COVID-19: GermITalia, in dieci anni “esportati” 25mila giovani infermieri in Germania

GermITalia: in dieci anni “esportati” 25mila giovani infermieri in Germania

Storia di Nelson, infermiere emigrato e tornato nella trincea Covid di Boscotrecase

di Vera Viola (da Il Sole24Ore)

«In dieci anni abbiamo accompagnato 25 mila giovani infermieri in Germania per inserirli negli ospedali tedeschi», ne parla Michele Tuoro, direttore di GermItalia, una agenzia di lavoro di Torre del Greco, in provincia di Napoli, che lavora sull’asse sud Italia- Stoccarda per creare un ponte tra i giovani meridionali in cerca di lavoro e gratificazioni e le istituzioni tedesche, quelle sanitarie in primis, a caccia di risorse umane.
Breve stop alle emigrazioni. L’epidemia dilagata in tutta Europa, che ha colpito in anticipo e con particolare virulenza l’Italia, da un mese circa ha bloccato anche l’attività di GermItalia. «Una nostra scelta etica – precisa Tuoro – in realtà altre agenzie continuano ad alimentare l’emigrazione di giovani sanitari. Gli ultimi mi risulta che siano partiti il 2 aprile».

Il dramma dell’emigrazione intellettuale dall’Italia
Insomma, sebbene l’Italia abbia un vitale bisogno di potenziare gli organici nel mondo della sanità pubblica, continua a privarsi delle proprie risorse. Lasciando emigrare migliaia di giovani in altri Paesi europei, dopo averli formati. Quali previsioni per il futuro? «Rimarremo fermi per un anno almeno – continua Tuoro – Ma poi sono convinto che si ripartirà». Tuoro fonda le sue convinzioni sul confronto tra le attuali condizioni offerte ai giovani infermieri in Italia e in quelle praticate in Germania. «In Italia – dice – anche i giovani assunti in questi giorni per far fronte all’emergenza Covid 19 hanno avuto per lo più contratti a sei mesi oltre a una indennità giornaliera. Dopo, per entrare negli ospedali stabilmente, dovranno superare concorsi super affollati. In Germania ai concorsi partecipano pochi concorrenti, quasi tutti li superano e vengono assunti a tempo indeterminato. Inoltre, nella fase iniziale ricevono anche sostegno per alloggio e scuola di lingua».

L’esperienza di Nelson emigrato e ora venuto in aiuto degli italiani
Nelson Rivera, giovane romano, laureatosi alla Sapienza due anni fa in scienze infermieristiche, è uno dei 25mila accompagnati in Germania dall’agenzia GermItalia. Lavora stabilmente nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Jena e in questi giorni, con una collega e compagna di vita, è tornato in Italia per offrire aiuto nell’ospedale Covid di Boscotrecase. «In Germania lavoro in un ospedale molto attrezzato a di avanguardia dove ho potuto fare una interessante esperienze professionale – racconta – poiché sono inserito in un team valido. Il team è tutto nel nostro campo. Ora, di fronte a una situazione così grave, mi è sembrato giusto venire a dare una mano in Italia». Nelson risponde a un bando europeo, il 20 marzo atterra con aereo dell’Aeronautica militare a Roma e viene accompagnato – con un carico di 4 respiratori, pompe infusionali, farmaci e dispositivi di protezione individuale donati dal suo ospedale di Jena ai colleghi italiani – nella struttura vesuviana che si sta convertendo, con grande difficoltà, da ospedale tradizionale in uno per malattie infettive. Passaggio traumatico che medici e infermieri locali denunciano più volte a gran voce fino a che non parte l’inchiesta della magistratura.

Migliorare l’organizzazione
«Si sta lavorando intensamente – dice Nelson – per migliorare la gestione. Certamente i malati migliorano, aumenta il numero dei pazienti guariti. Ma penso che siano ancora da migliorare il protocollo e l’organizzazione generale. È stato un errore senz’altro cominciare ad accogliere i pazienti positivi al Covid quando la struttura non era ancora ben organizzata e protetta».
Nelson sta per ripartire per la Germania. «Porto con me una esperienza importante fatta in Italia – dice – che sarà utile anche a Jena dove l’epidemia si diffonde». Con quali sensazioni? Con il desiderio di ritornare in Italia? «Quello c’è sempre», ammette l’infermiere italiano. E l’esperienza con GermItalia? «La ripeterei senza dubbio. In Germania sono gratificato e molto felice».

 

FONTE: https://www.ilsole24ore.com/art/germitalia-dieci-anni-esportati-25mila-giovani-infermieri-germania-ADs41MJ?refresh_ce=1

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