6536 I Calabrogreci scrivono a Napolitano

20090125 17:49:00 redazione-IT

Carmelo Giuseppe Nucera: Lettera al Presidente della Repubblica

Signor Presidente della Repubblica Italiana,
Intorno al 730° a.C coloni provenienti da Calcide, ai quali si erano uniti un gruppo di Messeni approdano sul fiume Apsias (attuale Calopinace) e fondano REGHION, una delle più importanti Città della Magna Grecia. Ben presto i reggini divennero fedeli alleati di Atene.

Le ceneri dell’ambasciatore di Reggio, SILENO , riposano nel cimitero di Atene dal V° sec. A.C. Era andato per la symmachìa delle due città, quando la Guerra del Peloponneso portò a Reggio l’armata navale dei Greci contro i Siracusani.

Nell’epigramma sepolcrale è scritto:” un tempo la vasta Atene seppellì questo eroe, venuto dalla patria qui per una alleanza: è infatti Sileno Figlio di Foco, che già nutrì Reggio Felice, uomo giustissimo”.

Ma i rapporti non furono solo militari, perché il Mare Jonio fu navigato dai Greci verso Occidente per secoli e secoli. La città Greca di Reggio, sullo Stretto di Scilla (oggi Stretto di Messina), fu sempre tappa di commerci e di rapporti reciproci. Infatti era la via dello Stretto la più breve e la più sicura, per passare nel Mare Tirreno. In questa rotta la sosta a Reggio doveva essere quasi doverosa.

Cosa portavano le grosse navi mercantili in Occidente?. Prima di tutto la lingua greca, e poi oggetti dell’arte greca, milioni di vasi dipinti, grosse giare di terracotta con dentro il vino, l’olio, il grano.

I reggini si recavano ad Atene, per studiare, per diventare filosofi o filologi, per poi tornare in patria con il compito di insegnare nelle scuole, nei ginnasi, nelle strade.

La cultura a Reggio, fin dal secolo VIII° a.C., fu alta cultura, a Reggio la poesia era considerata tanto importante che i cittadini offrirono al poeta IBICO il potere di Tiranno, che egli rifiutò andando in esilio. Reggio come Atene, fu tra le città greche più sapienti e più colte A Reggio visse il Flilologo Teagene primo esageta dell’Odissea, a Reggio vive il grecista Franco Mosino che attraverso lo studio degli “acrostici” ritiene di aver risolto la “Questione Omerica”.

.A Reggio sotto l’Impero Romano si scrivevano ancora epigrammi sepolcrali. Insomma Reggio fu la Atene, la seconda Atene del mondo antico, a Reggio si parla ancora il greco come nel passato e nei cognomi di migliaia di famiglie reggine vi sono le tracce evidenti della sua grecità antica e medioevale.

Lo stesso dicasi per gli altri quindici Comuni facenti parte dell’Area Calabrogreca di cui è capoluogo culturale la Città di Bova (di cui mi onoro di essere stato Sindaco) gemellata con Paleo Faliron dagli anni ottanta, dove ancora gli studiosi Greci effettuano scavi linguistici.

Sono queste alcune considerazioni che mi spingono nel darle il Benvenuto nella Reggio di Cultura Greca a sollecitarLa a voler richiamare le Istituzioni della Calabria e il Governo Nazionale a concordare ed attuare un progetto per lo sviluppo e il lavoro in questa terra dove l’emigrazione decapita le forze del cambiamento, per rinverdire la lotta ai poteri mafiosi che soffocano la comunità, per la mitigazione dai rischi, sismico (a cento anni dal terremoto) idrogeologico, desertificazione ecc necessari per la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio e delle abitazioni; un progetto per la valorizzazione dei beni e delle aree archeologiche e per la Minoranza Calabro Greca il rispetto della Legge 482/99 che prevede l’insegnamento nelle scuole della Lingua e l’intervento programmato del Sistema radiotelevisivo Pubblico.

Kalòsìrtete Kirie Pròedre ce Kalò Dulia.

CIRCOLO CULTURALE APODIAFAZZI

Aderente al C.C.C. ( Centro di Coordinamento dei Calabrogreci) BIBLIOTECA F.MOSINO–FILELLENO-BOVA

www.mondogreco.net

 
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EmiNews 2009

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