LIBERIAMO NUDEM DUREK: in prigione da 5 anni e che ne deve scontare altri 15 per aver cantato canzoni curde

Lager Turchia: 20 anni di prigione a una ragazza che suonava la chitarra. Liberiamola!

Da 5 anni una ragazza è rinchiusa nelle orribili carceri turche. Dovrà restarci per altri 14 lunghissimi anni. La sua colpa? Suonare la chitarra. Cantare.

” Era il mio sogno fin da bambina. Suonare e cantare. Allora il mio microfono era una bottiglia di plastica. La mia famiglia era povera, non c’erano soldi per comprare una chitarra. Poi un giorno mia madre mi consegnò la sua fede nuziale. Mi disse di venderla e di essere felice. Quando ebbi la chitarra tra le mani, mi sembrò di avere il mondo tra le mani. La musica è il canto del mondo. La sua anima più vera”, raccontò Nudem Durak pochi giorni prima di essere arrestata nell’aprile del 2015. Dovrà restare in prigione fino al 2034.

” Quando mi chiamò l’avvocato e mi disse che ero stata condannata, che mi avrebbero messo in prigione, scoppiai a ridere. Pensavo fosse uno scherzo. Perché mai dovevano arrestarmi? Cosa avevo fatto di male? Perché accusarmi di terrorismo? Nelle mie canzoni io parlavo sempre e solo di pace…. Invece, era tutto terribilmente vero. Avrei passato tutta la mia giovinezza in prigione.”

Il “grande crimine” di Nudem è aver cantato canzoni della tradizione curda, aver voluto preservare l’identità culturale del suo popolo oppresso. Per Erdogan e il suo regime questo è un crimine intollerabile che si paga con la perdita della libertà e col finire in quell’inferno in terra che sono le prigioni turche. L’hanno accusata di terrorismo. Quando hanno perquisito la sua casa non hanno trovato armi. Solo libri e la sua chitarra. Li hanno distrutti.

” Possono levarmi ogni cosa, ma non la mia lingua, non la mia storia, non la mia voglia di cantare. Sono una donna, una donna curda, una ragazza che ha voglia di ridere e sorridere, di stare insieme ai suoi amici e far musica. E questo non è un reato, è solo la mia storia, la mia anima. E la mia anima non potranno mai imprigionarla.”

Per Nudem si stanno mobilitando in tutto il mondo. La sua prigionia è un’offesa insopportabile per ciascuno di noi. Facciamo la nostra parte, facciamo sentire la nostra voce. Inviamo una mail al giorno all’ambasciata turca in Italia.

 

e-Mail
ambasciata.roma@mfa.gov.tr

Telefono
0039-06 445 941

 

 

Views: 604

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.