Alcuni possono senza limiti, altri solo a patto di rispettare certe restrizioni. E poi c’è chi proprio non può. Dopo l’ordinanza che ieri ha vietato l’ingresso nel nostro paese a 13 paesi “bloccati”, quali sono i paesi dai quali i visitatori possono entrare in Italia, e quali invece quelli che non possono?
I paesi che possono entrare in Italia
La situazione più facile e con meno restrizioni è quella di chi proviene da altri paesi europei. Dal 3 giugno scorso l’ingresso è libero per chi proviene da:
- Paesi membri dell’Unione europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- Paesi che aderiscono allo Spazio Schengen: Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, oltre a quasi tutti i membri dell’Ue
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
- Microstati europei: Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano.
I visitatori che arrivano da questi paesi possono entrare in Italia liberamente. Non serve dover giustificare il motivo né si deve osservare un periodo di quarantena.
Ingresso possibile, ma con la quarantena
Dal 1° luglio 2020 l’ingresso in Unione europea è consentito senza necessità di giustificarne il motivo anche a chi arriva da altri 15 stati. Possono entrare in Italia, quindi, anche i viaggiatori che arrivano dai seguenti paesi:
- Algeria
- Australia
- Canada
- Cina
- Corea del Sud
- Georgia
- Giappone
- Montenegro
- Marocco
- Nuova Zelanda
- Ruanda
- Serbia
- Thailandia
- Tunisia
- Uruguay
In realtà la situazione della Cina resta ancora in sospeso. L’entrata libera per i cittadini cinesi sarà consentita solo se la Cina garantirà lo stesso diritto ai cittadini europei.
L’ingresso non è però ancora del tutto libero. Fino al 14 luglio, chi arriva dai 15 paesi in elenco dovrà osservare un periodo di quarantena obbligatoria di 14 giorni.
A chi arriva dagli stessi paesi è consentito anche il transito. Possono cioè far scalo in un aeroporto italiano per imbarcarsi da lì su un aereo diretto verso un’altra destinazione.
I paesi che non possono entrare in Italia
Ci sono poi i divieti assoluti. Così come aveva suggerito l’apertura delle frontiere ai 15 paesi extra-Ue di cui sopra, il Consiglio dell’Unione europea aveva raccomandato i propri stati membri di mantenere restrizioni rigide nei confronti di altre nazioni in cui la situazione epidemiologica resta allarmante. Compresi alcuni “giganti”: Stati Uniti, Russia, India, Brasile, Turchia, Arabia Saudita, Sudafrica, Qatar. Sono i cittadini di questi paesi che non possono entrare in Italia.
I 13 paesi bloccati
Dopo i recenti casi di positività riscontrati in cittadini entrati in Italia dal Bangladesh, il governo ha stilato una lista di 13 paesi “bloccati”, che non possono entrare in Italia. Un divieto assoluto, sia di ingresso che di solo transito, per chi nei 14 giorni precedenti ha soggiornato o è transitato in:
- Armenia
- Bahrein
- Bangladesh
- Brasile
- Bosnia Erzegovina
- Cile
- Kuwait
- Macedonia del Nord
- Moldova
- Oman
- Panama
- Perù
- Repubblica Dominicana
Un’ordinanza del ministero della Salute ha disposto la sospensione di tutti i voli diretti e indiretti da e per i paesi dell’elenco. Questo perché la situazione del contagio in quegli stati resta allarmante.
Fonte: https://ilreporter.it
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