesi, e di aziende straniere che producono in Cina, il Vietnam, parte di ASEAN, oggi gode di tutti i vantaggi legati alla nascita dell’area di Scambio asiatica denominata RCEP e dell’accordo di libero scambio e di protezione degli investimenti siglati nel Giugno del 2019. In questo quadro , la presenza italiana ufficiale, è aumentata di quasi un terzo nell’arco degli ultimi anni raggiungendo una quota di 900 italiani residenti iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), un dato che lascia immaginare un incremento degli scambi economici tra Italia e Vietnam. Pietro Lunetto, di Radio Mir, ne parla con Filippo Bortoletti, responsabile dell’ufficio vietnamita di Dezan Shira ad Hanoi, e con Herta Manenti, sinologa. Buon ascolto!
‘Rivistando per il mondo’ la rubrica di “Sconfinamenti” dedicata all’Italianità nel mondo.
Valeria Camia, Alessadro Vaccari ed Alice Malerba, già creatori del Blog ‘Sconfinamenti’, ci accompagnano alla scoperta di testate giornalistiche, siti on-line e agenzie stampa dedicati agli Italiani, all’italofonia e all’Italofilia nel mondo. Una rubrica utile per allungare lo sguardo oltre i confini di qualunque natura. Questo mese vi proponiamo la playlist completa di Rivistando per il mondo, per riscoprire le novità del 2022. Buon ascolto! Ascolta ora

IL COMITES DI BRUXELLES, BELGIO. MISSIONE, ATTIVITÀ REALIZZATE E INIZIATIVE FUTURE.
I Comites sono i Comitati di rappresentanza degli Italiani all’estero con il compito di contribuire ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della comunità riferimento. Vengono eletti in ciascuna circoscrizione consolare ove risiedono almeno tremila connazionali. Pietro Lunetto, ai microfoni di radio MIR, intervista Benedetta Dentamaro, membro e vice-presidente del Comites di Bruxelles. Eletta nel 2015 e riconfermata alle ultime elezioni, Benedetta ci racconta la sua esperienza e ci porta a scoprire le attività già realizzate e le priorità per il prossimo anno. Buon ascolto! Ascolta ora

“PERCHÉ NON RIENTRO IN ITALIA”. INTERESSANTE SONDAGGIO DELL’ OSSERVATORIO ‘ITALIANI IN EUROPA’.
‘Italiani in Europa’ è un osservatorio che ha l’obbiettivo di farsi portavoce delle difficoltà legate alla vita quotidiana della Comunità Italiana all’estero e che intende stimolare la discussione, il confronto e lo sviluppo di idee. Fabio Sebastiani intervista per noi Gianluca Errico e Carlo Toglietti, tra i membri fondatori dell’osservatorio. che ci illustrano i risultati del sondaggio “Perché non rientro in Italia”, lanciato dalla loro organizzazione qualche mese fa. I risultai – tra conferme e qualche sorpresa – ci permettono di capire, nello specifico, le motivazioni che impediscono a molti Italiani di rientrare nel proprio paese. Scopriamole insieme. Buon ascolto! Ascolta ora

LA MISSIONE DI RADIO MIR
RADIO MIR NASCE PER FAVORIRE LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI, FARE CONOSCERE LE BUONE PRATICHE E LE PROBLEMATICHE CHE LE ASSOCIAZIONI DI ITALIANI NEL MONDO VIVONO.
Per fare da sprono ad una riflessione collettiva continua sui fenomeni migratori.
Per condividere notizie internazionali su diritti, ambiente, movimenti sociali, provando a sprovincializzare il dibattito italiano su questi temi.
Con una grande attenzione al linguaggio, proveremo a fare da megafono per la nostra comunità all’ estero e per comunità emigrate in Italia. VAI AL SITO WEB – CHI SIAMO – Radio Mir https://radiomir.space –
*(Pietro Lunetto: Senior Scientist con esperienza nel settore consumer goods. Competenze in scienza dei materiali, Innovation Management, prodotti di largo consumo – Comites di Bruxelles, Bella a Svizzera / Rivisitando per il mondo. https://twitter.com/i/broadcasts/1OwGWwyEENmGQ… – RadioMir: Pietro Lunetto. Marco Grispigni. Fabio Sebastiani. Roberto Galtieri. Marco Perri. Paola Minussi. Angela Longo. Maurella Carbone. Massimo Congiu ..)
PS: Le testate e/o agenzie interessate ad una intervista possono contattarci all’indirizzo: info@radiomir.space

 

03 – La Marca (Pd): «SU MIA RICHIESTA, IL CONSOLATO DI MONTRÉAL SEGUE L’ESEMPIO DI TORONTO. ISTITUITA UNA LINEA TELEFONICA DEDICATA AGLI OVER 7O». Dal 16 gennaio 2023, nelle giornate di lunedì e mercoledì nella fascia oraria 09:30-10:30, sarà attiva, presso il Consolato d’Italia a Montréal, una linea telefonica dedicata agli/alle over 70 utile per fissare un appuntamento per la richiesta di servizi consolari. Si invitano i connazionali interessati a consultare, nei prossimi giorni, il sito web del Consolato per ricevere ulteriori informazioni.
«Si tratta di una importante novità – commenta Francesca La Marca, senatrice del Partito Democratico eletta nella circoscrizione estero, ripartizione America Settentrionale e Centrale – per la quale tengo a ringraziare molto la Console Generale d’Italia a Montréal Silvia Costantini».
«L’istituzione della linea telefonica – spiega la Senatrice La Marca -, dedicata alle persone meno avvezze all’utilizzo delle nuove tecnologie, era stata oggetto di una mia esplicita richiesta rivolta ai Consolati Generali di Montréal e New York. Avevo deciso di sollecitare i Consolati verso questa soluzione dopo che una mia proposta simile era stata accolta dal Consolato Generale d’Italia a Toronto. Presso questo consolato è attiva dal 7 novembre scorso, una linea telefonica esclusivamente dedicata ai connazionali over 75, per la prenotazione di un appuntamento per il rilascio del passaporto. I connazionali a cui è destinato il servizio possono chiamare ogni lunedì, dalle 11 alle 12, il numero: (+1) 437-522-2402. L’operatore consolare verificherà che il connazionale possa usufruire del servizio e fornirà un appuntamento per il venerdì della stessa settimana».
«Il mio obiettivo – specifica la Senatrice La Marca – è quello di lavorare per rendere l’amministrazione diplomatica e consolare sempre più vicina a quei connazionali che hanno meno familiarità con l’utilizzo delle nuove tecnologie. Spero che anche il Consolato Generale d’Italia a New York voglia seguire gli esempi di Toronto e Montréal, per non lasciare soli e indietro le persone meno avvezze ad utilizzare strumenti informatici. Si tratta – conclude la Senatrice La Marca – di un modo per semplificare la vita dei nostri connazionali senior all’estero, obiettivo per me da sempre prioritario».
*(Sen. Francesca La Marca, Ph.D. – SENATO DELLA REPUBBLICA – Ripartizione Nord e Centro America – Electoral College of North and Central America – Palazzo Madama – 00186 Roma, Italia – Email – francesca.lamarca@senato.it )

 

04 – La Marca (Pd)*: LEGGE DI BILANCIO. «INCREMENTO DI PERSONALE E FONDI PER AMBASCIATE E CONSOLATI. ANCORA TROPPO POCO PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO».
Comunicato – 30 dicembre 2022 . «La Legge di Bilancio 2023 è stata approvata ieri con voto di fiducia al Senato. Quest’anno l’iter di approvazione del provvedimento è partito dalla Camera e dunque, nelle scorse settimane, ho lavorato a stretto contatto con i deputati del PD eletti nella circoscrizione estero per far approvare misure a favore dei nostri connazionali nel mondo. Purtroppo, al Senato il testo è arrivato blindato ed è stata posta la questione di fiducia, circostanza che ha impedito, di fatto, una discussione seria e costruttiva sul provvedimento». È quanto scrive Francesca La Marca, senatrice del PD eletta nella circoscrizione estero, ripartizione America Settentrionale e Centrale.

«La principale misura contenuta nella Legge di Bilancio, fortemente voluta da noi Senatori e Deputati del PD eletti all’estero, – spiega la Senatrice La Marca – riguarda la possibilità per le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari di prima categoria e gli istituti italiani di cultura, di assumere personale a contratto nel limite di un contingente complessivo pari a 3150 unità. Ad esse si aggiungono le assunzioni presso il Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: 520 unità di personale, di cui 100 unità nell’area “Assistenti” nell’anno 2023 e 420 nell’area “Funzionari” nell’anno 2024. Si tratta di misure fondamentali – sottolinea la Senatrice La Marca – al fine di sopperire alla diffusa carenza di personale nella nostra rete diplomatico-consolare».
«Un’altra misura fondamentale – prosegue la Senatrice La Marca –, fortemente voluta dal Partito Democratico, è quella relativa all’incremento di 500.000 euro, a decorrere dall’anno 2023, per lo stanziamento per la corresponsione delle retribuzioni del personale a contratto degli uffici esteri delle rappresentanze diplomatiche, degli uffici consolari e degli istituti di cultura».
«Con mio rammarico – aggiunge la Senatrice La Marca – non è stata presa in considerazione una mia proposta emendativa finalizzata ad applicare una scontistica, rivolta specificamente agli iscritti A.I.R.E., per i viaggi da realizzare con la compagnia ITA Airways o il Gruppo Ferrovie dello Stato: una misura utile ad incentivare il turismo delle origini, ovvero il turismo degli italiani attualmente residenti all’estero e degli italo discendenti. Quella sul rafforzamento del turismo delle origini è e rimarrà una mia battaglia, che già avevo iniziato presentando nella Legge di Bilancio 2020 un emendamento, poi approvato, per garantire l’accesso gratuito ai musei da parte degli iscritti A.I.R.E.».
«Per gli italiani all’estero quello che è stato fatto con questa manovra – chiarisce la Senatrice La Marca – è ancora troppo poco. Parliamo di una comunità in continua crescita che oramai ha raggiunto oltre 5,8 milioni di persone. Gli italiani all’estero non possono essere trattati come cittadini di “serie B” per aver fatto una scelta magari motivata da ragioni famigliari o lavorative. Continuerò ad impegnarmi – conclude la Senatrice La Marca – affinché vengano introdotte misure a loro favore, lottando per superare le resistenze di una maggioranza evidentemente sorda ai problemi degli italiani all’estero».
*(Sen. Francesca La Marca, Ph .D.SENATO DELLA REPUBBLICA – Ripartizione Nord e Centro America – Electoral College of North and Central America)

 

05 – INCREDIBILE MA VERO.
LA POLIZIA VUOLE I DATI DI CHI HA LE CRIPTO VALUTE. LA SOCIETÀ DI SCAMBIO DI BENI DIGITALI COINBASE, NATA DIECI ANNI FA IN CALIFORNIA, HA RECENTEMENTE PUBBLICATO IL REPORT SULLA TRASPARENZA RELATIVO AL PERIODO 1° OTTOBRE 2021 – 30 SETTEMBRE 2022.

Un report asciutto, ma che riporta informazioni interessanti soprattutto per quanto riguarda il numero di richieste ricevute da parte delle forze dell’ordine: 12.320 in tutto il mondo. Gli Stati Uniti rappresentano la cifra più alta di richieste, il 43%, aumentate quest’anno del 6%. Obbligata a rispondere alle richieste di accertamento da parte delle autorità, Coinbase è una piattaforma che ormai conta più di 108 milioni di utenti-clienti in tutto il mondo.
La crescita della platea di utenti rispetto agli anni precedenti ha reso l’azienda molto più importante e più grande nel panorama delle criptovalute. Dall’altra parte, l’espansione del settore ha comportato anche un maggiore interesse da parte delle forze dell’ordine e del legislatore, per una serie di motivi legati alla riscossione delle imposte e a fenomeni di riciclaggio di denaro. Il settore è ancora particolarmente controverso da regolare, e gli stati agiscono in modo non troppo unitario.
Come detto sono gli Stati Uniti ad avere il più alto volume di richiesta di forze dell’ordine, 5304 in un anno. Gli altri stati sono invece tutti oltreoceano: il Regno Unito, ma anche Germania e Spagna. Il nostro paese è ben lontano da queste cifre, ma rispetto all’anno scorso Coinbase si è vista recapitare 193 richieste da parte delle forze dell’ordine italiane, un aumento del 281%.

PEXELS
Ma che cosa richiedono nello specifico le forze dell’ordine? In generale, in modo molto simile agli anni passati, Coinbase riceve richieste soprattutto per citazioni in giudizio, ordini da parte dei tribunali, mandati di perquisizione e altri procedimenti legali formali. L’azienda rassicura comunque i propri utenti-clienti: l’accesso diretto alle loro informazioni, ai sistemi o a quelli di terze parti, non è fornita a nessun governo e in nessuna giurisdizione. Difficile tornare indietro da una dichiarazione di questo tipo.
L’azienda dichiara inoltre di non rispondere o comunque di limitare le richieste da parte delle autorità che appaiono eccessivamente ampie o vaghe, e che fornisce maggiormente dati anonimi o aggregati rispetto a dati sui singoli utenti-clienti. Un processo che è in mano ad un team addestrato di avvocati, analisti e altri esperti che definiscono il da farsi per ogni richiesta che arriva sulle loro scrivanie.
Insomma sembrerebbe che Coinbase tenga sia ai beni che alla privacy finanziaria degli utenti che si affidano alla sua piattaforma. In ogni caso, dal report emerge come tra i dati più condivisi con le forze dell’ordine ci siano il nome, l’indirizzo IP e le informazioni di pagamento, tutte informazioni già definite nella privacy policy di Coinbase.

*( Fonte Wired, a cura di: Laura Carrer, giornalista freelance e ricercatrice. Scrive di sorveglianza di stato, tecnologia all’intersezione con i diritti umani, piattaforme tecnologiche e spazio urbano su IrpiMedia, Wired, Il Post, Il Manifesto e altr..)

 

06 – VERITÀ NASCOSTE – TEMPO DI SVEGLIARCI DALLA RESILIENZA E DALLA COMODITÀ: VERITÀ NASCOSTE. LA RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI Sarantis Thanopulos*.
Il 2022 ci ha lasciato una pessima eredità e da tempo ciò è la regola ogni anno nuovo.
Degna conclusione di un anno deprimente iniziato nel peggiore dei modi -l’invasione russa dell’Ucraina- è stato lo spettacolo indecente dei mondiali di calcio in Qatar. Al centro dell’attenzione di tutti i media, sono stati tanto desolanti sul piano sportivo quanto intollerabili sul piano del disprezzo dei diritti umani. Nonostante l’impegno per creare un “evento”, costruito fin dall’inizio attorno a Messi (un giocatore di grande tecnica e, al da tempo stesso, freddo imprenditore di se stesso), il giorno dopo, a spettacolo finito, il vuoto di prospettive che si era sforzati di colmare è apparso ancora più evidente e il senso della miseria in cui viviamo si è ingrandito.
I segnali di un disastro generale non sono più allarmanti. Sono nefasti. È tempo di svegliarci. Smettiamo di interrogarci su cosa fare. In un momento di grave crisi dell’intero assetto di vita mondiale, in cui raccogliamo ogni giorno i cocci del giorno prima, è retorica pura. Bisognerebbe chiederci, invece: «Cosa abbiamo fatto per essere a questo punto? Se siamo in buona fede quali sono i nostri errori preterintenzionali, in cui persistiamo, che spianano la strada alle azioni intenzionali di chi è in cattiva fede?».

Non c’è bisogno di grande chiaroveggenza per capire quali sono i pericoli che annidati nel passato come tendenze pervasive e covati nel presente come processi distruttivi incomberanno su di noi dal futuro, travolgendoci. Basterebbe citare i tre principali (ricordando la loro stretta interconnessione).

Il primo è la sconcertante concentrazione di ricchezza e di potere nelle mani di pochissimi oligarchi: un fenomeno la cui violenza esplicita si estrinseca in Putin, ma che sviluppa il suo potere più devastante in silenzio, attraverso la sua enorme forza corrompente (la persuasione operante attraverso il denaro, la manipolazione dell’informazione, la determinazione dei gusti e la perversione dei desideri in bisogni) che ha messo fuori gioco la classe politica condizionandola in tutti i modi.

Il secondo è l’isolamento sociale, la distruzione dei luoghi comuni di scambio sul piano degli affetti, delle idee e delle creazioni culturali che ci ha resi ingranaggi di una macchina collettiva impersonale.

Il terzo è la distruzione ambientale (ormai fuori controllo) che se, da una parte, è determinata dalle prime due, dall’altra crea una situazione di emergenza permanente che le favorisce. La democrazia non avrà un futuro, se non si opporrà con determinazione a queste sventure, impedendo che continuino indisturbate il loro cammino. E ciò non accadrà se nel mondo, a partire dai paesi democratici, non si risveglia dal suo letargo la società civile. Fortemente sedotta e sedata dalle false promesse di una vita priva di conflitti e di fatica, è stordita, disorientata dagli effetti speciali in cui ha creduto di vedere un futuro luminoso.
Dobbiamo prendere atto della nostra compartecipazione a ciò che ci minaccia. A partire dal senso di comodità (l’assuefazione al medesimo) che ci rende troppo remissivi con la tecnologia, un servo che non solo può servire indifferentemente le cause buone e quelle cattive, ma può anche diventare, attraverso l’inerzia che induce, uno spietato, anonimo padrone del nostro destino. Se la tecnica, che oggi è idolatrata, non è guidata dalla visione globale di cui è capace la bistrattate cultura, è pericolosa. Stare in casa e comunicare a distanza non fa bene: ci rende opachi a noi stessi. Uscire solo per sfogare la tensione accumulata nella clausura volontaria ci spersonalizza. Adattarsi all’esistente, perché è più semplice, ci rende «resilienti»: materiale non umano, buono per tutte le circostanze e per tutti gli usi. Pensare di cambiare il mondo attraverso l’uso delle parole corrette ci istupidisce. Che il 2023 porti un po’ di risveglio dei desideri e del pensiero.
*( Sarantis Thanopulos è uno psicoanalista membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana. È nato in Grecia nel 1952. Oggi vive e lavora a Napoli e collabora con il quotidiano il manifesto, dove cura la rubrica settimanale Verità nascoste.)

 

07 – Jennifer Jacquet *: LA NUOVA DISCIPLINA CHE CI INSEGNA A RICONOSCERE LE FAKE NEWS .L’ASCESA DELL’AGNOTOLOGIA** – LO STUDIO DELLA PRODUZIONE VOLONTARIA DI IGNORANZA – POTREBBE FINALMENTE DARCI GLI STRUMENTI GIUSTI PER COMBATTERE LA DISINFORMAZIONE.
FAKE NEWS

Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental panel on climate change, o Ipcc) è stato fondato nel 1988 dopo decenni in cui la comunità scientifica aveva cercato inutilmente di dare l’allarme sul riscaldamento globale. A trentacinque anni di distanza, di fatto non esistono ancora misure vincolanti a livello internazionale per affrontare il cambiamento climatico. Negli Stati Uniti, il maggiore produttore di gas serra e la seconda più grande fonte di inquinamento del mondo, si sono susseguiti fallimenti sul piano legislativo, come dimostra la recente sentenza della Corte suprema che limita i poteri del governo nella regolazione delle emissioni prodotte dalle centrali elettriche.

Ora sappiamo che negli Stati Uniti la causa dell’incapacità della politica di agire sul cambiamento climatico è in gran parte dovuta alla rete messa in piedi dall’industria dei combustibili fossili per mettere in discussione la scienza che sta dietro al riscaldamento globale e le misure per contrastarlo. Questa attività di disinformazione, tutt’ora in corso, ha coinvolto almeno 4556 persone collegate a 164 diverse organizzazioni. Per continuare a negare gli effetti del cambiamento climatico le aziende hanno investito almeno 9,77 miliardi di dollari dal 2003 al 2018, assicurandosi in questo modo altri cinquant’anni per l’estrazione di combustibili fossili e un ritardo della transizione verso l’energia pulita.

L’Independent petroleum association of America (Ipaa) – finanziata da colossi come Bp, Shell, Chevron e altre società di combustibili fossili – ha messo in dubbio l’esistenza del cambiamento climatico e ha incolpato termiti e vulcani dei disastri ambientali. Ora che gettare dubbi sugli aspetti scientifici dietro la crisi del clima è diventato più difficile, l’associazione semina dubbi sulle misure da adottare. In risposta ai movimenti studenteschi che incoraggiano le università americane a rinunciare alle sovvenzioni delle aziende di combustibili fossili, per esempio, nel 2015 l’Ipaa ha acquistato un sito e iniziato a finanziare professori e consulenti.

LA SCUOLA DI AGNOTOLOGIA
Lo studio della produzione deliberata di ignoranza o dubbi – che prende il nome di agnotologia – è sempre più popolare. Oggi, per esempio, il Climate social science network, una rete avviata dalla Brown University nell’autunno del 2020, comprende circa trecento studiosi (tra cui anche la sottoscritta) ed è in gran parte dedicata allo studio dell’ostruzionismo alle politiche climatiche a livello globale, in cui hanno un ruolo di primo piano anche le società di pubbliche relazioni. Nel 2023, le università che fanno parte della rete inizieranno a istituire unità di studio dedicate alla ricerca di modi per proteggere la conoscenza scientifica dagli interessi del governo, della religione e della libera impresa.

Gli agnotologi indagheranno e insegneranno le arti oscure della negazione e della disinformazione, ovvero come i big data, i grafici, le cifre e le tecnologie di comunicazione digitale possono essere utilizzati per mettere in discussione i risultati di ricerche scientifiche indipendenti. Gli studenti impareranno a capire come svariati strumenti (esperti accademici, società di pubbliche relazioni e legali) e argomentazioni (come “il problema è troppo complesso” o “ci sono fattori più importanti che contribuiscono al problema”) vengano utilizzati in tutti i settori – compresi quelli delle aziende farmaceutiche, del tabacco e dei combustibili fossili – e capiranno a riconoscere i modelli comuni di negazione.

CONOSCERE IL NEMICO
Gli studenti di agnotologia esploreranno anche i pro e i contro della segretezza governativa – come per esempio la legge sull’energia atomica statunitense del 1946 (ancora in vigore) che obbliga a mantenere riservate tutte le conoscenze sulla fissione nucleare – ed esamineranno anche la storia dell’obiezione della chiesa evangelica all’insegnamento dell’evoluzionismo nelle scuole americane. I partecipanti analizzeranno esempi attuali di fake news, tra cui la teoria diffusasi in Cina e in Francia secondo cui il fumo potrebbe prevenire il Covid-19, o ancora il modo in cui l’industria della carne e dei latticini minimizza il contributo degli allevamenti al cambiamento climatico.

Nel 2023 questi agnotologi lavoreranno per creare una serie di standard per combattere la perdita del sapere e la creazione dell’ignoranza, come la creazione di barriera tra i finanziamenti dell’industria e la ricerca universitaria da parte dell’industria e le pressioni da esercitare sui social media per inibire i super-diffusori di disinformazione e fake news. La fiducia della società nella scienza può fare la differenza tra la vita e la morte: uno studio su centoventisei paesi ha rilevato che nelle zone dove la fede nella scienza è elevata, i cittadini sono più favorevoli alla vaccinazione. Poiché la conoscenza rimane la nostra migliore risorsa per salvare il pianeta e noi stessi, una comprensione più profonda dei processi che favoriscono il diffondersi dell’ignoranza ci aiuterà a scoprire ciò che i potenti non vogliono farci sapere.
*( FONTE: Questo articolo è comparso originariamente su Wired UK. Jennifer Jacquet, è professore associato di studi ambientali presso la New York University. )
**( Tradotto dall’inglese- All’interno della sociologia della conoscenza, l’agnotologia è lo studio dell’ignoranza o del dubbio deliberati, indotti dalla cultura, tipicamente per vendere un prodotto, influenzare l’opinione o ottenere favori, in particolare attraverso la pubblicazione di dati scientifici imprecisi o fuorvianti. Wikipedia inglese)

 

08 – 10 PAROLE CHE HANNO SEGNATO IL 2022.
L’ANNO CHE SI STA PER CHIUDERE CI HA LASCIATO UNA SERIE DI PAROLE NUOVE CHE ABBIAMO IMPARATO A UTILIZZARE NEL CORSO DEL TEMPO: ABBIAMO RACCOLTO UNA LISTA DI TERMINI CHE HANNO SEGNATO GLI ULTIMI DIECI MESI, INCROCIANDO LE ANALISI DI ISTITUZIONI COME TRECCANI E ACCADEMIA DELLA CRUSCA E DI SITI COME BABBEL – PAROLE QUELLE DEL 2022 MELONISMO GOBLIN MODE E CÖRSIVŒ.

Il 2022 è stato un anno segnato da avvenimenti storici, sia in Italia sia all’estero: dall’invasione dell’Ucraina, passando per l’inflazione dovuta alla crisi fino alla nomina di Giorgia Meloni come Presidente del consiglio. Eventi politici, sociali, economici che sono stati raccontati anche con parole nuove: incrociando le analisi di istituzioni come Treccani e Accademia della Crusca e di siti come Babbel abbiamo provato a stilare una classifica con i dieci termini e neologismi che hanno segnato quest’anno. L’evento più significativo del 2022 è stato senza dubbio il ritorno della guerra in Europa.

01- INVASIONE L’evento più significativo del 2022 è stato senza dubbio il ritorno della guerra in Europa. L’attacco russo in Ucraina del 24 febbraio scorso è stato bollato come “invasione” da tutti i media internazionali, a eccezione di quelli filogovernativi di Mosca. Babbel riporta come il termine “invasione” descriva l’irruzione, da parte delle forze armate di uno Stato belligerante, all’interno di un territorio non appartenente a esso, spesso con l’intenzione di occuparlo stabilmente e con motivazioni illegittime e attitudini violente.
02- MELONISMO. Tornando in Italia, Treccani individua tra i neologismi del 2022 il termine “Melonismo”: derivato dal nome proprio della premier Giorgia Meloni con l’aggiunta del suffisso -ismo, spesso è stata utilizzata dai media per delineare la linea politica di Giorgia Meloni in questi suoi primi mesi di governo. Il suo impatto sulla scena politica nazionale e internazionale è stato talmente forte che, sempre secondo Treccani, è possibile distinguere un altro neologismo nato dal nome di Meloni: “Melonomics” (Meloni più economics) in riferimento alla sua concezione dell’economia. L’anno che ci lasciamo alle spalle è stato ancora segnato dalla pandemia di Covid19 iniziata nel 2020 ma negli ultimi…
03- NOMADI DIGITALI. L’anno che ci lasciamo alle spalle è stato ancora segnato dalla pandemia di Covid-19 iniziata nel 2020, ma negli ultimi dodici mesi abbiamo iniziato anche ad abituarci concretamente a quella “nuova normalità” di cui si era iniziato a parlare dopo i primi mesi di lockdown. Secondo Babbel, stiamo iniziando a prendere confidenza con il mondo post-pandemico e, in tal senso, nasce la figura dei “nomadi digitali”. Parole utilizzate per riferirsi a chi, avendo possibilità di svolgere il proprio mestiere in modalità smart working ossia da remoto e con orari flessibili, rinuncia ad avere una residenza fissa per lavorare in scenari decisamente più gradevoli. Secondo Babbel, negli Stati Uniti il fenomeno è particolarmente diffuso con più di 10 milioni di nomadi digitali, molti dei quali si potrebbero definire anche “snowbirds”, ‘uccelli delle nevi’, che migrano verso temperature più miti. A inizio 2022 è stata tra le parole più cercate su Google. Mutuata dall’inglese “To drop” il termine “droppare” ha…
04- DROPPARE. A inizio 2022 è stata tra le parole più cercate su Google. Mutuata dall’inglese “To drop”, il termine “droppare” ha spopolato grazie a un trend di Instagram che era circolato a inizio anno: “Droppa una foto dell’estate 2021”. Diventato virale, in moltissimi hanno cercato cosa signficasse questa parola.
Polestar 3, lo sport utility 100% elettrico che arriva dal freddoQuesto è stato un anno importante anche per i diritti civili e Treccani lo sottolinea inserendo la “disforia di genere”…
05- DISFORIA DI GENERE. Questo è stato un anno importante anche per i diritti civili e Treccani lo sottolinea inserendo la “disforia di genere” tra i neologismi del 2022, definendola come la “condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico”. Il conflitto in Ucraina ha provocato una serie di conseguenze a livello internazionale la più importante è proprio la…

06- CRISI ENERGETICA. Il conflitto in Ucraina ha provocato una serie di conseguenze a livello internazionale, la più importante è proprio la crisi energetica. Una locuzione che abbiamo imparato alla svelta. Babbel ne parla in questi termini: “Si verifica quando una carenza o un’interruzione delle forniture energetiche impedisce di mantenere equilibrato il rapporto tra domanda e offerta. Ciò può causare un forte aumento dei prezzi, che spesso si ripercuote sulla popolazione. Diversi sono i provvedimenti proposti dai vari governi d’Europa per contrastare il cosiddetto “caro energia”, tra cui bonus pecuniari e detrazioni fiscali”. Non è una parola nata nel 2022 ma è entrata quest’anno tra i neologismi della lingua italiana. Sia Treccani sia…
07- ABILISMO. Non è una parola nata nel 2022 ma è entrata quest’anno tra i neologismi della lingua italiana. Sia Treccani, sia Accademia della Crusca hanno ufficializzato l’ingresso della parola “abilismo” nel nostro vocabolario, si tratta dell’ “atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità”. Molti termini ormai vengono coniati direttamente dai social. Il caso curioso di Goblin mode ne è un esempio. Eletta…
08- GOBLIN MODE. Molti termini ormai vengono coniati direttamente dai social. Il caso curioso di Goblin mode ne è un esempio. Eletta parola dell’anno 2022 secondo il dizionario di Oxford è stata utilizzata quest’anno in maniera compulsiva per indicare “comportamento ostinatamente autoindulgente, pigro, sciatto, avido, che rifiuta le norme e le aspettative sociali”. Nonostante di Goblin mode si sia a conoscenza dal 2009, il termine è tornato in voga grazie a un tweet in cui fu condiviso con un falso titolo di giornale secondo il quale Julia Fox, l’attrice ex compagna del rapper statunitense Kanye West, avrebbe dichiarato di averlo lasciato perché non lo sopportava più quando entrava in “goblin mode”. Il bello è che la stessa Fox ha smentito il tutto, rivelando che si trattasse di una fake news.
Si tratta di una delle parole del 2022 anche se specifica l’Accademia della Crusca la prima volta a essere stata..
09 – METAVERSO. Si tratta di una delle parole del 2022 anche se, specifica l’Accademia della Crusca, la prima volta a essere stata utilizzata risale al 1995. Rilanciata nel 2021 con il significato di “Insieme di ambienti virtuali tridimensionali in cui le persone possono interagire tra loro attraverso avatar personalizzati”, quest’anno ce ne siamo appropriati in maniera più consapevole. Oltre al luogo virtuale in sé, infatti, il termine metaverso viene ormai utilizzato per descrivere, in forma colloquiale o sui social, momenti o situazioni surreali e di grande imbarazzo. Ha generato critiche risate interesse. Insomma ha fatto parlare nel bene e nel male tanto che la Treccani ha deciso di…
10- CÖRSIVŒ Ha generato critiche, risate, interesse. Insomma ha fatto parlare nel bene e nel male: tanto che la Treccani ha deciso di inserire il cörsivœ tra i neologismi del 2022. La definizione che si trova sul portale descrive la “nuova lingua” nata su TikTok e diffusa dall’influencer Elisa Esposito così: “Modo di parlare lanciato sui social media e diffuso soprattutto tra i giovani come parodia di un certo birignao (per chi non conoscesse questa: sarebbe il vezzo di parlare in maniera nasale e con le finali prolungate, ndr) esibito da persone che affettano snobismo”
*(Fonte: Wired, di D. Polidoro: Giornalista, Università degli Studi di Milano).

 

09 – Andrea Piva*: WhatsApp: ecco su quali modelli di smartphone non funzionerà più nel 2023. Smartphone su cui WhatsApp non funziona: Android – WhatsApp non funzione sugli iPhone nel 2023: i modelli su cui non è più compattabile – Ecco quali sono tutti gli smartphone in cui WhatsApp smetterà di funzionare nel 2023: l’elenco completo di tutti i modelli. WhatsApp è una delle App maggiormente utilizzate sugli smartphone, sia quelli Android che iOS. Quest’applicazione ormai siamo abituati a usarla quotidianamente e non solo per scambiarci messaggi con i nostri amici, parenti o colleghi, ma anche per effettuare telefonate o videochiamate. Attenzione però, se avete alcuni modelli di smartphone non più recentissimi, a partire dall’1 gennaio 2023 potreste avere una brutta sorpresa. Su alcuni modelli, infatti, WhatsApp smetterà di funzionare del tutto.

Son 47 i modelli di smartphone Android sui quali WhatsApp non sarà più supportato a partire dall’1 gennaio 2023. Ci sono smartphone dei varie marche, dalla Samsung alla Huawei passano per LG e Sony. Ecco quali sono:
Archos 53 platino – Grande S Flex ZTE – Gran X Quad V987 ZTE – HTC Desire 500 – Huawei Ascend D – Huawei Ascend D1 – Huawei Ascend D2 – Huawei Ascend G740
Huawei Ascend Compagno – Huawei Ascend P1 – Quadrato XL – Lenovo A820 – LG emanare – LG Lucido 2 – LG Optimus 4X HD – LG Optimus F3 – LG Optimus F3Q – LG Optimus F5 – LG Optimus F6 – LG Optimus F7 – LG Optimus L2 II – LG Optimus L3 II – LG Optimus L3 II doppio – LG Optimus L4 II doppio – LG Optimus L5 – LG Optimus L5 doppio
LG Optimus L5 II – LG Optimus L7 – LG Optimus L7 II – LG Optimus L7 II doppio _ LG Optimus Nitro HD – Nota ZTE V956 – Samsung Galaxy Ace 2 – Samsung Galaxy Nucleo – Samsung Galaxy s2 – Samsung Galaxy S3 mini – Samsung Galaxy Trend II – Samsung Galaxy Trend Lite – Samsung Galaxy XCover 2 – Sony Xperia Arco S – Sony Xperia mirò
Sony Xperia Neo L – Wiko Cink Cinque – Wiko Notte Oscura ZT –
WhatsApp non funzione sugli iPhone nel 2023: i modelli su cui non è più compattabile
Alla lista dei 47 modelli di smartphone Android precedente, vanno aggiunti anche due modelli di iPhone nei quali WhatsApp non funzionerà più nel 2023. Ecco quali sono:
iPhone 5 – iPhone 5c
*( Andrea Piva, è uno scrittore, sceneggiatore)

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