6570 Cesare Battisti: "servizi francesi mi dissero di scappare in Brasile"

20090129 17:32:00 redazione-IT

L’ex terrorista: servizi francesi mi dissero di scappare in Brasile

SAN PAOLO (Ansa/Eminoitizie)- Ci sarebbero i servizi segreti francesi dietro la fuga di Cesare Battisti in Brasile. E’ lui stesso ad affermarlo in una intervista alla rivista brasiliana ‘Istoe’ nella quale assicura anche di non aver mai "ammazzato nessuno" e definisce "esagerata" la reazione dell’Italia alla decisione di Brasilia di riconoscergli lo status di rifugiato.
"L’idea della mia fuga in Brasile – dice Battisti – è stata di un membro dei servizi segreti francesi". E racconta di essere andato in auto dalla Francia alla Spagna e poi in Portogallo. Da Lisbona è andato all’Isola di Madeira e in nave ha raggiunto le Canarie, dove ha preso un aereo per Capo Verde e poi per Fortaleza.

"Io sinceramente – dice, parlando della decisione italiana di ritirare l’ambasciatore e ricorrere alle vie legali – non credo che tutto questo stia succedendo per me. E’ enorme. E’ esagerato… Io non sono questa persona così importante. Sono uno delle migliaia di militanti italiani degli anni ’70”. "Io – assicura poi – non ho mai ammazzato nessuno. Io mai sono stato un militante militare in nessuna organizzazione. Uscii dai Proletari Armati per il Comunismo nel maggio del 1978, dopo la morte di Aldo Moro".

Del figlio del gioielliere Pierluigi Torregiani, che e’ su una sedia a rotelle per colpa di un attentato dei Pac, Battisti dice che ”e’ triste quello che sta facendo Alberto Torregiani: lui sa che io non ho niente a che vedere con tutto questo. Perche’ ci siamo scambiati delle lettere. Una corrispondenza di amicizia, sincerita’ e rispetto. Ma lui soffre pressioni da parte del governo italiano… Loro stanno facendo pressioni, visto che possono togliergli la pensione”.

”Io continuo ad essere un comunista vero – afferma ancora Battisti -. Non nel senso partitico. Le mie idee non sono cambiate”, ma ”la lotta armata e’ stata un’errore e io non ho mai sparato a nessuno sebbene abbia usato armi in operazioni per il finanziamento delle organizzazioni”. ”In Italia e’ esistita la guerra civile – prosegue Battisti – come abbiamo denunciato all’orchestratore della repressione all’epoca, l’ex presidente Francesco Cossiga. Lui ha mandato a me una lettera personale, riconoscendomi come militante politico. Parole di Cossiga. Sara’ che Berlusconi, il grande mafioso, ha piu’ credibilita’ di Cossiga?”.

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EmiNews 2009

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